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Parchi italiani

Parco Regionale dei Boschi di Carrega

di Iole Piscolla

MappaArticolo georeferenziato

La pianura padana è uno di quei luoghi in cui le condizioni ambientali hanno modificato i primitivi assetti naturali conformandoli allo sviluppo sociale ed economico del territorio. Resistono però numerose isole di grande naturalità che si coordinano in una rete di promozione in difesa della biodiversità e della salvaguardia del patrimonio genetico e culturale del territorio. E' il caso dei tre parchi che insistono nella provincia di Parma: il Parco regionale Fluviale dello Stirane, quello dei Boschi di Carrega e quello Fluviale regionale del Taro, l'uno con sede a Salsomaggiore Terme, l'altro a Sala Baganza e l'altro ancora a Collecchio.

Il territorio parmense è stato sempre assai particolare, confine naturale tra civiltà, popoli, regnanti, che hanno abbondantemente fortificato questa area strategica soprattutto con torri di avvistamento, castelli e rocche. Alcuni dei quali assai imponenti: la Rocca cinquecentesca di Sala Baganza, il Castello di Forniovo, la Torre dei Boriani, Villa del Ferlaro, la Pieve di Malignano, splendidi esempi visitabili di architettura locale, in cui i rimaneggiamenti avvenuti in epoche successive e le varie ristrutturazioni li hanno trasformati senza modificarne l'aspetto esterno.

I boschi del Carrega che caratterizzano questo parco facevano parte dell'antica riserva di caccia dei Farnese, successivamente ceduta ai Borboni e poi a Maria Luigia d'Austria. Custodiscono piccoli specchi d'acqua, in cui si riflettono le chiome monumentali di vecchi esemplari arborei. Si tratta di otto laghi artificiali, costruiti dalla famiglia Carrega (ultima proprietaria dei territori del parco) con lo sbarramento di piccoli corsi d'acqua creati sia per l'irrigazione che per la ricchezza del paesaggio e responsabili di quell'atmosfera un po' ombrosa che caratterizza questi luoghi.

In questi sentieri poco soleggiati si possono contare più di settanta specie di uccelli che forniscono una rassegna completa delle specie tipiche degli ambienti che vanno dalla pianura alla media montagna appenninica, con una nutrita rappresentanza delle specie acquatiche.

Da un punto di vista enogastronomico la vera carta d'identità di questa zona esclusiva è il Parma DOP (celebrato dalla omonima Strada dei Vini e dei Sapori che lo accompagna al fungo porcino di Borgotaro e al culatello di Zibello), il prezioso prosciutto severamente controllato in tutte le fasi di produzione, che prevede l'utilizzo esclusivo di suini di razza Large White, Landrace o Duroc, pesanti almeno 150 chili e macellati rigorosamente dopo i 9 mesi di età.

Il successo di questo prosciutto è dovuto al microclima del territorio, impossibile da ricreare altrove, oltre ovviamente alle modalità di trasformazione che prevedono una stagionatura variabile dai dieci ai dodici mesi, a seconda del peso del prosciutto. Nelle valli comprese tra l'Enza e lo Stirane, i rossi Barbera, Bonarda o Croatina si mischiano nei tini del Rosso Colli di Parma e concludono così quella parabola iniziata nelle terre dell'Oltrepò Pavese.


Tortino di lardo con porcini e crema di fagioli


Ingredienti
150 gr. di fagioli, 150 gr. di verdura (sedano, carota e cipolla), 400 gr. di porcini freschi puliti, 80 gr. di olio extravergine di oliva, 1 spicchio d'aglio, prezzemolo, rosmarino, 20 fettine sottili di lardo, sale, pepe, brodo vegetale.

Trita finemente il sedano, la carota, la cipolla e l'aglio e soffriggiliin poco olio di oliva; aggiungi i fagioli, mescola, copri con abbondante acqua, sala e fai bollire lentamente, schiumando, per circa due ore. Giunto a cottura regola di sapore e metti in infusione, a fuoco spento, un rametto di rosmarino per 20 minuti, tenendo coperto. Passa i fagioli al setaccio, conservandone qualcuno intero per la guarnizione finale. Otterrai così una passata che regolerai di consistenza aggiungendo liquido e facendola ridurre fino ad ottenere una crema densa e vellutata. Netta con una pezzuola umida i funghi porcini e tagliali a cubetti di circa 1 centimetro di lato, poi scottali in una padella con olio di oliva, sale, pepe e prezzemolo fresco appena tritato. Prendi 4 stampini da forno monoporzione e foderali con le fettine di lardo, facendo attenzione che le pareti dello stampino siano ben coperte, per una migliore riuscita estetica. Versa negli stampini la dadolata di porcini, pressali con un cucchiaio e capovolgili velocemente al centro del piatto, su cui avrai sistemato a specchio la crema di fagioli. Guarnisci con prezzemolo tritato e con i fagioli interi.


Parco Regionale dei Boschi di Carrega

Strada Olma 2 Sala Bagnaza (PR)
Tel. 0521.836026 Fax 0521.836369
Web : www.parcocarrega.it
E-mail : [email protected]

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Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...

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