Registrati!

hai dimenticato la password?

Inserisci il tuo indirizzo e-mail e premi invia.

ricerca avanzata

cerca in
Pubblicità
Home > Autori > Travel > Strade del Vino

Strade del Vino

Strada del Vino Doc Lison Pramaggiore

di Iole Piscolla

MappaArticolo georeferenziato

L'area D.O.C. Lison-Pramaggiore comprende i territori di gran parte dei comuni del Veneto Orientale, e si estende dai terreni vicino al mare fino ai confini con le province di Treviso e di Pordenone. Essa prende il nome dal borgo di Lison e dal paese di Pramaggiore, aree di origine (insieme a Belfiore) della produzione enologica locale (in particolare del Tocai) già viva all'epoca dei romani e sviluppatasi particolarmente ai tempi della Repubblica Veneziana. Oggi la maggiore concentrazione di cantine si trova infatti nelle "Città del Vino" di Annone Veneto, Pramaggiore, S. Stino e Portogruaro, la cosiddetta Zona Classica, in cui il terreno è particolarmente ricco di calcio e argilla calcarea.

La Denominazione d'Origine Controllata viene attribuita oggi a 14 vitigni prodotti nell'area, che il Consorzio Vini D.O.C. Lison-Pramaggiore promuove e tutela, ovvero il Tocai Italico o Lison Classico D.O.C., Pinot Bianco D.O.C., Pinot Grigio D.O.C., Verduzzo D.O.C., Chardonnay D.O.C., Sauvignon D.O.C., Riesling D.O.C. e Riesling Italico D.O.C., Merlot D.O.C., Cabernet Franc D.O.C., Cabernet Sauvignon D.O.C., Refosco dal peduncolo rosso D.O.C., Malbech D.O.C., Verduzzo dolce D.O.C.

La Strada dei Vini si snoda attraverso 3 itinerari: due di questi conducono dalle principali spiagge - Caorle e Bibione - fino alla zona classica, e il terzo invece la percorre, collegando le città del vino. L'area già dai tempi antichi era attraversata da importanti strade romane, sui cui tracciati si viaggia ancor oggi: la Postumia, che univa Genova ad Aquileia e l'Annia, che vi collegava anche Altino.

Questa località conserva ancora oggi un'atmosfera medievale: quasi fuori dal tempo la particolarissima Abbazia di S. Maria in Sylvis, i cui abati avevano potere sui centri come Cinto, Annone e Gruaro. Stesso fascino nel centro e nel castello di Cordovado. Risale a questo periodo il centro storico di Portogruaro, una delle cittadine più particolari del Veneto, con il suo municipio merlato, i suoi portici, le ruote dei mulini sul Lemene, i musei e la vita culturale, e l'amore per la musica. Nei pressi, l'importante abbazia benedettina di Summaga, sorta intorno al Mille, attorno alla quale dopo le invasioni dei barbari si reintrodusse la coltura della vite. Anche Annone ebbe particolare sviluppo in questo periodo.

Dal XV secolo furono i Veneziani ad estendere il loro dominio su queste terre. Le cittadine si arricchirono di chiese e palazzi. San Stino, sul Livenza, ebbe particolare splendore, e risale al '500 la Chiesa di Corbolone. In questo periodo sorsero le numerose ville, come quelle cittadine di Portogruaro o quelle di stampo più rurale. Pramaggiore con il borgo di Belfiore fu considerata il Vigneto della Serenissima. Passati poi dagli Austriaci all'Italia, i territori si trovarono coinvolti negli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale, periodo in cui furono distrutti molti dei boschi presenti, boschi che oggi si cerca di recuperare. Si pensi a Teglio, al Bosco di Lison, alle foreste intorno ad Annone, e a quello rimasto ad Alvisopoli di Fossalta, ora Oasi WWF, a quello "ricostruito" di Bandiziol e Prassaccon e alla vecchia quercia a Villanova di Vado, o al giardino di Villa Bombarda. Negli anni Trenta la zona fu interessata da una vasta azione di bonifica e di modernizzazione della produzione agricola e anche vinicola. Oggi, tracce della vita dei vecchi tempi si trovano al Museo della civiltà contadina presso il Mulino di Belfiore.

Metodi moderni e intensivi furono adottati a partire dagli anni '50, in cui però iniziò anche l'industrializzazione e lo sviluppo dell'ospitalità sulle spiagge. Oggi i centri di Caorle, con il suo borgo storico e il porto, e di Bibione, con spiaggia, la pineta e le Terme, sono tra le località più apprezzate dell'Adriatico. Restano però delle ampie zone verdi, ed alcuni punti caratteristici per la sosta, o da percorrere in bicicletta, come i mulini di Stalis (presso Gruaro) sul limpido Lemene, circondati dai campi chiusi da siepi e vicini ai luoghi delle memorie di Ippolito Nievo; diffuse anche a Fratta (di Fossalta) e Cordovado. Da visitare la zona del Parco fluviale del Lemene-Reghena con i suoi laghetti, presso Cinto Caomaggiore, e più verso il mare, la zona delle valli da pesca e dei casoni, verso Caorle, in cui cacciava anche Hemingway, dove oggi è possibile fare birdwatching. Interessante anche Vallevecchia, con le sue dune e le sue pinete.

Oltre al vino D.O.C. primeggia un formaggio D.O.P. a Denominazione d'Origine Protetta, il Montasio, insieme a tanti altri tipi di formaggi (la Summaghella, il frico, ecc.), che viene prodotto dalla Latteria di Summaga, grazie al latte delle aziende socie, tutte del comprensorio di Portogruaro: latte controllato secondo un "Piano qualità".


Strada del Vino Doc Lison Pramaggiore

Associazione Strada del Vino Doc Lison Pramaggiore
c/o Consorzio Vini Doc Lison Pramaggiore
Via Cav. di Vittorio Veneto 30020 Pramaggiore (VE)
Tel. 0421/799256 - Fax. 0421/200066
Web : www.stradavini.it
E-mail : [email protected]

Letto 4428 voltePermalink[0] commenti

0 Commenti

Inserisci commento

Per inserire commenti è necessario essere registrati ed aver eseguito il login.

Se non sei ancora registrato, clicca qui.
PUBBLICITÀ

Iole Piscolla

Iole Piscolla


 e-mail

Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...

Leggi tutto...

Archivio Risorse Interagisci

 feed rss area travel

PUBBLICITÀ

Ultimi Commenti