Correvano gli anni Sessanta quando Giorgio Lungarotti, imprenditore della provincia di Perugia, uomo deciso e dalla forte personalità, cercava con intelligenza di trasformare un'azienda agricola in una vitivinicola specializzata. L'Italia di quegli anni si affacciava al mondo enologico con etichetta e cercava di promuovere le produzioni di qualità nonostante il giudizio ancora scettico rispetto a processi di modernizzazione rispondenti a standard qualitativi.
Dopo un viaggio fra i vigneti francesi Giorgio Lungarotti trovò il modo più opportuno ed originale per promuovere i dolci rilievi collinari della media valle tiberina, territorio bello ma ancora nascosto, quello delle sue origini e della sua attività di imprenditore vitivinicolo. La moglie Maria Grazia, cultrice di storia dell'arte, gli suggeriva opportunamente la creazione di una struttura museale innovativa, da promuovere come una realtà viva.
Così nacque il Museo del Vino di Torgiano e con esso l'enoturismo in Umbria. Fra colline verdi e morbide, borghi dall'atmosfera mite e crinali di strade panoramiche. Capaci di conservare all'occhio del passante il mito di un'Umbria oggi ancora non scoperta. La terra in cui si incontrano Todi, Marciano, Perugia, Forgiano, Bettona, Cannara, Spello, Assisi e Bastia Umbra è scrigno verde, cuore di un territorio ricco di suggestioni naturalistiche, di storia, arte e cultura. Il percorso, infatti, riscopre la viabilità delle antiche vie romane e riprende, in parte, il vecchio itinerario che da Forgiano si dirigeva verso Marciano, incontrando città d'arte quali Assisi, Perugia e Spello.
Seguendo queste tracce il punto di partenza del percorso non può che essere Todi, terra di Jacopone, compresa nella DOC Colli Martani con le tipologie di vino Sangiovese Riserva e il rinomato Grechetto di Todi. Proseguendo per la strada 337 si giunge a Marciano, nel cuore dell'Umbria, in posizione centrale fra Orvieto ad ovest, Assisi ad est, Perugia a nord e Todi a sud. Essere un importante crocevia di comunicazione fra queste città ha determinato fin dall'epoca etrusca la storia di Marciano. Cabernet e Merlot sono i vitigni più diffusi. In direzione Perugia si percorre la strada panoramica detta della collina, denominata anche la strada dei Santi.
Questa è la terra di elezione della DOC Colli Perugini, che valorizza i tipici vitigni umbri, quali Grechetto, Trebbiano e Sangiovese. L'itinerario prosegue con Forgiano, cuore culturale di questo spicchio di terra e Bettona, il balcone panoramico etrusco e l'altrettanto bella Cannara, città rinomata per le sue dolci cipolle, situata nei pressi di Assisi e Spello. Queste ultime due concludono un percorso rappresentando territori che fin dall'antichità sono stati coltivati grazie alla costante cura dei padri benedettini. Bastia Umbra chiude questo cerchio immaginario con una realtà artigianale e commerciale assai viva, oggi in continuo sviluppo.
La tradizione legata alla produzione di vino e di olio di queste zone è antichissima. Ne rimangono a testimonianza le "tavole eugubine", le sette lastre di bronzo datate tra il III e il II secolo a C. in cui, oltre alla descrizione dei rituali religiosi, si avvertono già importanti riferimenti alla cultura del vino e dell'olio. Sovrani della gastronomia perugina sono senza dubbio l'olio DOP e il maiale, da cui il prosciutto saporito certificato, nonché il paniere dei salumi tipici. Questi prodotti hanno caratterizzato una cucina che da sempre resiste all'evolversi del gusto .
Il Museo del Vino
Il Museo del vino di Torgiano si presenta con un progressivo allargamento dell'ottica del visitatore. Innovativi sistemi di catalogazione e rappresentazione degli oggetti lo rendono vino. Una documentazione completa - tre collezioni esaurite e svariate in fase di allestimento - lo fanno strumento intelligente di approfondimento delle origini della cultura vitivinicola. Movendo dal III millennio avanti Cristo con oggetti che visualizzano le tradizionali tecniche di vinificazione si arriva fino alla dimensione simbolica - religiosa e profana - del vino e alla sua presenza nelle arti e nei mestieri fino ai giorni nostri. Ogni anno la Fondazione Lungarotti acquista molti pezzi ed inizia per essi un'accurata opera di contestualizzazione all'interno di collezioni sempre più complete, incentrando l'attenzione su raccolte di incisioni e ceramiche. Il Museo ha sede nel Palazzo Graziani-Baglioni, residenza estiva gentilizia del XVII secolo, collocata al centro del paese.
Museo del Vino Corso Vittorio Emanuele 11 - 06089 Torgiano Tel. 0759880200
Torgiano antico porto fluviale romano, è un borgo alla sommità di un dolce rilievo collinare alla confluenza dei fiumi Tevere e Chiascio, la cui economia è oggi largamente fondata su una viticoltura specializzata all'avanguardia che ne ha caratterizzato il paesaggio agricolo ricoprendo di vigneti i dolci declivi che costituiscono la dorsale delle sue colline. Grazie all'opera di Giorgio Lungarotti, che fin dalla seconda metà degli anni sessanta ha gettato le basi della moderna enologia umbra, Torgiano rappresenta una tra le grandi e indiscusse capitali del vino.
