Le origini della viticoltura nell'area a "Denominazione di origine controllata Bagnoli" risalgono all'epoca romana. Stiamo parlando di una viticoltura tipica e particolare fin dai suoi primi tempi, tanto che già Plinio definisce questi vini di un "profumo diverso" (saporem alienum -His. Nat. Lib.XVII), che imputa al particolare uso di unire le viti ai salici. E' del 954 d.c. il documento più antico che testimonia la presenza di terreni destinati alla coltivazione della vite e di grandi cantine di Bagnoli.
Si tratta dell'atto di donazione del "Dominio di Bagnoli" al Vescovo di Padova da parte di Almerigo, marchese e duca dei Longobardi. Ma ai Benedettini (che si insediarono proprio in quel periodo) va il merito dello straordinario sviluppo della viticoltura in queste terre alluvionali. Qui, accanto al monastero, costruirono, a testimonianza della vocazione vinicola dei terreni, le più grandi cantine Benedettine dell'epoca. Queste potevano contenere oltre 10.000 ettolitri di vino, che rappresentavano una ragguardevole parte dei fabbisogni della "Repubblica Serenissima" nei secoli del suo massimo splendore.
Gli Stati Pontefici passarono a Venezia il governo del territorio come sostegno della guerra di Candia (1644-1669) combattuta dalla Serenissima contro i Turchi. Questa assegnò il "Dominio" ai conti Widmann, nobili della Carinzia, che ottennero il patriziato veneto con questa acquisizione e che trasformarono l'Abbazia in un complesso monumentale, che fu in gran parte disegnato da Baldassare Longhena, comprendente una villa patrizia (oggi Villa Widmann-Borletti) con adiacenti chiesa, corti, scuderie, cantine ed enormi granai. Bagoli divenne nel '700, con Lodovico Widmann, un centro di scambi culturali e di feste raffinate. Si ospitavano artisti, esponenti della cultura e della nobiltà veneziana. Fra questi Carlo Goldoni, che si intrattenne più volte a Bagnoli e a Lodovico dedicò "La Bottega del Caffè".
Il territorio del comune di Bagnoli di Sopra è zona "Classica" della D.O.C., quella di più antica tradizione e dalle regole produttive più severe e restrittive per poter garantire una massima qualità delle uve. La D.O.C. "Bagnoli " comprende i Comuni di Agna, Arre, Battaglia Terme, Bovolenta, Candiana, Cartura, Conselve, Due Carrare, Monselice, Pernumia, S. Pietro Viminario, Terrassa Padovana e Tribano. La zona a D.O.C. copre un'area ricca anche di emergenze storiche architettonicche come i castelli Duodo a Monselice, il Catajo a Battaglia Terme, Buzzacarini a Cartura, l'Ispida a Rivella e di San Pelagio, (oggi sede del Museo dell'aria) a Due Carrare; le ville Emo, Garzoni- Carraretto, Giustiniani, Lazzara, Nani, Mocenigo, Pisani e molte altre. Nella stessa località vi sono anche abbazie e chiese con opere di grandi maestri, quali Bonazza a Bagnoli, Tintoretto a Conselve, Tiepolo a Cartura e di valenti artisti presenti in ogni paese a testimonianza di una lunga storia e di una fiorente cultura che ancora oggi si rinnova.
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Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...
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