Il grande ordine della natura balza agli occhi sorvolando la strada che da Mezzolombardo va a Bolzano: boschi allineati, torrenti e ruscelli dalle acque limpide, masi abbarbicati su colli e cime svettanti, chiesette con le guglie che si protendono verso il cielo, campi curati, sentieri ben tenuti e segnalati in modo chiaro. Luoghi per trascorrere in ogni stagione dell'anno una vera vacanza nella natura. Si fiancheggiano i Parchi e le Riserve Naturali, spesso non distanti dai panoramici laghi che prendono il nome delle valli. Luoghi ricchi di storia per gli antichi ritrovamenti. Case sparse nel verde dei prati, assai accoglienti, perfettamente incastonate nei 2500 ettari di vigneti che caratterizzano i dolci pendii delle colline che abbracciano il Lago di Caldaro.
Questi vigneti fanno della Strada del Vino dell'Alto Adige, la Sudtiroler Weinstrasse, il cui territorio coincide con la Doc Alto Adige Sud Tirol, una delle principali aree vinicole d'Italia, con varietà autoctone quali il Gewurztraminer, il Kalterersee e il Lagrein. Circa due terzi dei vini altoatesini vengono infatti prodotti in questa zona (in Alto Adige si coltivano complessivamente dodici varietà di uve bianche e sette varietà di uve rosse, con la Schiava ancora la varietà più diffusa).
Questa Strada del Vino - si dice la più antica, bilingue, pensata per l'amante del turismo all'aria aperta come itinerario panoramico fra cantine e vigneti in alternativa alle strade a scorrimento veloce - segue un percorso lungo circa trenta chilometri che, partendo a sud dal confine con il Trentino, risale fino a Bolzano, comprendendo attualmente sette comuni: Salorno, Cortina all'Adige, Magrè, Cortaccia, Caldaro, Termeno e Appiano. Comuni che si denominano con il suffisso di appartenenza alla Strada.
Così Termeno, per esempio, si chiama Termeno sulla Strada del Vino o Tramin an der Weinstrasse. Peculiarità del percorso è il Parco Naturale Monte Corno, il più meridionale dei nove parchi naturali dell'Alto Adige, dove le aree boschive d'alto fusto, la macchia mediterranea, i prati e gli alpeggi si susseguono dai 300 ai 1700 metri. Con una superficie di 7000 ha, risulta interamente percorribile grazie a una rete numerosa e ben approntata di sentieri escursionistici, di facile percorrenza e ben segnalati. Cui aggiungere una tappa al Centro visite Parco Naturale Monte Corno, con gli spazi espositivi e l'esterno della struttura, che si presenta nella tipica vegetazione calcarea e porfirica. Uno stagno, un erbario e un campo di grano costituiscono parte integrante della struttura stessa.
Per soddisfare una domanda che non conosce segni di stanchezza, l'Alto Adige si è dotato di ben 27 aziende locali produttrici di speck. Lo speck gode del riconoscimento IGP grazie alle inconfondibili modalità di produzione e trasformazione del prodotto (che gli conferiscono un sapore e un aroma inimitabile) ma anche grazie al marchio sudtirol, che da sempre garantisce il pieno rispetto degli usi e delle tradizioni locali in ogni fase di produzione.
Una immensa fascia di frutteti si snoda per oltre 100 chilometri lungo la Valle dell'Adige, dalla Val Venosta fino alla Bassa Atesina. L'altra zona tipica di produzione si trova nella Valle Isarco, sulle colline soleggiate che circondano Bressanone. Siamo di fronte ad una superficie coltivata a mele (il dato onnicomprende tutto l'Alto Adige) pari a 18.000 ettari. In pianura, in collina o in montagna ogni varietà prospera nella zona più propizia, ad una altitudine compresa tra i 250 e i 1000 m sul livello del mare. Sono circa 8.000 i frutticultori, prevalentemente aziende a carattere familiare che, con una media di 2 ettari di proprietà, si dedicano con amore e con esperienza ai loro alberi da frutto, impiegando tecniche sempre più avanzate di coltivazione integrata.
Da varie indagini è emerso che il consumatore, dovendo scegliere fra le varietà, preferisce la Golden Delicious, al secondo posto la Stark Delicious, seguono Morgenduft, Granny Smith, Jonagold e la Gloster. Sono attualmente in ascesa anche nuove varietà quali la Fuji, la Gala e il Braeburn.
Quelli altoatesini sono luoghi d'incontro ma anche di letizia del palato per poter assaporare una cucina tipica e familiare allo stesso tempo: ravioli di magro alla tirolese "Schlutzkrapflen" con farina di segale ed eventualmente ripieni di spinaci, per continuare con lo speck che varia da maso a maso, la cui qualità dipende dalla salamoia (sale, pepe, bacche di ginepro e spezie varie..) e dall'affumicatura, a seconda che vengano usati rami di ginepro o altri legnami. E poi i "tirtlen", ovvero ampi e rotondi tortelli riempiti di crauti o con ricotta e patate o i tradizionali canederli. Tutto all'insegna di una gastronomia rigorosamente "d'alta quota".
I pranzi o le cene vedono il piatto forte nei canederli a base di formaggio e speck, in alternativa ai ravioli con spinaci e ai tanti piatti a base di funghi. Semplicemente squisiti sono i fumanti Kaiserschmarrn, preparati con l'impasto delle omelettes e farciti di mele o di mirtilli freschi, ma anche la carne affumicata o gli Strauben, sempre accompagnati da marmellata di mirtilli rossi. Si conclude il pasto generalmente con la grappa altoatesina, eccezionale perché i vini sono eccezionali. Nella produzione della grappa viene infatti utilizzata la buccia, la parte più aromatica del vino, dove si concentrano le preziose sostanze aromatiche, diverse a seconda del vitigno e delle condizioni climatiche, che in ultimo danno alla grappa il suo inconfondibile sapore.
Strada del Vino dell'Alto Adige / Sudtiroler Weinstrasse
Associazione Strada del Vino Alto Adige Sudtiroler Weinstrasse
Sede Operativa Via J.V. Payer Strasse 1 39040 Tramin / Termeno
Tel. 0471.860131 Fax 0471.860820
Web : www.tramin.com
E-mail : [email protected]
Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...
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