Minuscolo "continente" l'Istria, altamente vocato alla viticoltura da tempo immemorabile. Un piccolo territorio che vanta una superficie vitata di 6.151 ettari e che si divide in un areale pedemontano vitato (Buie, Parendo, Rovino, Pola) che copre complessivamente 5.839 ettari, un areale di circa 209 ettari (Pinguente, Pisino) in posizione centrale e uno con i restanti 103 ettari (Albona).
Una profonda tradizione enoica caratterizza queste terre e definisce il paesaggio accompagnando oggi i recenti sforzi, maturati con l'entrata del paese nella Comunità Europea, per ottimizzare le risorse agricole e viticole e accompagnarle ad una maggiore occupazione giovanile.
Un passo importante è stato fatto, quindi, se solo si considera che è stato disincentivato l'abbandono degli ambienti rurali da parte dei giovani e si è contribuito all'incremento del reddito delle piccole aziende agricole familiari, nonché alla riattivazione delle risorse abbandonate da tempo, adatte alla produzione di prodotti agricoli tipici, autoctoni, che oggi registrano una altissima accelerazione qualitativa.
La Malvasia, festeggiata nell'omonima Festa della Malvasia Istriana che si tiene ogni anno nel mese di giugno, è il vino più pregiato e rappresentativo di questo territorio penisolare. Oggi gode di ottima salute grazie all'eccellente composizione della terra, alla vantaggiosa ubicazione geografica, alla florida crescita del comparto e alla resistenza alle malattie, nonché grazie alla qualità del vino stesso.
L'Ente per il Turismo di Verteneglio, che segue questa evoluzione non solo in termini di crescita culturale, sta lavorando bene alla creazione di un circuito enoturistico intorno a Verteneglio e allo splendido distretto del vino che da vita alla Malvasia. E' da qualche anno quindi che la tradizione culturale e artistico(testimoniata dalla presenza di un intenso calendario di festività e manifestazioni) di Verteneglio e provincia si fonde alle nuove esigenze del turismo enogastronomico.
La fruibilità delle cantine e una rinnovata capacità nell'accoglienza che si va qualificando sempre più con agriturismi e affittacamere (nati in ambienti rurali tipici) rendono ancor più piacevole la visita al territorio di Verteneglio, che già di per sé è paese caratteristico. Eretto infatti su un pittoresco colle, in particolare sulle rovine di un vecchio castelliere preistorico, questo paese così ricco di storia è stato meta di continue migrazioni e dell'avvicendarsi di eventi socio-economici, nonchè politici. Anche tutta l'area comunale vanta un numero elevato di castellieri, insediamenti umani preistorici posti su alture che risalgono all'età del bronzo, proclamati di recente beni culturali nazionali.
La Malvasia (vitigno molto antico la cui origine si fa risalire all'antica Grecia, nell'antica città di Monemyassia nel Pelloponneso, da cui si diffuse in tutto l'Adriatico soprattutto per opera della Repubblica Marinara di Venezia) trova in Istria una delle terre più fortunate, in particolare nelle colline circostanti Verteneglio.
La coltura della Malvasia è oggi come noto assai diffusa; di quella istriana, presente anche in Friuli Venezia Giulia e in alcune zone collinari del Veneto, se ne ha testimonianza già dal 1300. Il grappolo della Malvasia istriana si caratterizza per essere medio-grande, cilindrico e leggermente conico. La produzione è abbondante e leggermente tardiva (in quanto l'epoca di germogliamento è tardiva, media quella di fioritura e invaiatura).
Il Moscato Istriano, soprattutto il Moscato di Momiano, caratterizzato da una intensa fragranza di garofani selvatici, ha un colore che varia dal giallo paglierino al giallo dorato. L'odore che emana inizialmente s'associa al fiore di acacia, mentre la composizione la rende parzialmente molto alcolica (da 11,5 a 13,5 vol.%), caratterizzata da una aromaticità raffinata e da un sapore assai fresco.
Vini di particolare pregio, autoctoni istriani e in forte accelerazione qualitativa sono anche il Terrano e il Refosco, che si sposano in maniera eccellente con i cibi della gastronomia locale, assai calorici, come i gulas nostrani, i sughi e la selvaggina.
Resti di antichi oleifici sparsi lungo tutta la costa occidentale, soprattutto sulle isole Brioni, a Barbarica, a Parenzo e a Porto Cervera, testimoniano la presenza di un'antica vocazione alla coltura dell'olivo. Nelle immediate prossimità di queste località infatti esistevano vere e proprie aree "pre-industriali" ove venivano prodotte le anfore. Accompagnava questa florida attività produttiva la coltivazione in piantagioni di olivi, con cultivar autoctone quali Bjelica, Karbonera e Buza.
Strada del Vino di Verteneglio/Brtonigla
Turisticka Zajednica opcine Brtonigla
Die Tourismusgemeinschaft der Gemeinde Brtonigla
Glavna 3/A - 52474 Verteneglio - Croazia
Tel. 00385/5... - Fax. 00385/52774307
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Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...
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