L'Alto Mincio, tra le province di Mantova, Verona e Brescia, è il luogo ideale per chi ama muoversi in bicicletta: i dolci dislivelli dei colli morenici e i numerosi itinerari che costeggiano il fiume presentano infatti tutte le caratteristiche per una scampagnata su due ruote. Il clima, favorito dalla vicinanza del lago di Garda, è piacevolmente mite e il paesaggio è tutto un romantico scorrere di filari di pioppi. Le piste ciclabili partono da Ponti sul Mincio e possono arrivare fino a Mantova, spesso attraversando antichi borghi rurali: qui, tra cascine, corti, granai, loggiati e ville signorili ci si trova immersi in una scenografia rinascimentale che riporta la memoria ai fasti dei Gonzaga.
Tra gli alberi si intravedono i "merletti" dei castelli scaligeri di Ponti sul Mincio e Monzambano, difesi da altissime mura costruite con i ciottoli di fiume. Le Valli del Mincio rappresentano una delle zone umide italiane più estese. Oltre che dall'omonimo fiume sono attraversate da fiumicelli e canali che intersecandosi creano un fitto reticolo di mulattiere e sentieri, ideali per distensive passeggiate in bicicletta. Siamo a poca distanza da Mantova, città ricca di storia e tradizioni. Il territorio e i suoi attivi abitanti rappresentano un esempio unico di dotta laboriosità.
Le prelibatezze mantovane sono più che altro la mostarda, i gustosi salumi della zona, il fugasin (una schiacciata dolce o salata con scorza di limone) e i caponsei in brodo di cappone (un particolare tipo di gnocchi fatti con il pane). Assolutamente da non perdere, sono i numerosi itinerari naturalistici, tra cui quello fluviale ai tre laghi di Mantova. Ad accompagnare i visitatori sono gli esperti barcaioli che si radunano vicino alla chiesetta della Madonna delle Grazie. Attrezzati di mountain bike si può invece costeggiare il fiume, ammirando la splendida flora policroma, tra cui le diverse specie di orchidee selvatiche e le spettacolari isole galleggianti formate dai fiori di loto. Noleggiando un cannocchiale, poi, è uno spettacolo osservare la laboriosa vitalità dei numerosi uccelli acquatici e, con un po' di fortuna, si può scorgere anche il mitico airone rosso che si nasconde tra i canneti.
Il viaggio inizia dalle leggere ondulazioni che si affacciano sul Lago di Garda, i Colli Morenici Mantovani, e la prima località che si incontra è Ponti Sul Mincio, centro agricolo dell'entroterra, dove sorge il castello a cui è addossata la Chiesa di Sant'Antonio Abbate. Attraverso la strada panoramica si arriva poi a Monzambano, borgo di origine medievale come dimostra il castello arroccato su una collina al centro del paese. A pochi chilometri si trova Cavriana, dove ha sede anche Villa Mirra Siliprandi, una delle residenze più care ai Gonzaga, ora sede del Museo Archeologico dell'Alto Mantovano e la torre e la pieve che risalgono all'XI secolo.
Proseguendo la strada si tocca Castiglione delle Stiuviere, la città di San Luigi Gonzaga. Ai limiti della pianura si incontra poi Volta Mantovana; due delle residenze dei Gonzaga hanno sede nella parte alta di questo abitato: Palazzo Cavriani e Villa Venier. Mantova, come punto di congiunzione tra le Doc Colli Morenici Mantovani e Lambrusco Mantovano, che secondo la tradizione venne fondata dall'indovina Manto, non ha bisogno di descrizioni: dominio dei Gonzaga dal principio del Trecento, mostra nel tessuto urbano le opere di alcuni tra i più famosi artisti del Rinascimento, Andrea Mantegna, Luca Fancelli, Leon Battista Alberti.
Il Palazzo Ducale e il Palazzo Tè sono solo due straordinari esempi. Scendendo nel basso mantovano, Sabbioneta, la "piccola Atene dei Gonzaga" rimane ancora oggi il centro d'arte che fu nel tardo Rinascimento: il Palazzo del Giardino e il Palazzo Comunale, la Chiesa di Santa Maria Assunta e quella dell'Incoronata, il Teatro Olimpico, Piazza Castello, il Corridor Grande sono solo una parte dei monumenti di notevole interesse che la caratterizzano. A nord del Po si può percorrere un terzo itinerario che incomincia là dove il Mincio confluisce con il Po, a Governolo; qui Papa Leone Magno incontrò, secondo la tradizione, Attila Re degli Unni.
L'attraente imponenza del complesso abaziale di Polirone, così chiamato perché situato tra i fiumi Po e Lirone, a San Benedetto Po, obbliga ad una sosta, anche per ammirare nella Basilica la cupola a volte della navata centrale, affrescata da Giulio Romano nel Quattrocento. Si incontra poi Quistello e quindi Gonzaga, nella cui piazza rinascimentale sorgono due torri quattrocentesche. Si attraversano Moglia e San Giacomo delle Segnate per raggiungere Poggio Rusco, borgo che, oltre all'antica torre di guardia, Columbera, possiede anche altri edifici di notevole pregio: il Palazzo Gonzaghesco il cui ponte, lungo e semplice, è dotato di una merlatura cieca e la chiesa di Santa Maria Alba, dall'arredo interno di grande pregio.
Tre itinerari alternativi che, tra alture, avvallamenti e altipiani consentono di attraversare un paesaggio particolare e gradevole con tappe segnate da monumenti di grande rilievo storico artistico.
Il territorio della Strada del Vino è interessato dalle Doc Garda Colli Mantovani, Doc Garda e dai vini ad Indicazione Geografica Tipica "Alto Mincio" e "Provincia di Mantova". La Strada dei Vini, nell'Alto mantovano, percorre i territori di produzione dei vini Doc "Garda" e "Garda Colli Mantovani" e dei vini ad Indicazione Geografica Tipica "Alto Mincio" e "Provincia di Mantova". La terra mantovana ha un'antica tradizione vitivinicola che si esprime al meglio nell'area collinare dell'Alto mantovano, nei pressi del Lago di Garda. Tale zona si trova nella parte centrale dell'anfiteatro benacense: confina a levante con le colline Veronesi e a ponente con quelle Bresciane e a nord con la zona di Peschiera del Garda.
Pappardelle brevi allo zafferano e funghi cardoncelli
Gli ingredienti
Per la pasta: 400 gr. di farina, 3 uova intere + 1 rosso, di zafferano (tritati finemente),
1 pizzico di sale
Per la salsa: 1 spicchio di aglio rosso di Sulmona, una manciata di prezzemolo, 1 dl. di olio extravergine d'oliva Dop "Colline Teatine", sale qb, 200 gr. di funghi cardoncelli
Preparazione:
Dopo aver ottenuto un impasto liscio ed omogeneo far riposare per mezz'ora. Nel frattempo pulire, lavare i funghi e tagliarli a spicchietti. Mettere l'olio extravergine di oliva in una padella e far imbiondire l'aglio rosso, aggiungere il prezzemolo e i funghi: far rosolare e portarli a cottura. Nel frattempo stendere la pasta e ricavare delle pappardelle (1,5 cm. di larghezza x 8 cm. di lunghezza), lessarla in abbondante acqua salata e saltare in padella con i funghi. Servire caldo.
Strada dei Vini e Sapori Mantovani
Associazione Strada dei Vini e Sapori Mantovani
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Tel. 0376/234420 - Fax.0376/234429
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Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...
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