La zona geografica di produzione dei vini della Strada dei Vini Bresciani del Garda è assai articolata. È costituita dalla riviera meridionale del lago di Garda comprendendo totalmente o parzialmente i comuni di Sirmione, Desenzano, Lonato, Pozzolengo, Peschiera, in provincia di Verona, ed è caratterizzata da terreni argillosi o sabbioso-argillosi molto calcarei. Da qui si ottengono: Lugana e Lugana Superiore DOC, Lugana Spumante DOC. La DOC Garda Classico, ottenuta nel 1996 dopo un travagliato iter burocratico, vede nel termine "classico" il meritato e raro riconoscimento concesso solo a vini di grande ed antica tradizione.
Questa la denominazione che comprende il più vasto territorio della provincia, estendendosi lungo la sinuosa costiera del lago da Pozzolengo a Limone al confine della provincia di Trento, arrivando ad ovest a toccare la parte più meridionale del lago d'Idro, per scendere poi nella Valtenesi, zona clou della produzione. Da qui si ottengono: Garda Classico Bianco DOC, Garda Classico Rosso e Rosso Superiore DOC, Garda Classico Chiaretto DOC, Garda Classico Groppello e Groppello Riserva DOC. Il vino San Martino della Battaglia prende il nome dal toponimo San Martino della Battaglia, il luogo in cui il 24 giugno 1859 si combatté la più cruenta e decisiva battaglia del Risorgimento.
La zona di produzione di questo vino coincide parzialmente con quella del Lugana e del Garda Classico, comprendendo in tutto o in parte i comuni di Sirmione, Desenzano, Lonato, Pozzolengo in provincia di Brescia, e Peschiera in quella di Verona, occupando le zone pianeggianti e le cerchie moreniche a sud del Garda, dove il Tocai friulano, che in questo vino deve essere presente almeno all'80 per cento, ha trovato il suo ambiente ideale. Da qui si ottengono: San Martino della Battaglia DOC, San Martino della Battaglia DOC Liquoroso.
L'itinerario della Strada ha inizio a Desenzano. Una parte si snoda sulle rive del lago ed una parte invece si sviluppa nell'entroterra, tra le colline moreniche, in tal modo la Strada dei Vini viene a formare un circuito chiuso ad anello. Il territorio può essere quindi distinto in tre aree: bassa, media e alta. Quella bassa va da Desenzano a Lonato passando per Sirmione, Pozzolengo e San Martino della Battaglia. L'area media è occupata dalla Valtenesi da Padenghe a San Felice del Benaco. L'area alta da Salò a Toscolano - Maderno.
La Strada dei Vini è dedicata non solo alle tre Denominazioni di Origine Controllata Lugana, San Martino della Battaglia e Garda Classico, ma anche al delicato olio d'oliva extravergine DOP, ai limoni della riviera, ai mieli più gustosi, ai salumi e ai formaggi di più antica tradizione: una zona unica da un punto di vista gastronomico, dove la tradizione mediterranea dell'olio e dei profumi convive con quella padana del burro e dei sapori. Il visitatore potrà scegliere il proprio itinerario nella zona seguendo come percorso base la vera e propria Strada dei Vini con possibilità di diramazioni in varie direzioni. In tal modo l'itinerario può avere la durata di un giorno o estendersi anche ad una settimana. Desenzano è considerata la capitale del Garda sia per numero di abitanti, sia per la centralità nelle vie di comunicazione.
Merita una visita il centro storico ed il castello medievale (vi sono inoltre i resti di una splendida villa romana, un Palazzo del Turismo del XVI secolo, il duomo con un' "Ultima cena" del Tiepolo, il museo Rambotti che conserva l'aratro in legno più antico del mondo). Proseguendo verso Sirmione si entra nell'area del Lugana. Si passa per Rivoltella (dove è visitabile l'antica chiesa di San Zeno, ristrutturata nel XVI secolo, che conserva affreschi del XIV secolo; vi si possono segnalare due importanti ville settecentesche: Villa "Brunati" e la "Tassinara").
A Sirmione non può mancare una visita alle famose grotte di Catullo (di grande interesse anche il Castello Scaligero, l'antica pieve di San Pietro in Mavino dell'VIII secolo e le Terme di acqua sulfurea salsobromoiodica). Poco dopo la frazione di Lugana si abbandona la statale e si raggiunge sulla destra l'antica località della Rovizza. Da qui si entra nel cuore dell'area produttiva del Lugana. Questo vino proviene da un vitigno, classificato Trebbiano Lugana, sulla cui origine studiosi di fama internazionale stanno completando le ricerche.
Le diverse tipologie del Lugana D.O.C. sono: Lugana, Lugana Superiore e Lugana Spumante. In questa zona sopravvive un vigneto dove i gelsi fanno ancora da sostegno alle viti (dalla Rovizza si può facilmente raggiungere il pittoresco laghetto del Frassino nelle cui vicinanze si trova un santuario meta di numerosi pellegrinaggi). Passando per Pozzolengo, dove sono visitabili un castello del IX secolo, i vicini resti dell'abbazia di San Vigilio del XII secolo e le paludi di interesse naturalistico, si raggiunge San Martino epicentro della famosa battaglia del 1859.
