Uno degli areali più belli d’Italia è sicuramente l’Appennino Tosco – Emiliano. La dorsale sud confinante a nord ovest con la provincia di Modena e a nord con quella di Bologna, è profondamente toscana insistendo appunto in area pistoiese. Qui i comuni di area montana come Abetone, Cutigliano, Marliana, Piteglio, Sambuca Pistoiese, San Marcello Pistoiese e poi scendendo Pescia, Montale e Pistoia sono oggetto di promozione da parte della Strada dei Sapori e dei Colori dell’Appennino Pistoiese, itinerario nato sotto l’egida della nuova Legge regionale toscana che sviluppa le originarie Strade del Vino in Strade del Vino, dei Sapori e dei Colori.
In questo caso, per valorizzare la varietà di aspetti caratterizzanti quella che da sempre, nel pistoiese, è stata terra di confine, terra di scambi, di guerre, prima provincia romana, e che poi, con la caduta dell’Impero, è passata sotto la dominazione degli Ostrogoti e successivamente dei Longobardi.
Con la suddivisione dell’Italia, questo territorio così particolare è rimasto a confine dello Stato della Chiesa, del Ducato di Lucca, del Ducato di Modena, seppur sottostante al Granducato di Toscana.
L’areale di interesse è quello della odierna Strada dei Sapori e dei Colori ed è suddiviso in tre percorsi individuati da una assai utile “segnaletica parlante”, un numero di telefono e un codice che permettono di avere una sorta di autoguida chiamando con il cellulare.
I percorsi valorizzano nell’insieme una varietà di aspetti: da quelli naturalistici - basti pensare all’Orto Botanico Forestale dell’Abetone - a quelli dell’arte sacra e della religiosità popolare, come il Museo diocesano d’arte sacra di Popiglio, il Polo didattico dell’arte sacra e della religiosità popolare sempre di Popiglio; ad aspetti della vita quotidiana che interessano il Museo della Gente dell’Appennino Pistoiese di Rivoreta, il Laboratorio del Giocattolo sempre di Rivoreta, il Mulino di Giamba e la Val del Carbone di Orsigna; agli aspetti che rimandano allo sfruttamento dell’energia delle acque per la lavorazione del ferro. Per l’approfondimento della qual cosa è utile una visita alla ferriera Sabatini di Pracchia, al Polo didattico del Ferro di Pontepetri, al Giardino didattico sempre di Pontepetri.
Gli itinerari sono coordinati anche dall’Ecomuseo della Montagna Pistoiese nato per valorizzare le risorse ambientali, artistiche e culturali della montagna, la cui sede è a Gavinana nello storico Palazzo Achilli che è attrezzato con laboratori interattivi e un Punto Informativo Centrale, con archivi sonori e visivi sulle tradizioni della zona.
Di estremo valore è anche la gastronomia tipica, in primis il pane toscano che, come la tradizione vuole, è cotto in forno a legna, basso e rigorosamente privo di sale per accompagnare meglio i prodotti e la cucina locale che sono tradizionalmente sapidi.
Ma anche il miele, che l’aroma dei boschi valorizza in queste terre.
E il prosciutto e il pecorino a DOP, nonché l’olio extra vergine di oliva.
Strada dei Sapori e dei Colori dell'Appennino Pistoiese
Associazione Strada dei Sapori e dei Colori dell’Appenino Pistoiese
C/o Leader Appennino Pistoiese e Pratese Scrl
Via Tigri, 24 - Cutigliano (Pistoia)
Tel. 0573 688009 - Fax. 0573 688949
[email protected]
Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...
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