Dopo la costituzione della Strada della Vallagarina molto ha fatto la provincia di Trento per portare avanti i restanti percorsi trentini del vino e dei prodotti tipici certificati. Uno di questi, denominato Strada del Vino e dei Sapori Colline Avisiane, Faedo e Valle di Cembra, si snoda lungo l'Avisio, il fiume che definisce l'idrografia di questi luoghi avendone scavato con il tempo i porfidi permiani. La Strada si scioglie anche lungo quei camminamenti minori, quegli itinerari verdi alternativi rispetto alle strade a scorrimento veloce, quelle antiche vie romane (come la Via Claudia Augusta) che hanno rivestito un tempo ruoli decisivi in termini di collegamenti militari e commerciali fra il mondo latino e quello germanico.
Un percorso, quindi, imbevuto di storia, e non solo di vino, che attraversa i comuni di Lavis, S. Michele all'Adige, Faedo, Giovo, Lisignago, Cembra, Faver, Valda, Grumes, Capriana, Sover, Segonzano, Lona Lases e Albiano. Qui, la viticoltura, che dagli studiosi viene fatta risalire all'età retica come dimostra il ritrovamento della Situla sul Dos Caslir di Cembra, è rigorosamente eroica per l'arditezza dei gradoni posti a presidio dei suoli particolarmente ripidi. E' il luogo di elezione del Muller Thurgau, nato dall'incrocio di varietà Riesling e Chasselas e ottenuto nel 1881 dal ricercatore svizzero Hermann Muller di Thurgau, oggi giustamente celebrato ogni anno nel mese di luglio dalla Mostra Internazionale di Cembra - Rassegna dei Muller Thurgau dell'Arco Alpino.
Da questo vino tanto amato, le curiosità gastronomiche promosse dalla Strada del Vino, ovvero il Drink al Muller Thurgau e le Praline al Muller Thurgau. Accanto alla produzione enologica è di assoluto rilievo la lavorazione e stagionatura di salumi tipici come la lucanica secca (salamino dalla pasta rosso scuro col bianco del lardo) e la carne detta "salmistrada" o "fumada", a seconda che vi sia stata o meno affumicatura.
Fra le tappe principali del percorso meritano una visita il Giardino cosiddetto "dei Ciucioi" a Lavis, la Chiesa di S. Agata all'ingresso del centro storico di Faedo, il Castello di Monreale che si apre sulla sottostante Valle dell'Adige, dominandone i luoghi, le antiche miniere (le prime in Europa ad essere regolamentate con un apposito Statuto Minerario nel 1208, i cui ingressi si ritrovano proseguendo lungo la strada che collega la Pineta di Faedo a Masen di Giovo) la Chiesa di San Floriano a Giovo, la Chiesa di San Leonardo nel comune di Lisignago, la Chiesa di San Pietro a Cembra, e il Castello di Segonzano, di cui rimangono le antiche rovine e che un tempo aveva il compito di presidiare il Ponte di Cantilaga.
Rispetto alle attrattive storico architettoniche, le Piramidi di Segonzano, ovvero gli imponenti relitti di un antico deposito morenico in fase di erosione, sono le principali attrattive naturalistiche, insieme al sentiero di Albrecht Durer fra la Valle di Cembra e la Bassa Atesina; ed infine il Roccolo Mosaner, vicino Sauch, una curiosa struttura vegetale in ottimo stato di conservazione formata da gallerie di faggi e abeti, che oggi vengono sapientemente potati e tenuti intrecciati fra loro.
Strada del Vino e dei Sapori Colline Avisiane, Faedo e Valle di Cembra
Piazza Toniolli 2 38034 Cembra (TN)
Tel. 0461680117 Fax. 0461680906
Web : www.mullerthurgau-mostra.it
E-mail: [email protected]
Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...
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