Lungo la pedemontana vicentina tra i bacini dei fiumi Astico e Brenta in un territorio in parte collinare (di origine vulcanica) e in parte pianeggiante (di origine morenica) si coltiva la vite da tempo immemorabile, ma a denominazione di origine solo dal 1968 quando è stata istituita la Doc Breganze.
L'areale muove dalla vallata dell'Astico e giunge fino alla vallata del Brenta, comprendendo il territorio bassanese a destra del fiume, quasi ai confini della provincia di Treviso. Di quest'area, la città di Breganze, che le dà il nome, è quasi il centro geografico, mentre gli altri capisaldi sono a Ovest Thiene e ad Est Bassano del Grappa. Quella del "Breganze" è una Doc che può essere definita piccola se rapportata al complesso del panorama veneto, con una produzione complessiva di circa 45 mila ettolitri, ma che affonda le sue radici in una tradizione millenaria, testimoniata come pregiata sin dal 1300, ed in terreni particolari che esaltano le qualità dei vitigni, sia autoctoni sia di più recente acclimatazione.
Protagonista della produzione vinicola locale è il vitigno Vespaiolo (dal quale, oltre al vino omonimo, si produce anche il notissimo Torcolato), così denominato perché i suoi piccoli grappoli dal succo zuccherino attirano con facilità api e vespe (non a caso sussistono i sinonimi Bresparolo, Vespara, Vesparola); tipologia di uva presente in loco almeno dal XVII secolo.
Il Vespaiolo è citato dall'Acanti nel suo Roccolo (l754) quale vino di Breganze per antonomasia. Ed è stato solo a seguito delle distruzioni causate dalla filossera, che verso la fine dell'800, le aziende hanno dato vita a nuovi impianti introducendo così sul territorio vitigni quali Pinot Bianco e Nero, Cabernets e Merlot, che caratterizzano oggi una produzione di livello altissimo.
Grande tradizione vitivinicola, dunque, ma anche continuo aggiornamento delle tecniche produttive, tanto che negli ultimi decenni, anche grazie alla diffusione dei vitigni nobili francesi, i produttori di Breganze si sono applicati alla sperimentazione, soprattutto per quel che riguarda l'affinamento in barriques, e hanno ottenuto risultati qualitativi che contribuiscono oggi a promuovere il vino vicentino su tutti i mercati internazionali. Centro nevralgico di questo comprensorio del vino è Breganze che è legata a doppio filo al Torcolato. L'etimologia di questo nome infatti è controversa, potrebbe derivare dal verbo torcolare, cioè torchiare, come pure da "intorcolare", intrecciare. Ed è proprio l'operazione di intrecciare i grappoli di vespaiolo attorno a uno spago, per formare i rossoli che si appendono poi alle travi che caratterizza una delle fasi più importanti nella produzione di questo straordinario passito. Un tempo i torcolati venivano dunque appesi ad appassire in ambienti areati, mentre oggi è sempre più diffusa la pratica di adagiare l'uva in cassette di legno o plastica dove comunque avviene un lento processo di appassimento.
Il risultato in ogni caso è un prodotto che arriva alla spremitura solo a gennaio e che dopo una lenta fermentazione controllata dà luogo a un vino da dessert tra i più pregiati e straordinari.
Conferma della bontà del vino di queste plaghe un antico detto dialettale: "pan padovan, vin visentin, trippe trevisane, donne veneziane".
Di antica origine, importante nodo commerciale e strategico nei collegamenti tra l'alta pianura veneta, il resto del territorio ed il Trentino, Bassano conserva nella dolcezza del suo centro storico e delle ville circostanti il rigoglio di un passato e di un presente ricchi ed industriosi, visivamente testimoniati all'interno dello splendido museo civico, che narra le fortune, gli eventi e i personaggi della città, dalla protostoria ai nostri giorni.
Il suo simbolo è il famoso ponte di legno, progettato dal Palladio, unitamente a quella specificazione localizzativa ("del Grappa") che ormai quasi non individua più la zona dove la città sorge, ai piedi dell'omonimo monte, ma piuttosto richiama un prodotto (la Grappa), di cui Bassano ben merita di essere la capitale.
Pochi chilometri a Est di Bassano si staglia Marostica, con le sue mura che uniscono la città bassa alla Rocca scaligera dominante sul colle Marostica, nella magia della grande scacchiera disegnata nella piazza centrale, richiama l'antica tradizione della Partita a Scacchi vivente, che ha reso questa località famosa in tutto il mondo.
Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze
Associazione Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze
Sede Operativa
c/o Consorzio Tutela Vini Doc Breganze
Via Roma 102 - 36042 Breganze (Vi)
Tel 0445/ 300595 - Fax. 0445/ 300595
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Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...
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