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I magnifici nove dell'Appennino Toscano, di Enzo Zappalà

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I magnifici nove dell'Appennino Toscano

di Enzo Zappalà

Come ho spesso cercato di ribadire, il vino, per buono che sia, ha bisogno di un valore aggiunto per donare emozioni veramente complete. Non basta la tecnica, la fatica, il mix di profumi e aromi, per colpire, oltre che i sensi, il cuore e la mente. Il vino è sempre stato portatore di amicizia, partecipazione, scoperta, cultura, storia. Se manca anche una sola di queste componenti, il risultato finale può anche essere eccellente, ma rimane prodotto freddo, intellettualmente anonimo. In un mondo del vino, sempre più dominato dall’interesse e soggetto a pressioni esterne di ogni tipo, miranti sempre e comunque a ottenere visibilità e ridicoli poteri, sembrerebbe impossibile che un gruppo di produttori, lontani geograficamente tra loro, riuscisse a capovolgere la triste normalità e a unirsi spiritualmente, presentandosi come un’unica entità ricca di passione, volontà e altruismo.

E invece è successo e me ne rallegro enormemente. Il filo trainante è uno dei vitigni più celebri al mondo: il pinot nero, il re della Borgogna, l’unico in grado di competere (a volte) con il nebbiolo di Langa. I luoghi del piccolo grande miracolo non sono certo famosi per le valutazioni (più o meno veritiere) dei cosiddetti grandi esperti. Ad una terra come la Toscana, ricca di nomi altisonanti, di interessi non solo enoici, di vini “cult”, cosa poteva aggiungere l’Appennino toscano? Eppure ci sta riuscendo e come! Basta leggere il manifesto dei nove viticoltori di pinot nero dell’Appennino toscano per capirne le ragioni.

Sono già sufficienti il primo e il nono punto del documento: “Migliorare la qualità dei rapporti umani, tra persone che condividono la stessa passione, sotto il segno dell’amicizia, dell’impegno, dell’onestà e della convivialità”, e: “Creare le condizioni per realizzare un percorso turistico (artistico, culturale, storico, paesaggistico) ed enogastronomico attorno alle aziende”. Non ci sarebbe nemmeno bisogno del pinot nero per sollevare interesse e ammirazione. Ed invece, quasi per magia, anche il vino è all’altezza delle idee dei nove “amici” produttori.

Ne ho assaggiato alcuni alla recente manifestazione “Terre di Toscana”, tenutasi a Lido di Camaiore, e ne sono rimasto profondamente colpito. Vini estremamente varietali nei profumi e nel colore, con un corredo tannico esuberante che si stempera con gli anni. Vini che nascono dalla semplicità di persone “vere”, prima che produttori, e che si fanno complessi e intriganti respirando l’aria dei monti incombenti e soffrendo con gioia l’escursione termica delle vallate in cui nascono. Vini da bere con allegria e non da “parlare”.

A partire dalla Lunigiana, passando per la Garfagnana, approdando nel Mugello, con un’ultima deviazione nel Casentino, i vini rispecchiano un’unità stilistica esemplare e sorprendente. Che il pinot nero abbia trovato una nuova casa di “lingua italiana”? Personalmente sono convinto di sì. E poi, che meraviglia abbinare l’incontro con i nove produttori e i loro vini ad un itinerario spettacolare per paesaggi, arte e storia. Dai castelli della Lunigiana e dalle pievi romaniche della Garfagnana, incorniciate dalle bianche ed aguzze Alpi Apuane, si prosegue con una digressione verso le città d’arte di Pistoia e Prato, per poi risalire nuovamente tra le montagne nello splendido paesaggio del Mugello e concludere il viaggio ammirando la celebre piana della battaglia di Campaldino dagli spalti del castello di Romena e ammutolire estasiati davanti all’abside della struggente pieve poco lontana.

Un itinerario ricco di sapori, di umori, di spunti, che lega in modo indissolubile la bellezza e la cultura di territori troppo poco conosciuti. E, intanto, un pinot nero di squisita fattura stimola gli occhi del viandante a nutrirsi di amicizia, spontaneità e sincerità. Cosa aspettate a partire per un viaggio che vi toccherà cuore e mente? Io non vedo l’ora di buttarmi a capofitto in questa piccola, grande avventura.

I produttori associati e le loro aspirazioni, speranze e convinzioni, li potete trovare qui:
http://www.casteldelpianolunigiana.it/vino/manifesto%20pinot.pdf

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Astrofisico per 40 anni, ho da sempre coltivato la passione per il vino e per il mondo che lo circonda. Vedo di traverso la seriosità che...

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