Percorrendo le tracce della tradizione agricola, per la sua felice vocazione, si è parallelamente affiancata alla vite anche la coltivazione intensiva dell'olivo con produzione di eccellente olio extra vergine di oliva. A queste si aggiungono non meno importanti produzioni ortofrutticole ed un'apicoltura di qualità. La zona fu tra le primissime di Italia e prima in Umbria ad ottenere per i suoi vini la Doc (1968), mentre dal 1991 la Docg, con riconoscimento retroattivo dal 1983, garantisce ulteriormente la locale produzione enologica, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
Nelle centinaia di ettari coltivati a vigneto che circondano Torgiano, hanno trovato habitat ideale, oltre ai vitigni tradizionali come il Sangiovese, il Canajolo, il Trebbiano e il Grechetto, anche numerose altre varietà, ormai radicate e capaci di produrre uve con elevatissimi standard di qualità: Chardonnay, Pinot Grigio e Pinot Nero, Cabernet Sauvignon, Merlot.
L'esposizione soleggiata e la composizione dei terreni favoriscono in collina l'allevamento di viti scrupolosamente selezionate. I loro frutti sono destinati alle Grandi Riserve Rosse - come il Torgiano Rosso Docg - o bianche; la maggiore umidità dei vigneti di pianura permette di vinificare eccellenti bianchi freschi - come il Torgiano bianco Doc - sapientemente prodotti in terra umbra. I vini di Torgiano sono diffusissimi nei più selezionati mercati nazionali e internazionali.
Alla produzione agricola si è affiancata una politica turistica d'avanguardia, che si avvale di una qualificata rete di strutture ricettive e di cui è strumento essenziale la presenza di due importanti realtà museali -il Museo del Vino e il Museo dell'Olivo e dell'Olio- entrambi appartenenti alla Fondazione Lungarotti, del parco Fluviale e di un nutrito cartellone di appuntamenti annuali - il Concorso enologico nazionale Banco d'Assaggio dei Vini d'Italia, la Rassegna Vaselle d'Autore per il Vino Novello (novembre), la manifestazioni Vinarelli a Torgiano e Scultori a Brufa-La Strada del Vino e dell'Arte (agosto) - attraverso cui viene costantemente perseguita la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, ambientale e documentale riferibile alle due colture principali d'eccellenza della zona.
A pochi chilometri da Torgiano ecco apparire Bettona, terra di viti e olivi fin dal tempo degli Etruschi. Qui si possono degustare ottimi vini rossi e bianchi della "Doc Colli Martani", prodotti essenzialmente con Sangiovese, Grechetto e Trebbiano - abbinandoli magari agli eccellenti salumi e alla celebre oca arrosto della tradizione bettonese. Bettona, autentico "Balcone Etrusco", situato alla sinistra del Tevere è raggiungibile con comode comunicazioni da Perugia, Assisi, Todi, senza dimenticare le antiche Via Amerina e Flaminia.
Bettona è un Belvedere naturale che si affaccia su di un Anfiteatro panoramico tra i più caratteristici dell'Umbria, scenograficamente creato dall'Appennino Centrale, in un semicerchio che va dal Lago Trasimeno fino a Montefalco. Lasciandoci Bettona alle spalle, ecco subito apparire, lungo la provinciale, dopo una manciata di chilometri appena, Cannara. Cannara è situata nei pressi di Assisi e Spello sulla strada che congiunge Torgiano a Montefalco.
Posizione felice per la coltivazione della vite e dell'olivo da sempre capisaldi dell'economia locale. Spello deve la sua fama all'arte del mangiar bene: la ristorazione di alta qualità e i prodotti enogastronomici tipici, sono il suo biglietto da visita. Assisi, figlia di un medioevo bellicoso e rivale dei comuni vicini, circondata da mura difficilmente penetrabili e arroccata su un colle alle pendici del monte Subasio, ha conservato la struttura architettonica, ma si è aperta spiritualmente a tutto il mondo diventando un centro di convivenza e riflessione.
Risale al 1997 la specifica denominazione Doc di Assisi, per le seguenti tipologie; grechetto, bianco, rosso, rosato e novello. Nei primi giorni di Maggio la città vive con grande fervore la Festa del Calendimaggio, che coinvolge specialmente i giovani in una rievocazione di ambiente medievale: una "sfida cortese" tra due parti - la Parte de Sopra e la Parte de Sotto che si fronteggiano nel canto e nella musica.
Strada dei Vini del Cantico
Associazione Strada dei Vini del Cantico
Sede legale e segreteria
c/o Comune di Torgiano - Corso Vittorio Emanuele II, 25
06089 Torgiano (PG)
Tel. 075/988601 - Fax. 075/982128
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Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...
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