Da visitare la Torre eretta in memoria dello storico scontro (consigliabile una passeggiata a piedi sulle dolci colline della zona dove si possono notare le cascine storiche testimoni di alcuni episodi della battaglia). Qui oltre al Lugana si produce il San Martino della Battaglia D.O.C., un vino bianco pregiato di limitata produzione ricavato per l'80% da uve di Tocai, con una varietà anche liquorosa. Da San Martino si raggiunge Lonato; lungo la via da notare la pieve antica di S. Donnino, la villa di San Girolamo, lo stagno del Lavagnone, famosa stazione palafitticola, Castelvenzago, la storica località della Spia d'Italia, la chiesetta romanica di San Cipriano.
A Lonato non può mancare una visita alla magnifica rocca duecentesca. Poco lontano da Lonato vi è la celebre stazione preistorica di Polada, che ha dato il nome alla omonima civiltà. Verso Esenta si incontrano delle fornaci romane, di grande interesse archeologico e storico. Sempre nel territorio di Lonato si trova l'antica abbazia benedettina di Maguzzano. Da qui si entra nella zona tipica del Garda Classico, che peraltro è presente in tutta l'area del Garda Bresciano. Questo vino vede nel termine "classico" il meritato e raro riconoscimento per prodotti di grande ed antica tradizione.
La denominazione Garda Classico D.O.C. comprende i vini: Groppello, Groppello Riserva, Rosso, Rosso Superiore, Chiaretto e Bianco. Sulla strada da Lonato a Calvagese si incontra la pieve di San Zeno, più avanti nelle vicinanze lo storico castello di Drugolo. A Mocasina si può fare una deviazione per Bedizzole con la vicina antica pieve di Pontenove. A Calvagese è degno di nota il castello medievale. Si prosegue per Castrezzone, nelle vicinanze da vedere la torre dell'antico castello di Muscoline.
Si giunge poi a Polpenazze, importante centro vitivinicolo nel cuore della Valtenesi (custodisce vestigia celtiche, etrusche e romane, come testimonia la chiesa di San Pietro in Lucone edificata nell'XI secolo sui resti di un tempio). Si sale a Puegnago del Garda, borgo di origine celtica che conserva un castello dell'XI secolo e svariati edifici del '500. Da Puegnago si scende fino alle rive del lago passando per Cunettone, Villa e Tormini e giungendo a Salò. Continuando oltre Salò si lascia sulla destra il palazzo Terzi - Martinengo e si arriva Gardone Riviera, noto centro turistico.
D'obbligo una visita al Vittoriale dannunziano, inserito in un parco di rara bellezza (da segnalare anche il Giardino Botanico Hruska - Fondazione A. Heller con specie provenienti da tutto il mondo). Lasciato Gardone si prosegue sulla Gardesana fino a Toscolano - Maderno. Qui troviamo la bella chiesa romanica di Sant'Andrea. Escursioni di notevole valore paesaggistico e naturalistico si possono fare fino a Tignale e Tremosine, in particolare assai pittoresca è la "strada dell'orrido" che dopo Campione sale a Tremosine. Sulla via del ritorno per Salò è consigliabile qualche puntata nei paesini dell'entroterra come Cecina, Gaino, San Michele ecc.
A Villa di Salò si prosegue per la statale che porta a Raffa (da qui sono visitabili San Felice del Benaco, Portese, Cisano e l'Isola di Garda). Giunti al Crociale è opportuna una puntata sulla rocca di Manerba (da vedere la pieve vecchia ed il porto di Dusano). Si prosegue fino alla località di Trevisago da qui si può raggiungere Soiano del Lago sulla destra e sulla sinistra Moniga del Garda con il suo pittoresco castello. In questo luogo vi è ancora la villa abitata dal senatore Pompeo Molmenti, illustre storico e studioso veneziano legato, tra l'altro, alla diffusione del Chiaretto. Da qui si rientra a Desenzano.
Due formaggi DOP, Grana Padano e Provolone Valpadana completano un offerta casearia ricca di produzioni di nicchia; per condire e cucinare si utilizza l'olio extravergine Garda DOP. I ristoratori locali portano in tavola diversi prodotti tradizionali: tra la "cucina di terra" si annovera la salsiccia d'ovino castrato, la soppressata bresciana e il tartufo della Valtenesi, che a seconda del periodo si può trovare bianco, nero, bianchetto o "dell'estate".
L'altra faccia della gastronomia gardesana, quella legata alle acque del lago, riconosce come tipici le alborelle essiccate in salamoia, il coregone, e i missoltini, agoni interi essiccati al sole conservati in recipienti di legno dopo averli disposti a strati e conditi con alloro e latte. Non si può dimenticare, infine, una specialità che ormai è sempre più rara da gustare nella sua ricetta originale: lo spiedo bresciano.
Strada dei Vini e dei Sapori del Garda
Associazione Strada dei Vini e dei Sapori del Garda
c/o Palazzo del Turismo
Via Porto Vecchio, 34 - 25015 Desenzano del Garda (BS)
Tel. 030/9990402 - Fax. 030/9125732
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Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...
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