Limpido, vasto e poco profondo. Già i Romani si erano preoccupati della ecologia del Trasimeno e lo avevano collegato al Tevere per prevenirne l'impaludamento. Con un'operazione molto ben riuscita, talché ancora oggi, dopo duemila anni, non si segnalano complicazioni che possano pregiudicarne la salute. L'areale tutt'intorno divide le Vie delle miniere, l'itinerario che si snoda ancora oggi tra le vecchie miniere in disuso, testimonianza di un'antica e florida attività estrattiva dalle terre del Perugino, quelle splendide ondulazioni immortalate nella pittura del Quattrocento.
E si snoda lungo l'omonima Strada del Vino con le sue denominazioni di origine controllata Colli del Trasimeno, Trasimeno e Colli Altotiberini, l'itinerario enogastronomico lungo la dorsale delle colline del Parco (Regionale ed omonimo) che racchiude il bacino lacustre intorno a Castiglione del Lago, Magione, Panicate, Passignano sul Trasimeno e Tuoro sul Trasimeno. Fra i lievi pendii, luoghi ideali per l'olivo (Extravergine Dop Umbria, menzione geografica Colli del Trasimeno) e i bei colli circostanti, dolci e bene esposti al sole, idonei alla viticoltura da tempo immemorabile.
Siamo nel cuore dell'Umbria, in un areale toccato da un turismo saggio e poco invadente, dove l'archeologia è vera ricchezza, visti i numerosi rinvenimenti sparsi soprattutto tra il lago di Chiusi e il Trasimeno, che parlano ancora oggi di un'antica tradizione gastronomica. Fin dal periodo etrusco romano infatti l'odierno territorio di Castiglione del Lago, che originariamente costituiva la quarta isola del lago, era caratterizzato da una notevole produzione cerealicola, proprio prima che le acque si ritirassero, formando così la pianura alluvionale che oggi unisce il promontorio calcareo su cui sorge la cittadina.
L'abbondanza di pesci ne ha fatto sempre un serbatoio di cibo non indifferente per le popolazioni che su di esso si affacciano: anguille, tinche, lasche, lucci, carpe fanno parte normalmente dell'alimentazione e la pesca costituisce ancora una attività praticata dalla popolazione locale. E l'anguilla del Trasimeno ancora oggi è molto ricercata. Si cattura sia in primavera che in autunno (quest'ultima è senz'altro la più pregiata) la mattina presto, con una speciale rete conica detta "tofo".
Oca arrosto
Gli ingredienti per 6 persone
1 oca piccola, lardo, rosmarino, finocchio selvatico, aglio, 1 bicchiere abbondante di vino bianco, olio extra vergine di oliva, sale e pepe
Preparazione:
Si prepara un battuto con lardo, foglioline di rosmarino, aglio, sale e pepe. Si sala e pepa l'interno dell'oca e vi si pongono rosmarino e finocchio selvatico all'interno, quindi si lascia insaporire l'oca in frigorifero per mezza giornata. Si inforna in forno preriscaldato a 200°, dopo averla posta in un tegame precedentemente unto d'olio e quando è colorita si irrora con il vino. Quando è arrivata a tre quarti di cottura si abbassa il calore del forno.
Strada del vino Colli del Trasimeno
Associazione Strada del vino Colli del Trasimeno
c/o Comunità Montana Associazione dei Comuni
"Trasimeno-Medio Tevere"
Via Dante Alighieri, 2 - 06063 Magione (PG)
Tel. 075/847411 - Fax 075/8474120
www.montitrasimeno.umbria.it
[email protected]
Iole Piscolla scrive da anni di turismo ed enogastronomia. E’ un tecnico di Strade del vino e da tre anni dirige il Centro Studi e Servizi alle...
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