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Strade del Vino

Strada del Vino di Marsala Terre d'Occidente

di Iole Piscolla

MappaArticolo georeferenziato

Bianche nuvole e vasche di evaporazione del sale marino sullo sfondo di sagome di mulini a vento; una nave punica per ricordare il porto arabo che oggi dà il nome a Marsala, la città del sole, dell'atmosfera mite, della cultura. Porto turistico e, al tempo stesso, cantina all'aria aperta, per i suoi dintorni disseminati di antichi "bagli", le tipiche costruzioni rurali della campagna siciliana, che nel Settecento - ma la consuetudine è durata fino alla prima metà del Novecento - venivano adibite alla lavorazione ed alla conservazione del vino. Meta di escursioni verso le isole, prima fra tutte la splendida Mozia poco a nord dello Stagnone, e l'arcipelago delle Egadi, e verso i siti archeologici (il tempio di Segesta), i musei, ma anche le cantine e le botteghe tipiche, testimonianza di un'antica tradizione enogastronomica. Oggi un percorso sancisce questo legame indissolubile fra vino e territorio, e fa di Marsala il territorio della Strada del Vino Terre d'Occidente. L'itinerario, estremamente variegato, è un percorso che offre l'opportunità di fare un'accurata conoscenza del territorio ma anche della qualità dell'accoglienza, della calorosa ospitalità dei suoi abitanti. Sei gli itinerari che ruotano intorno alla via del vino, alla via del sale e alla via dell'arte. "Marsala - afferma il presidente della Strada del vino Salvatore Lombardo - è oggi capace di fornire un'offerta turistica a tutto tondo, un viaggio attraverso un intero territorio e le sue caratteristiche, compresa quella dei vini da pasto e non solo del suo prodotto principe che è il marsala".


Il Marsala e la sua storia
Il Marsala iniziò la sua storia moderna nel 1773 quando John Woodhouse, commerciante di Liverpool, approdò con la sua nave al porto della città.
Ebbe così modo di conoscere una bevanda che assomigliava a quelle che aveva bevuto durante i suoi viaggi in Spagna e Portogallo, vini che piacevano molto anche ai suoi connazionali. Così decise di caricarne una cinquantina di barili. Il prodotto fu apprezzato in Inghilterra tanto che Woodhouse tornò a Marsala, acquistò un baglio e cominciò la sua produzione e commercializzazione. Persino l'ammiraglio Nelson ne diffuse la conoscenza trasportandolo ovunque a bordo delle sue navi. Per tutto l'Ottocento due terzi della produzione del Marsala verrà collocato in Inghilterra. Il resto della produzione fu indirizzato sui mercati italiani, tedeschi, russi e francesi e, in parte, esportato negli Stati Uniti e in Australia.

Oggi il Marsala Doc si produce in molte tipologie: Marsala Fine, con un anno di invecchiamento; Marsala Superiore, con due anni di invecchiamento in legno e gradazione alcolica superiore ai 18 gradi; Marsala Superiore Riserva, caratterizzato da quattro anni di invecchiamento in recipienti di legno; Marsala Vergine Soleras, con cinque anni che gli permettono di acquisire un gusto pieno e avvolgente; Marsala Vergine Soleras Stravecchio e Marsala Vergine Soleras Riserva.


Tra Bagli e Bottai
La via del vino include la visita alle botteghe dei bottai, i maestri artigiani che hanno ereditato di generazione in generazione le tecniche della lavorazione del rovere per produrre le botti in cui il vino Marsala viene invecchiato anche oltre dieci anni. Percorrendo la strada che porta ai vigneti, si scorgono alcuni dei bagli, circa ottanta, alcuni dei quali sono stati ristrutturati e sono visitabili. Il baglio Biesina, a 11 km in direzione di Salemi, ospita il museo della civiltà contadina che espone attrezzi e utensili antichi e moderni dell'arte enologica e della tradizione agricola locale, a testimonianza della sua storia e della sua evoluzione.


La via del Sale e i Mulini a Vento
Negli anni Cinquanta Marsala vantava ben nove saline che occupavano una superficie di quasi 450 ettari, per una produzione complessiva di 53.000 tonnellate di sale. Oggi le saline in funzionamento sono soltanto quattro, la superficie coinvolta è diminuita a 205 ettari, con una produzione fortemente ridotta a sole 25.000 tonnellate a causa degli alti costi di produzione e del personale addetto alla cura della salina.

