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Strade del Vino

Strada del Vino Val di Mazara

di Iole Piscolla

MappaArticolo georeferenziato

A Mazara del Vallo gli arabi hanno lasciato il segno. Anche qui, come in tutta la Sicilia, si sono succeduti i fenici, i greci, i romani, gli arabi, i normanni e infine gli spagnoli, stratificando con il tempo un ricco patrimonio di sapere, ma proprio gli arabi lo hanno impregnato di grandezze artistiche e architettoniche, di profonda "letteratura umana", alternata purtroppo a regressivi momenti di abbandono.

Nell'ambito delle risorse naturalistiche, Vita, una delle località sul tracciato della Strada del Vino vanta nel suo territorio la presenza del Bosco del Monte Baronia, situato a meno di due chilometri dal centro abitato. Ben tenuto ed attrezzato, il bosco offre meravigliose vedute panoramiche, tracce di antiche "niviere": rara testimonianza, queste, di un insolito e particolare commercio che si svolgeva un tempo in provincia. Nelle "niviere", costruzioni concave a forma di cono rovesciato, veniva ammassata la neve che, opportunamente coibentata con strati di paglia e terra, resisteva diversi mesi allo stato solido.

Il bosco di Monte Baronia, esteso circa 670.000 metri quadrati, costituisce un autentico polmone verde. Ottimamente attrezzato, esso consente escursioni di tipo ecologico, soprattutto nel periodo estivo e piacevoli passeggiate a contatto con la natura.

Particolare attenzione meritano, per una visita "ecologica", le zone umide presenti sul territorio. La ragione nasce dal fatto che tali parti del territorio si apprestano ad essere rivalutate non soltanto sulla scia della maggiore attenzione ambientale, ma anche come fattori di possibile sviluppo economico del luogo. A partire dal confine con il Comune di Mazara si succedono in sequenza le zone umide denominate "Margi Spanò", "Margi Nespolilla" e "Margi Milo" al confine con Marsala. La prima è già stata sottoposta a vincolo. La seconda sorge alle spalle di una delle più belle spiagge della costa siciliana detta "Torrazza". La terza, non vincolata, è la più estesa ed è quella che più si presta ad essere maggiormente valorizzata. La zona denominata Margi Milo si estende fino alla costa ed è sempre stata considerata oasi naturalistica di particolare rilievo. La presenza di acquitrini affioranti, di estesi canneti e di vegetazione erbacea ed arborea tipicamente lacustre hanno sempre attirato numerose specie di uccelli migratori e stanziali, oggetto, negli anni passati, di indiscriminata caccia.


itinerario di salemi
A poco più di tre chilometri a Sud-Ovest di Salemi, sono visitabili le Cave di Cusa da cui i selinuntini estraevano i tufi per edificare i loro templi. Tutt'oggi si possono osservare i vari stadi del lavoro di estrazione e di lavorazione. Resti dei grandi tamburi cilindrici delle colonne sono ancora oggi giacenti in mezzo alle cave.

Per arginare le minacce dei pirati barbareschi, lungo la costa venne costruito un sistema di avvistamento mediante torri di guardia. Nel territorio di Campobello furono erette tre torri che facevano parte di questo sistema difensivo. In particolare due di queste torri caratterizzano e danno il nome alla zona: Torretta-Granitola, dai saraceni detta "Al Balat". La prima torre, detta anche "Torretta di Mazara" venne costruita con pietre tufacee informi e risulta a forma cilindrica, supportata da un basamento a forma di cono. E' pavimentata in cotto, mentre una scala interna in muratura immette al piano.

La seconda, vicinissima al mare è detta "Sorello", dal nome del promontorio "Saurello" oggi detto Granitola, e tramandata con il nome di "antico faro". E' una costruzione snella, a forma di tronco di cono con la volta a botte anulare. La torre ancora oggi è in ottima conservazione. Entrambe erano collegate tra loro con quella intermedia detta Casotto della Guardia, con il Castellaccio e con le torri di Mazara e di Sciacca. Avevano la funzione di segnalare la presenza di navi sospette mediante segnali di fuoco e di fumo. I pionieri che si insediarono nella zona, attratti dall'abbondanza del pesce e dalla magnifiche insenature create dal mare, furono Salvatore e Filippo Di Benedetto, che crearono magazzini per il salato del pesce. L'esempio fu seguito da diverse altre famiglie. In quegli stessi anni, a circa un chilometro dal caseggiato, si lavorava per erigere il Faro militare di Capo Granitola. Una torre alta 38 metri sul livello del mare, sulla quale si accede con una scala a chiocciola di 153 gradini. Il Faro è guida e richiamo per le imbarcazioni di transito; i suoi segnali luminosi sono visibili fino a 23 miglia marine.


Itinerario a Mazara del Vallo
La cucina tipica di Mazara del Vallo è caratterizzata, per ciò che riguarda gli abbinamenti e le ricette, dall'influenza araba: è costituita in gran parte dal pescato (sarde, gamberi, polipi, orate, ecc…), dagli ortaggi e frutta locali. Le ricette tradizionali sono: la pasta con le sarde alla mazarese, gli spaghetti al pomodoro e melanzane, il couscous di pesce, la zuppa di pesce, le sarde a "beccafico" dal sapore intenso e dal gusto piccante, i ravioli ripieni di ricotta, i cannoli, la frutta candita, i pasticcini di mandorle. Rilevante è anche la produzione casearia che, per quanto atipica in un territorio costiero, dà ottimi prodotti, sia freschi che stagionati, come ad esempio la tuma, il primo sale, il pecorino fresco e stagionato.


Mazaresi al pistacchio

Gli ingredienti
150 g di pistacchi, 120 g di zucchero, 60 g di farina bianca, 60 g di fecola di patate,
9 uova, burro, un'arancia non trattata, sale

Preparazione:
Scottate in acqua bollente i pistacchi per eliminare la pellicina, poi passateli in forno caldo ma aperto per il tempo necessario perché asciughino.
Pestateli nel mortaio insieme a 2 cucchiaiate di zucchero fino a ottenere una pasta omogenea, cui aggiungerete la farina, la fecola, i tuorli sbattuto col restante zucchero, un pizzico di sale, la parte colorata della buccia d'arancia grattugiata.
Impastate con cura, poi amalgamate con delicatezza anche gli albumi montati a neve. Suddividete in stampini piccoli ben imburrati e infornate a 150°.
Cuoceranno in 35/45 minuti a seconda delle dimensioni.


Strada del Vino Val di Mazara

Sede legale
Piazza della Repubblica, 6 - Mazara del Vallo (Tp)
Tel/Fax. 0923.940607

Sede operativa
Piazza della Repubblica, 6 - Mazara del Vallo (Tp)
Tel. 0923.940607 - Cell: 3356873532 / 3475107136
Presidente
Dott. Salvatore Ajello
Segretario Amministrativo
Sig. Vladimiro Ciaramida
Per ulteriori informazioni potete visitare il nostro sito : www.stradadelvinovaldimazara.it

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Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...

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