Quando sarete a Castel del Piano, nel magnifico agriturismo condotto dai simpaticissimi Sabina e Andrea, potrebbe capitarvi di chiedere a un vicino di casa: “Ma che, davvero siamo nel 1400?” E quello vi potrebbe anche rispondere: “Eh, quasi 1500!”. Oppure entrando nel vicino paese di Licciana Nardi, dal vecchio ponte a schiena d’asino, un severo doganiere potrebbe intimarvi: “Un fiorino!”. Non vi sembrerà affatto strano: l’atmosfera è tale da sembrare di essere entrati in prima persona nel celeberrimo film di Troisi e Benigni “Non ci resta che piangere”. Sarà veramente difficile capire se siete nel 2010 oppure ai tempi di Leonardo da Vinci.
Nella splendida Lunigiana si cela un piccolo tesoro dove natura e lavoro dell’uomo si fondono in perfetta armonia. A poche centinaia di metri dall’antico centro di Licciana Nardi, a dominio del torrente Taverone, incassato in una forra spettacolare, sorge un piccolo castello rinascimentale. Fu costruito in quella posizione, già parzialmente difesa dalla scarpata che precipita verticale verso il fiume, per vigilare sulle coltivazioni che si estendevano nella piana distesa verso sud. Il terreno era ricco e i prodotti agricoli fondamentali per il grande castello dei Malaspina di Licciana. Secoli di culture, tra cui anche quella del vino. Decine di vitigni autoctoni semi-sconosciuti sono stati identificati e sono ora studiati in dettaglio dall’Università di Pisa. Malgrado sembrasse impossibile produrre vino in quella valle, circondata da ombrose colline, una volta lo si faceva sicuramente e per vari secoli.
Una simpatica e dinamica coppia, pervasa dalla volontà di lasciarsi alle spalle la città e di dedicarsi al silenzio e all’amore per la terra e per i suoi prodotti, si è innamorata del luogo e di quel rudere vetusto che sembrava chiamarli sommessamente. Forse attratta anche da una misteriosa fonte della giovinezza che si annida da qualche parte, visto che per loro, la splendida sorella Monica e la mamma Dina, gli anni sembrano non passare. Ma non chiedetegli dove è nascosta. Non ve lo diranno mai!
Mesi e mesi di lotta e fatica ed ecco che Castel del Piano è ritornato alla vita e i campi limitrofi alla vigna. Non è stato facile, ma il sorriso nei volti di Sabina e Andrea è sempre rilassato ed entusiasta. Quando c’è vera passione gli ostacoli non fanno paura! I risultati di tanti sforzi sono stati molteplici e tutti perfettamente riusciti.
La roccaforte è stata trasformata in uno splendido agriturismo in cui l’antico si sposa meravigliosamente con il moderno. Le camere sono eleganti, raccolte e mantengono inalterati i ricordi del passato, come le feritoie per le armi da fuoco. Il giardino è curatissimo, verdeggiante con la piscina a fianco di un ombroso lecceto. Bellissimo anche l’antico cortile dove ancora svetta una delle torricelle di guardia.
Sabina e Andrea preparano inoltre la cena (le domeniche d'estate anche il pranzo) e la servono nella sala di rappresentanza abbellita da antiche porte in pietra grigia e dal maestoso camino rinascimentale. Il cibo è veramente sopraffino e viaggia tra piatti liguri, toscani ed emiliani, tutti impreziositi da un tocco di fantasia e dalla qualità delle materie prime: un vero chilometro zero!
E poi c’è il vino, la grande passione di Andrea. Dopo aver reimpiantato, sul terreno degli antichi vigneti, varietà adatte alla zona, produce da poco una serie di bottiglie estremamente interessanti ed eleganti, che potranno solo migliorare anno dopo anno. Il delicato e versatile Pianpiano da uve chardonnay, pinot bianco e durella. Il sorprendente Pepenero, vermentino nero in purezza che nella valle acquista sentori di pepe e spezie del tutto particolari e invitanti. E poi ancora il Groppolungo, riuscitissimo e fresco assemblaggio di vermentino nero, merlot e syrah.
Infine due veri fuoriclasse di eleganza, equilibrio e carnosità: il merlot CasteldelPiano, che esce solo nelle migliori annate e lo spettacolare pinot nero Melampo, dai profumi freschi, delicati, complessi e dalla bocca lunga e penetrante. Un pinot nero così in una valle stretta e pianeggiante? Sembrerebbe assurdo e invece il suolo ricchissimo di ciottoli e sassi unito agli sbalzi termici causati dal vicinissimo e ventoso Passo del Lagastrello e dalle sue montagne hanno fatto il miracolo. Provare per credere!
Tre scommesse (accoglienza, cibo e vino) vinte alla grande dal sorriso contagioso e dalla ferma volontà e umiltà dei nostri bravissimi Sabina e Andrea. Se andate a trovarli non potrete che tornare. E ve lo dirà anche l’immensa quercia secolare che sembra abbracciare e tenersi stretto il castello, mentre ai suoi giganteschi piedi nascono allegri e vivaci i ciclamini selvatici. Nel silenzio della campagna potrete, se vorrete e ci crederete, udire netto il suo richiamo.
E se sentirete zoccoli di cavallo e vedrete dalle feritoie passare Leonardo con qualche sua invenzione, non stupitevi più di tanto. Tutto può succedere a Castel del Piano e non vi resterà che piangere (di gioia, ovviamente…).
Agriturismo CasteldelPiano
Via Piano 10, 54016 Licciana Nardi (MS) Toscana , Italia
Tel. +39 0187 47 55 33
cell. +39 339 899 22 99
fax . +39 0187 1852518
e-mail: info@casteldelpianolunigiana.it
sito web: www.casteldelpianolunigiana.it
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