Buon giorno,
il mio nome comune è “fattore di conversione” e ultimamente sono diventato molto popolare nel mondo del vino, anche se ancora pochi mi conoscono veramente. A cosa servo? Se permettete Ve lo spiego con un po’ di calma. Tenete però conto che sono solo un numero e che quindi ho delle enormi limitazioni nel riuscire a ragionare come gli uomini.
Ammettiamo, per una semplice ipotesi, che Voi abbiate bevuto un po’ di quella mefitica bevanda rossa o bianca o rosata, e che essa sia andata a intrufolarsi nel vostro sangue, blu o rosso che sia. Purtroppo questo il vino lo fa sempre: è proprio un suo maledetto vizio! Ammettiamo ora che qualcuno, magari la polizia stradale, quella municipale o i carabinieri vogliano sapere qual’è la concentrazione di alcol che il velenoso liquido ha riversato nel Vostro sangue. Gli esperti dicono, e io devo assolutamente crederci, che se questa supera 0,5 grammi per ogni litro di sangue, Voi siete diventato un pericolo pubblico, degno delle peggiori sanzioni. Molto più gravi di quelle che vengono ovviamente adottate per chi si diverte in giochi innocenti come superare la velocità massima nelle strade e autostrade, passare con il rosso, andare contromano, ecc., ecc. Ma torniamo a noi…
Il problema sta adesso nel misurare la suddetta concentrazione. La soluzione sembrerebbe ovvia. Basterebbe andare in un ospedale ed eseguire un’analisi del sangue, contando e pesando molecole ed affini, come da copione. Sicuramente i medici lo farebbero molto bene e con grande precisione. Tuttavia, se state guidando un’automobile, difficilmente scorazzate lungo le corsie di un pronto soccorso o zigzagate tra i letti degli infermi. Normalmente siete su un’autostrada o su una strada statale, provinciale, comunale o al limite interpoderale. Se chi Vi vuol fare l’analisi Vi portasse in ospedale passerebbe fatalmente molto tempo e la Vostra concentrazione se ne andrebbe a farsi benedire, con il rischio di essere considerato innocente. Ecco allora il marchingegno eccezionale che permette di risolvere la questione in pochi attimi e senza rischio per chi Vi ha fermato: l’etilometro!
Basta che Voi soffiate dentro questo magico apparecchio ed esso calcolerà con perfetto tempismo e sicurezza quanto alcol sta veleggiando nel Vostro alito. Sì, sì, tutto bene, ma qualcuno potrebbe dire: “E cosa c’entra l’etanolo presente nell’aria che esce dai polmoni con quello che si è infiltrato subdolamente nel sangue? Non è certamente la stessa cosa. Il primo è del tutto inoffensivo, mentre il secondo è una bomba a orologeria”. In realtà avrebbe ragione, perché il primo, quello misurato soffiando, si misura in milligrammi per litro e non in grammi per litro. Ed allora ecco che finalmente entro in scena io, il vero mattatore, il giudice dell’intera questione, il temutissimo ed implacabile “coefficiente di conversione”.
A cosa servo? Facilissimo a dirsi: se mi viene affidato il valore di concentrazione che esce dai polmoni, io lo trasformo in un attimo nella concentrazione che avete nel sangue. No, non sono un mago o una fattucchiera. Sono solo un numero che moltiplica il primo valore per ottenere il secondo, quello decisivo per il Vostro futuro ed il Vostro portafoglio. Tutto semplice e banale allora? Beh, non proprio… devo dire che io sono un po’ dispettoso. Non sto mai fermo e cambio a seconda dell’aria che tira, del tempo che c’è, di quanto mi sta simpatico o antipatico il guidatore, se si sente bene o si sente male, e di molto altro ancora. In altre parole, sono quella che si dice una “banderuola”. Posso infatti variare da circa 1200 a circa 3300. Insomma un numero un po’ pazzerello. Come fare allora? Sapere quanto valgo momento per momento sarebbe un’impresa impossibile per chiunque, tanto più in mezzo ad una strada, magari sotto la pioggia o con un Sole cocente. E così mi hanno fatto la MEDIA! No, no, state tranquilli, non è una cosa tanto brutta e non fa nemmeno male.
Nel mio caso la media è stata fissata in 2100. In effetti 1200 + 3300 = 4500, che diviso per due fa 2250. Più o meno ci siamo, anche se in questo modo si è deciso a priori che la pressione dell’aria sia sempre di 1013 hPa e che la temperatura di qualsiasi fiato sia di 34°C. E poi ci dicono che se siamo in bassa pressione piove o nevica, mentre se siamo in alta pressione c’è un bellissimo sole. Quante storie raccontano i metereologi, la pressione DEVE essere sempre uguale ed anche la nostra temperatura!
In realtà, devo ammetterlo, fare una semplice media tra 1200 e 3300 è piuttosto azzardato. E’ un po’ come dire che la Marmolada (la cima più alta delle Dolomiti) e il ridente paese di Bormio (in Valtellina) sono alla stessa altezza. Mah…sarà, io non me ne intendo, sono solo un numero. Però, qualche piccolo conto lo so fare.
Per esempio, se Vi avessero trovato una concentrazione di alcol nell’aria espirata di 0,0004 mg/l, la mia MEDIA vi direbbe che avete 0,82 g/l nel sangue. Via la patente, svuotate il portafoglio e a casa a piangere e a fustigarVi! Ma se per puro caso io fossi stato, per i motivi che vi avevo accennato prima, proprio 1200? Beh….avrei dato un valore di 0,48 e sareste stati liberi di agire! Ovviamente se fossi stato 3300 Vi avrebbero dovuto condannare all’ergastolo. Questo è il bello della media! Salva un poco i ricchi e colpisce i poveri, al contrario di Robin Hood.
Come già detto, però, io sono solo un numero e non so ragionare, pensare, emettere leggi, attuarle, convincere industrie a produrre e vendere, loro malgrado, etilometri, e tutte queste cose da uomini. Sono solo un numero uguale per tutti, in ogni luogo e con ogni tempo. Al limite faccio qualche conto, sicuramente sbagliato e stupido.
Chi conosce bene la questione potrebbe insegnarmi a capire meglio le cose oppure anche soltanto scriverle chiaramente da qualche parte. Grazie e abbiate pazienza…
Astrofisico per 40 anni, ho da sempre coltivato la passione per il vino e per il mondo che lo circonda. Vedo di traverso la seriosità che...
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Inserito da Enzo Zappalà
il 07 gennaio 2010 alle 10:48è assurdo che lo scrivente sia il primo a commentare un articolo... Ma, scusate, tra tutti gli appassionati, sommellier, giornalisti, scrittori, degustatori, produttori, ecc., ecc. non c'è nessuno che ha qualcosa da dire su una questione così grave e tragicomica? Vogliamo proprio continuare a fare gli struzzi e far finta di niente, sperando di essere fortunati? Siamo veramente tutti contenti di andare in un ristorante e di accompagnare le numerose portate con solo e soltanto mezzo bicchiere di vino? oppure andare ad una degustazione e sputare il 100% di quella meraviglia che ci viene offerta? O ancora, essere considerato ubriaco in base ad un'apparecchiatura che non ci conosce e che non può certo valutare la nostra capacità di sapersi limitare con raziocinio e saggezza? E i produttori e i ristoratori? Non hanno proprio niente da dire? Tutto giusto allora? Evviva l'etilometro e poi tutti a correre a 200 km/h sull'autostrada.... mah, mi sento un po' fuori dal mondo... Sicuramente sbaglio e dovrò rivedere le mie inutili offensive....