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Azienda Agricola Fratelli Mossio: il dolcetto si fa dolce, di Enzo Zappalà

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Azienda Agricola Fratelli Mossio: il dolcetto si fa dolce

di Enzo Zappalà

Ciò che impressiona di più quando vi avvicinate a Valerio e Remo Mossio è il loro sorriso. Un sorriso, aperto e sincero, semplice e comunicativo. Prima di conoscerli li sentite già amici: un biglietto da visita che resta impresso ancor più che l’etichetta dei loro splendidi vini. E i loro vini, automaticamente, seguono le caratteristiche del sorriso: aperti, sinceri, semplici e comunicativi.

Nascono dalle pendici del borgo di Rodello, punto di passaggio dalla Bassa all’Alta Langa, a lontano dominio della Valle del Tanaro. L’azienda dei Fratelli Mossio ha saputo estrarre lo spirito più profondo del vitigno principe di queste zone, dove la collina si trasforma lentamente in montagna. Lo ha fatto con sapienza e modestia, con calma e precisione assoluta. Il loro dolcetto Bricco Caramelli è diventato, senza fretta o forzature imposte dalla moda, un punto di arrivo assoluto della denominazione. Esso è sintesi perfetta del territorio, elegante e armonioso come le colline che si perdono all’orizzonte, ma anche severo, forte e rude come il suolo che le radici faticano a scalfire.

Mi ricordo come fosse oggi l’emozione del primo assaggio di molti anni fa. Una folgorazione. Eppure, il “Caramelli” ha saputo addirittura migliorarsi nel tempo. Gli fanno da degno contorno un nebbiolo che sfida senza problemi l’altezza delle sue vigne, una sanguigna barbera e il fratello “minore” del Bricco Caramelli, il Piano delli Perdoni. “Minore” solo perché ha di fronte un monumento irraggiungibile.

Una famiglia di vignaioli da tre generazioni quella dei Mossio, unita nella modestia e nella chiarezza delle idee: qualità e sincerità, innanzitutto. Per capire la loro filosofia discreta ma senza cedimenti, basterebbe leggere una frase del loro sito: “La scelta della qualità è stata imboccata da parecchi anni, ma si può finalmente dire che i Mossio hanno raggiunto anche la bontà, soprattutto in virtù di rese contenute e di un'aumentata perizia in fase di vinificazione.” Nessun proclama urlato, ma l’umiltà di chi ha saputo cercare e trovare il risultato solo con la pazienza e con l’esperienza maturata sul campo e trasmessa da chi li ha preceduti.

Per loro il dolcetto non ha più segreti. Valerio e Remo lo capiscono, ne sentono le vibrazioni, sanno valorizzarlo al massimo a seconda dell’anno e della vendemmia. Non solo però. Hanno anche saputo sfruttare le sue potenzialità nascoste che ancora nessuno aveva immaginato.

Forse il tutto è iniziato quasi per gioco, dal nome stesso del “loro” vitigno: dolcetto. Un nome che ai più inesperti richiama il dolce, ma che ne è ben lontano. E allora ecco la sfida: “Se dolcetto deve essere, che dolce sia!”. Uva raccolta ben matura, stesa sui graticci fino a febbraio e poi pigiata. Che fatica per il dolcetto. Ne usciva solo un sottile rigagnolo denso e scuro. Una resa bassissima, ma che profumo! Era nato il primo dolcetto dolce.

Un passito incredibile per equilibrio e vivacità. La dolcezza inebriante viene tenuta a freno e stemperata dal tannino che le vieta di cadere nella stucchevolezza. Un binomio tannino-zucchero formidabile e vincente. Un vero capolavoro che i profumi intensissimi e variegati anticipano perfettamente. Ciò che sembrava uno scherzo, un gioco che Valerio e Remo volevano svolgere con il loro amico dolcetto, ha superato le più rosee aspettative.

Così almeno commentano i due creatori con la loro consueta modestia. Io, conoscendo la loro capillare esperienza del vitigno, non ci credo. Sapevano perfettamente cosa avrebbero raggiunto. Ma il loro sorriso è smarcante e mi lascio trasportare dalle loro parole. Quella bottiglia, il cui nome è ancora un segreto, resta comunque un passito da manuale, innovativo, avvolgente e travolgente.

Valerio e Remo saranno presenti a Terroir Vino 2012, l’11 giugno, e oltre ai loro dolcetti insuperati e agli altri vini, presenteranno in anteprima anche il dolce dolcetto. Un’occasione da non perdere.

E’ inutile guardare il nome sul tavolo, per riconoscerli basterà il loro sorriso!

Azienda Agricola Fratelli Mossio
Via Monta', 12
12050 Rodello (CN)
Tel. +39 0173617149 - Fax +39 0173617149
e-mail:www.mossio@mossio.com

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Astrofisico per 40 anni, ho da sempre coltivato la passione per il vino e per il mondo che lo circonda. Vedo di traverso la seriosità che...

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