Il lavoro dei salinari e i mulini a vento sono meta turistica. La via del sale, che si snoda lungo la litoranea, porta alle saline di Genna, Ettore e Infersa (Saline Ettore e Infersa, tel. 0923966936; orario: tutti i giorni dalle ore 9 al tramonto). L'itinerario prosegue verso l'isola di Mozia lungo una strada sommersa, di epoca romana, oggi visibile soltanto con la bassa marea, che un tempo collegava alla terraferma; lunga 1770 metri, unisce l'isola con la necropoli di Birgi. La strada fu costruita a circa mezzo metro di profondità; ai margini della sede stradale vi sono dei muretti eretti per impedire l'uscita dei carri che la percorrevano con l'oscurità o in caso di acque torbide. La perla fenicia dello Stagnone è uno scavo archeologico a cielo aperto. Il vigneto, pochi ettari di coltura ad alberello, risale alla nascita dell'industria enologica avviata da Woodhouse.


La via dell'arte: tra arazzi e archeologia
La Strada del vino è fatta anche di musei. Il centro espositivo più importante è il complesso monumentale di San Pietro , in pieno centro storico, dove è situato il museo garibaldino, progettato a ricordo dello sbarco di Giuseppe Garibaldi avvenuto nel 1860. Il museo di Mozia (tel. 0923712598) custodisce, fra gli altri reperti, una statua in marmo ionico, a dimensione umana, perfettamente conservata, che ritrae un giovane in tunica; il ritrovamento avvenne nel 1979. Il museo Baglio Anselmi sul lungomare Boeo conserva i resti di una nave punica rinvenuta nel 1969 nelle acque antistanti; sono visibili i chiodi utilizzati dai suoi antichi costruttori, inspiegabilmente privi di ruggine nonostante che per secoli siano stati sotto il mare (tel. 0923952535; orario: 9-13 mercoledì, venerdì e sabato; domenica anche 16-19).
Da non perdere anche il museo degli arazzi fiamminghi in via Garraffa (tel. 0923712903, orario: 9-13 e 16-18, chiuso il lunedì).

Non solo vino si gusta a Marsala. A sud della città, su duecento ettari di serre, si producono le fragole marsaline, settantamila quintali ogni anno per una decina di cooperative agricole. Ottimi anche gli ortaggi: pomodori e zucchine bianchi. Ma la ghiottoneria più grande è assaporare i dolci e abbinarli al vino Marsala: cannoli, sfinci, frutta martorana, cassateddi. Un ruolo primario nella gastronomia marsalese lo ha il pesce (zuppa di cozze, cuscus di pesce, pasta con la bottarga, ghiotta di pesce), anche se la cucina di terra non delude certo: caponata, spezzatino, agnello o capretto in umido, e le immancabili scaloppine al Marsala.


Pasta con le sarde

Gli ingredienti
1 kg. di bucatini, 800 gr. di sarde senza lisca, 2 sarde salate, 1,5 kg. di pomodoro pelato, 300 cl. di olio extra vergine di oliva, 200 gr. di mollica abbrustolita, 20 gr. di pinoli,
200 gr. di uva passa, 2 cipolle, 2 cespi di finocchietto di montagna,
farina di tipo rimacinato, sale e pepe

Preparazione:
Soffriggere la cipolla e aggiungere le sarde salate con un trito di finocchietto selvatico, metà delle sarde fresche, uva passa, pinoli e pomodoro, ultimando la cottura del sugo.
Cuocere la pasta, unendola a metà del sugo. Passare nella farina la restante parte di sarde e friggerle. Sistemare parte della pasta condita in una teglia unta di olio extra vergine di oliva e cosparsa di pangrattato. Versare sopra, ricoprendola, la restante parte di condimento, uno strato di sarde fritte e del finocchietto bollito. Versare infine la restante parte di pasta cospargendola di pangrattato. Infornare a temperatura di 200° per 20 minuti.


Strada del Vino di Marsala Terre d'Occidente
Associazione Strada del Vino di Marsala Terre d'Occidente
Sede Operativa
Via XI Maggio 132/A - 91025 Marsala
Tel/Fax: 0923715833
[email protected]
www.stradavinomarsala.it

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Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...

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