La Vernaccia di San Gimignano a pieno titolo ha ricevuto quale primo vino italiano la Denominazione di Origine Controllata il 3 marzo 1966. Del resto San Gimignano, posta sul fianco settentrionale dei poggi che scendono la Val d'Elsa, a 33° metri sul livello del mare, si trova nelle condizioni ottimali nella produzione di vini dall'alto tenore qualitativo. La vernaccia, infatti, si presenta come un'uva a sapore semplice e dal gusto neutro, rispetto ad altre uve dal sapore composto, quali il moscato, dai forti aromi primari.
Ma è proprio questa caratteristica, che appare minoritaria nel confronto con altre uve, che si impone come fattore positivo, laddove l'intervento del vignaiolo sangimignanese è proprio quello di esaltare le altre caratteristiche intrinseche del vitigno, che influenzano lo stesso il sapore. Il risultato è un prodotto eccellente e unico: un vino bianco secco dal colore giallo paglierino, tenue, con un odore fine e penetrante, dal sapore asciutto e armonico.
Apprezzato e nominato da vari scrittori, tra cui, nel 1276, dallo stesso Dante Alighieri nella Divina Commedia. Quello della Strada del vino è anche il territorio dove si produce Chianti. Tutti i produttori, infatti, oltre a produrre Vernaccia, hanno vigne di Chianti Docg Colli Senesi. O oliveti, arrampicati sulle verdi colline attorno a San Gimignano, per lo squisito olio extra vergine di oliva. Oppure campi di zafferano, fazzoletti di terra coltivati a crocus savitus, uno fra i prodotti agroalimentari più cari - forse il più caro in assoluto e più noto già dall'Antichità.
Da anni, ma si potrebbe dire da secoli, San Gimignano offre ai visitatori la sua intatta bellezza frutto di un sapiente dosaggio di splendida campagna (quella tipica campagna umanizzata di fronte alla quale lo storico francese F. Braudel semplicemente si commuoveva) e realtà urbana unica al mondo.
A proposito di reazioni di illustri intellettuali viene qui spontaneo ricordare E.M. Forster al quale San Gimignano vista da lontano faceva venire in mente una nave dove le torri rappresentavano gli alberi e i pennoni che sorreggono le vele e il verde intorno il mare fluttuante. Ma tantissimi sono gli scrittori e i viaggiatori che sono stati colpiti dalla bellezze della Città dalle Cento Torri e ne hanno lasciata testimonianza.
L'ingresso della città è Porta San Giovanni, costruita nel 1237. Passati alcuni metri, tra negozi che espongono la celebrata arte dei cestai e della ceramica, a metà di Via San Giovanni, si incontra la Biblioteca nazionale. La sua Fondazione risale al 1449 per opera di Mattia Lupi, che aveva offerto al comune la sua biblioteca privata. Vari altri personaggi l'hanno valorizzata tanto da farla configurare come uno degli archivi più forniti, con oltre 40.000 volumi in ottimo stato di conservazione.
Percorrendo via San Giovanni, fra gli archi che ci sovrastano e l'osservanza della pietra in travertino dei palazzi dai nomi altisonanti (Campatelli, Franzesi, Useppi), si intravede l'ampiezza di piazza della Cisterna. Piazza della Cisterna prende il nome dalla monumentale cisterna costruita nel 1237 che per circa dieci secoli funzionò da deposito pubblico di acqua. La piazza anticamente si chiamava "della Taverna", e lì si svolgeva l'attività commerciale e bancaria della cittadina.
Proseguendo per il bel corso si arriva a piazza Duomo, caratterizzata da un selciato di tipo medievale, ampiamente decorativo, formato da mattoni a spina di pesce dove è possibile visitare la Collegiata con i pregiati affreschi di Benozzo Gozzoli. Proseguendo questo itinerario il cammino si fa più semplice e celere per la leggera discesa che introduce in via San Matteo e verso l'omonima porta. Attraversando via San Matteo si può ammirare il Palazzo-Torre dello scrittore Nomi Pesciolini con le sue caratteristiche finestre bifore e il palazzo Martini già Tinacci.
Quest'ultimo consta di due edifici di cui uno con portale ribassato e finestre di tipo fiorentino, e l'altro denunciante dallo stile delle finestre (bifore), l'influenza Senese. Usciti dal nucleo cittadino vale la pena visitare le Pievi di San Gimignano, in primo luogo quella di Cellole, che sorge sul crinale di una ridente collina, circondata dai cipressi. La pieve risale al 1130, tutta in travertino e posta sulla direttrice della via Francigena, ha l'abside di pietra decorata con fregi originali, come il nodo di Salomone.
L'interno presenta dei capitelli lavorati artisticamente e decorati alla base con fiori stellati, tipici della Valdelsa. La caratteristica architettonica saliente è la scarsa elevazione della navata centrale rispetto alle laterali. Nel periodo medievale questa Pieve ha ricoperto un ruolo determinate in quanto da essa dipendevano varie chiese sparse nella campagna. Riprendendo la strada da San Gimignano per Certaldo, si incontra - ed è aperto alle visite - il Santuario di Pancole, appena dopo l'indicazione per l'omonima località. Il Santuario, edificato nel 1670 e divenuto pieve nel 1788, presenta nella navata centrale, l'affresco di Pier Francesco Fiorentino raffigurante la Vergine.
Coniglio in Vernaccia
È possibile trovare questo coniglio cucinato allo stesso modo anche sotto il nome di coniglio in fricassea.
Ingredienti
Preparare un coniglio tagliato a pezzi, burro, brodo di carne, Vernaccia, cipollina, due tuorli d'uovo, mezzo limone, sale, pepe.
Preparazione:
In un tegame porre un pezzo di burro involtato nella farina bianca. Quando ha preso il color dorato, aggiungere il coniglio tagliato a piccoli pezzi. Salare e far rosolare per circa 1/2 ora a fuoco lento. Bagnare con brodo di carne e Vernaccia in parti uguali. Aggiungere una cipollina tritata ed una presa di pepe. Lasciar ritirare, quando è tempo di levarlo dal fuoco aggiungere due tuorli d'uovo sbattuti con il succo di mezzo limone. Da qui la salsa cremosa.
Strada del Vino Vernaccia di San Gimignano
Associazione Strada del Vino Vernaccia di San Gimignano
C/o Pro Loco
Piazza Duomo, 1 53037 San Gimignano (SI)
Tel. 0577/940008 - Fax: 0577/940903
www.comune.sangimignano.si.it
[email protected]
Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...
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