Fra Albareto, Bedonia, Berceto, Borgo Val di Taro, Compiano e Tornolo, storia, ambiente e buona tavola si incrociano nell’areale della Strada del Fungo Porcino di Borgotaro, l’itinerario nel cuore della Valle del Taro inciso dai fiumi Taro e Baganza nello splendido corridoio naturale tra il Tirreno e la Padania.
Siamo nelle valli ai confini con la Toscana e la Liguria, abbracciate meravigliosamente dagli Appennini e da un ambiente che gradualmente si fa montano.
Qui i pellegrini transitavano, con i mercanti, lungo le arterie che collegano le terre liguri con quelle toscane. Terra di scambi, quindi, economici e culturali, di sentieri della fede, di traffici commerciali che dalla Francia e dalla Pianura volgevano al mare, che nel corso dei secoli molto hanno influito nella gastronomia e nella cucina. Questo ambiente particolare ha indotto quelle felici mescolanze di usanze e prodotti che si ritrovano oggi sulle tavole degli abitanti di questi luoghi: la farinata di grano o le panelle impastate con la farina di castagne, i pani di montagna di farina di castagne, il maiale lavorato, le trote (fario, salmonata), i ripieni tradizionali nelle paste, le frittate di funghi prugnoli, le mele o le pere biologicamente coltivate, la carne rigorosamente controllata dal Consorzio Biocarne Valtaro, le torte d’erba, di zucchine, di patate (quarantina genovese) o di riso, dolci come il castagnaccio, la ciambella, le torte di noci, la spongata, gli sciroppi e i liquori, il miele, i frutti del bosco come mirtilli, lamponi e fragole.
Ed ovviamente, il Parmigiano Reggiano DOP che qui vanta un pedigree di prim’ordine essendo l’areale compreso nella zona storica di produzione (in generale i caselli selezionati nel Taro si collocano all’interno di uno standard qualitativo mediamente molto alto), una vasta gamma di insaccati e il Fungo Porcino di Borgotaro IGP, accompagnato degnamente da prataioli, ovoli e prugnoli.
La Strada che promuove il Fungo Porcino di Borgotaro insieme a tutto il resto si scioglie nell’alta Val Taro, congiungendosi a Nord-Est con la Val Baganza (e la Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli che valorizza la storica zona di produzione del prosciutto di Parma DOP, comprendente il territorio in provincia di Parma a sud della Via Emilia, a un’altitudine non superiore ai 900 metri) e, a Ovest, con la Val Ceno e il crinale che divide l’Appennino parmense da quello piacentino.
Siamo sul crinale appenninico dove la tradizione gastronomica parmense si sposa qui splendidamente con i sapori del fungo porcino, quindi una sosta a tavola è d’obbligo. Si consiglia di percorrere questo itinerario lungo le falde del Monte Pelpi, che ha come punto di partenza Bedonia, e quei piccoli paesi situati alle falde del monte da cui a cavallo fra Ottocento e Novecento sono partiti molti emigranti, poi ritornati nel corso del tempo a popolare questi luoghi. Dove oggi sfilano le belle case che sono state recuperate con restauri conservativi.
Meritano un’escursione anche il Parco Regionale dei Cento Laghi, Borgo Val di Taro, capoluogo della Val di Taro, l’Oasi WWF dei Ghirardi a Porcigatone, la Via del Castagno in località Pontolo, Tornolo, sede del Museo dell’Emigrante presso la frazione Tarsogno, oppure la Via dei Monasteri che si sviluppa da Borgotaro a Bardi.
Strada del Fungo Porcino di Borgotaro
Associazione Strada del Fungo Porcino di Borgotaro
Piazza XI Febbraio, 7 - 43043 Borgo Val di Taro (Parma)
Tel. 0525 921811 - Fax. 0525 920109
[email protected]
www.stradadelfungo.it
Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...
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