La potente mineralità e sapidità di uno dei più grandi e longevi vini bianchi del mondo, il soave, sono ben note a tutti gli appassionati del sacro nettare di Bacco. Non è difficile comprendere il perché quando ci si reca a visitare gli aspri colli della zona classica. La natura del territorio si mostra in tutta la sua peculiarità: piccoli vulcani, spenti da milioni di anni, che hanno sparso la loro lava basaltica un po’ ovunque. Le radici dell’uva garganega lottano contro le dure rocce scure e si infiltrano tra le sue pieghe insieme alla sabbia nera della pomice che si sgretola seguendo i ritmi del tempo. Ed è quindi ovvio che il vino che ne nasce sia minerale, sapido, salino e longevo come pochi al mondo. Ogni antico vulcano dà origine ad un “cru” con caratteristiche diverse a seconda della composizione delle colate laviche che hanno formato lo strato geologico sottostante. I profumi, l’acidità, i sentori cambiano da luogo a luogo, da vigna a vigna, in un caleidoscopio di emozioni. In quel labirinto di roccia e di vigneti si nascondono alcune tra le cantine più prestigiose.
Forse meno conosciuta di altri (per adesso…) spicca per la sua abbagliante sapidità e schiettezza la produzione dell’Azienda Le Battistelle, portata avanti con passione, amore e dedizione dalla famiglia Dal Bosco. Gelmino, la moglie Cristina, ed i due giovani figli Andrea e Gloria (che visino e che carattere aperto!) sono inoltre di una simpatia, umanità e gentilezza più che coinvolgenti. Ed i loro vini non sono da meno! Davanti alla casa di Brognoligo, alle spalle di Monteforte d’Alpone, si erge il ripido “vulcano” di famiglia, fasciato dalle preziose vigne. Ma altri celebri “cru” (Rugate e Carbonare) contribuiscono alla nascita dei loro gioielli. Nella piccola, raccolta, ma efficiente e linda cantina tutto è in acciaio, tranne un singolo tonneaux , dove si affina con discrezione perfetta il loro vino più ambiziozo: Le Battistelle. Profumi complessi, eleganti si intridono dei sentori minerali che accompagnano l’ingresso in bocca. Poi è solo lunghezza e sapidità. Il richiamo fruttato pone fine all’interminabile approccio gustativo. Che vino, un vero fuoriclasse! E come evolverà nel futuro! Nel regno del soave non bisogna avere fretta. Solo dopo anni la matrice vulcanica si esprimerà al massimo ed allora non ce ne sarà per nessuno, Chablis e Riesling renano compresi. Il Sacripante non è però da meno. Esso forse gioca ancor di più con le caratteristiche tipiche e genuine del territorio. I suoi tratti sono più decisi, senza compromessi. Difficile la scelta, tanto simili e diversi sono tra loro. Ma anche il Montesei, la versione base, non scherza. Più semplice, lineare, ha però tutta la forza dei suoi fratelli maggiori. Vini esaltanti che bene esprimono il senso vero della cultura, dell’amore per la terra, che permea l’animo di Cristina e Gelmino. Non ci vorrà molto tempo per diventare amici ed essere conquistati dalla loro sapiente sincerità. Si parlerà di tutto e di più ed il tempo volerà. Andate a trovarli senza fretta, quando i lavori di campagna gli donano un po’ di libertà. Vi accompagneranno sul loro vulcano, dove sorge una rustica e splendida baita, circondata da un prato accogliente ed intimo. Posto veramente ideale per una semplice riunione tra amici o per degustazioni di ampio respiro. Vi faranno toccare la roccia dura e superba, i “sassi neri” adagiati al suolo. Vi sentirete immersi nel vero cuore pulsante del soave. Sarà molto duro andarsene ed il ricordo resterà indelebile. Li saluterete con un “a presto” che viene dal cuore, sognando di riprovare in fretta le emozioni dell’incontro. Riempitevi pure il bagagliaio e non ve ne pentirete. Ma, se riuscite, non fatevi scappare una vera “chicca”… Cristina e Gelmino producono una quantità amatoriale di vin santo del soave, di antichissima tradizione, in cui l’ossidazione è appena accennata e guida verso uno straordinario caleidoscopio di frutta secca, di succosa ampiezza e di limpida dolcezza, tenuta sotto magistrale controllo dall’acidità marcata e decisa. Magari dovrete insistere un po’ per averne una bottiglia, ma ne vale proprio la pena! Ah, dimenticavo… Che accoppiata il loro soave con la soppressata fatta in casa, usando solo le parti nobili del maiale. Una ciliegina sopra una già magnifica torta
Le Battistelle
via Sambuco, 110
37030 Brognoligo (Verona)
Tel. e Fax: 045 6175621
Cell.:
Email: info@lebattistelle.it
Sito Web: http://www.lebattistelle.it/
Astrofisico per 40 anni, ho da sempre coltivato la passione per il vino e per il mondo che lo circonda. Vedo di traverso la seriosità che...
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