Quando si è vicinissimi alle Langhe non è certo difficile passare un pomeriggio distensivo e gratificante. Se il tempo è bello non vi è nemmeno bisogno di essere appassionati di vini. Le colline, le montagne che dominano non troppo lontane, i vigneti perfetti, i castelli, ecc., possono sicuramente darvi ciò che cercate. Se poi si riesce a unire il bello col buono e con molte altre sensazioni meno immediate ma altrettanto appaganti è ancora meglio. Si può allora cercare di scoprire qualche tesoro nascosto.
A volte basta una piccola “mappa” per trovarlo dove meno te lo aspetti. La mappa del tesoro mi è giunta sotto forma di invito a una festa presso l’azienda di Anna Maria Abbona, vera e completa donna del vino che, insieme al marito Franco Schellino e ai genitori, cura dal 1989 i vigneti del nonno, con passione e dedizione, producendo vini di pura eccellenza.
Lasciate, però, che vi racconti un pomeriggio davvero speciale mettendomi nei panni di uno che non conosce ancora l’azienda e la festa annuale. Nella mappa viene indicata una frazione di Farigliano, Moncucco. Farigliano è in pianura e quando fa caldo fa veramente caldo. Il solenne e sinuoso Tanaro non riesce certo a mitigare la calura. Ciò nonostante, l’invitato ha deciso di recarsi nella piccola frazione. Non si sa mai…
Giunto a Clavesana ha già attraversato molte volte il grande e solenne fiume e si trova di fronte a un vero baluardo di roccia grigiastra, opera lenta e inesorabile del Tanaro. Gli strapiombi alti anche più di cento metri sembrano sorreggere l’acropoli dell’alta Langa, come fosse una gemma da proteggere, isolandola dalla pianura che si allarga verso Mondovì. Pur sembrando impresa impossibile, deve salire in qualche modo alla loro cima.
La strada comincia a snodarsi come un serpente e poco alla volta raggiunge la sommità delle mura naturali. Improvvisamente, inizia un altro mondo, fatto di dolci colline, di silenziosi villaggi, di noccioleti e vigne in cui il dolcetto la fa da padrone. Le Alpi sembrano sollevarsi dall’orizzonte e creano uno sfondo scenico meraviglioso.
Il nostro “cercatore del tesoro” è affascinato sempre di più, i tornanti della strada e il silenzio circostante rendono l’atmosfera irreale. Quando è ormai immerso in una natura da sogno e gli sembra di essere tornato indietro nel tempo, la freccia che indica l’azienda appare quasi come un miraggio e lo riporta alla realtà. Poche centinaia di metri e il tesoro si materializza improvvisamente: un gruppo di case, una chiesetta poco lontana sulla punta di un colle, infiniti profili di colline, vigneti che si aggrappano a pendii spesso severi, voci allegre, risate discrete, musica d'autore a basso volume. E’ più che naturale che si trovi a pensare che ne è valsa proprio la pena, come è successo a me qualche anno fa.
Gli si fa incontro Anna Maria con il suo radioso sorriso e presto viene “scovato” anche Franco che sta sistemando i vini dell’azienda. Non sono i soli, però, ad allietare la festa. L’incontro è, infatti, organizzato insieme al dinamico rappresentante per la provincia di Cuneo, Gaetano Maniaci, di cui si sente solo parlar bene da coloro che l’hanno scelto. Nell’ampia stanza delle degustazioni il nostro invitato trova validissimi vignaioli piemontesi, ma anche friulani, veneti, lombardi e abruzzesi. Sono solo una parte dei produttori di Gaetano. Non tutti, infatti, possono essere presenti contemporaneamente e quindi ogni anno qualcuno cede il proprio posto a qualcun altro, in un simpatico avvicendamento.
Riempito il bicchiere, l’invitato, ormai completamente a suo agio, passa nella stanza accanto dove un grande bancone è pieno zeppo di leccornie quasi tutte preparate da amici e parenti: insalatina di noci, nocciole e toma di Langa; peperoni arrosto con acciughe; bruschette con i pomodori dell’orto; favolosa salsiccia di Bra; frittatine stupende con cipolle rosse, uova in carpione leggero e stimolante; salame cotto dolcissimo; una selezione fantastica di formaggi; bunet della mamma di Anna Maria, pesche annegate nel vino e molto altro ancora. Esce sulla terrazza e l’emozione lo prende alla gola. Il paesaggio ha caratteristiche estremamente simili a ciò che gli sta attorno: gentilezza, allegria, disponibilità.
Viene poi letteralmente trascinato a una splendida verticale del nebbiolo di Anna Maria e Franco, un intruso in alta Langa che sembra, però, trovarsi più che bene e fare degna compagnia ai fantastici e pluri premiati dolcetti dell’azienda. Tutti i vini hanno lo stesso tono discreto, quasi timido all’inizio, per poi prendere confidenza e scatenarsi in un caleidoscopio di profumi e aromi. Di pari passo vanno anche i bianchi della “casa”, il riesling e la nascetta.
La festa, intanto, continua tra nuove amicizie, chiacchierate, contemplazioni del paesaggio che sta colorandosi dei colori del tramonto. Difficile andarsene: una volta trovato un tesoro è doloroso doverlo lasciare. Meno male che l’anno prossimo la festa si ripeterà e l’invitato è sicuro che non perderà di certo l’occasione. Ormai conosce troppo bene Anna Maria e i suoi parenti e amici, Franco, Gaetano, la chiesetta sulla cima del colle, l’atmosfera, la cordialità e la convivialità, virtù così rare e preziose nel caos e nell’indifferenza odierna.
In ogni modo, non è necessario aspettare dodici mesi, Anna Maria, Franco e i loro fantastici vini lo aspettano in qualunque periodo dell’anno…
Anna Maria Abbona
Fraz. Moncucco, 21
12060 FARIGLIANO (CN)
Tel + Fax +39 0173 79 72 28
info@annamariabbona.it
www.annamariabbona.it
Le aziende presenti alla festa di lunedì 5 settembre 2011:
Abrate Luca, Cantina del Soave, Ca’ Tullio, Ciabot Berton, Contadi Castaldi, Drusian Francesco, F.M. Martinetti, Tenuta Roletto, Zaccagnini, Anna Maria Abbona.
Astrofisico per 40 anni, ho da sempre coltivato la passione per il vino e per il mondo che lo circonda. Vedo di traverso la seriosità che...
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Inserito da Luciano Pavesio
il 06 settembre 2011 alle 17:37Bravi!!!
Luciano