L'occasione
Un educational organizzato dal Consorzio di Tutela Vini della Terra dei Forti (o meglio, TerradeiForti) grazie al volere di Paolo Castelletti, Presidente del Consorzio ed al lavoro di organizzazione di Angelo Rossi, consulente factotum del Consorzio e di Massimo Ugolini, Responsabile delle relazioni con la stampa. Una decina di giornalisti di varie zone d'Italia, sono stati accompagnati e coccolati in una tre giorni di full immersion paesaggistica, culturale ed enogastronomica, alla scoperta di luoghi e sapori di questa poco conosciuta zona di confine tra Veneto e Trentino.
La Terra dei Forti o TerradeiForti
La TerradeiForti è costituita da quella porzione della Val d'Adige a cavallo fra Trentino Alto Adige e Veneto, compresa più precisamente fra i comuni di Avio (TN), Dolcé, Brentino Belluno e Rivoli Veronese (VR). Essa è limitata a sud da un antico sistema di fortificazioni austro-ungariche erette a protezione e difesa della chiusa di Ceraino, mentre a nord fa da baluardo il magnifico Castello di Sabbionara d'Avio, dimora medioevale dei Conti di Castelbarco.
La valle, oltre ad essere luogo di produzione di notevoli vini e specialità gastronomiche, è teatro di particolarissime condizioni geologiche. Formatasi nel periodo quaternario, sotto l'azione erosiva dei ghiacciai, è attraversata in tutta la sua lunghezza dal secondo fiume d'Italia che qui scorre ancora sinuoso e libero da argini, un Adige selvaggio come la natura lo ha voluto. Sui lati, oltre alle pergole di ordinati vigneti pronti a subire/beneficiare dei momenti di piena, s'innalzano due sistemi montuosi, da una parte il Monte Baldo che separa la TerradeiForti dal Lago di Garda, dall'altra l'Altopiano della Lessinia che a mezzogiorno si stempera nella Pianura Padana. La TerradeiForti conta circa 700 viticoltori, con 15 cantine aziendali e 2 cantine sociali. u un territorio lungo circa 25 km e largo mediamente 2, trovano dimora circa 1250 ettari vitati dai quali si ottiene una produzione media di circa 187.500 quintali d'uva e 140.600 ettolitri di vino.
L'Enantio, gioiello della TerradeiForti
Coltivata fino a qualche anno fa come uva da taglio, oggi la varietà autoctona Enantio riscopre la propria dignità, grazie ad un perito lavoro di espianti e reimpianti più moderni ed orientati ad una produzione di qualità. L'Enantio, uno dei rarissimi casi di vitigno franco di piede (viti sopravvissute all'attacco della filossera e per ciò non soggette alla pratica del portainnesto su ceppi americani ndr), trova in questo lembo di terra il proprio habitat naturale. I terreni antistanti gli argini del fiume Adige, ricchi di silicio avrebbero impedito l'attacco della Filossera, preservando il vitigno e con esso le sue caratteristiche originarie, senza contaminazioni di sorta.
A tal proposito, pare interessante segnalare come, il mancato attacco da parte della Filossera, sia stato per la prima volta collegato alla ricca presenza di silicio nel terreno a cura di studi condotti dal Prof. Attilio Scienza. Pare infatti che il silicio, analizzato al microscopio, abbia mostrato avere asperità tali da impedire o da rendere molto più difficile il movimento del coccide nel terreno e, quindi, la sua permanenza e la sua proliferazione.
Relativamente al recupero dell'Enantio in TerradeiForti, molto si deve al lavoro compiuto inizialmente dalla Cantina Sociale di Avio, guidata dal bravo Direttore Alfonso Iannielli. La Cantina di Avio è stata infatti una delle prime della zona a valorizzare questo vitigno, riservando all'Enantio vigneti più vocati e spazi più importanti rispetto a quelli tradizionalmente concessi. Terminata negli ultimi due anni la fase di smobilizzazione del vigneto, si sta ora ricostruendo integralmente l'immagine ed il modo di produzione, con la quasi integrale sostituzione della coltivazione a pergola a favore di sistemi più moderni e qualitativi come il cordone speronato o il gujot.
Le degustazioni di TigullioVino.it
L'Enantio è quindi un vigneto antico ma dalla storia commerciale giovane. Tra gli oltre dieci Enantio degustati durante questa tre giorni in TerradeiForti, ne ho appreso il carattere: un vino rosso di corpo, generoso nei profumi, con una costante nota balsamica e fortemente varietale che lo rende decisamente originale. Regge bene il passaggio in piccoli legni dando vita a vini strutturati molto profumati e persistenti, tuttavia, vinificato in acciaio e senza ingerenze di legno o con ingerenze meno marcate, da origine a vini di piacevolissima beva per via della grande freschezza di cui sono capaci le sue uve.
Tra i più strutturati e complessi, gli Enantio che mi hanno maggiormente convinto per integrità di frutto, complessità, equilibrio, struttura e capacità d'invecchiamento, sono senz'altro quello dell'azienda La Prebenda di Brentino Belluno (VR) e quello dell'azienda Maso Roveri di Avio (TN). Molto interessante, per via dell'ottimo equilibrio e piacevolezza di beva, anche l'Enantio della Cantina Sociale di Avio, nonché quello dell'azienda Borghetti di Dolcè (VR), caratterizzato da minor struttura ma da grande freschezza di frutto ed ottima piacevolezza di beva. Importante anche se ancora molto giovane e condizionato parzialmente dal passaggio nei piccoli legni, l'Enantio di Letrari. Molto interessanti anche tutti gli altri Enantio provati ai quali sarò lieto di dar spazio su TigullioVino.it se solo vorranno inviarci una campionatura in degustazione.
Gran parte delle degustazioni, si sono svolte presso l'azienda La Prebenda di Brentino Belluno (VR), dove il manipolo di giornalisti ha avuto modo di degustare la rappresentanza di vini più significativa della zona. Tra i molti vini degustati, tolti gli Enantio cui si è già accennato, i ricordi più intensi vanno al Roeno (con la "n" ndr) dell'omonima azienda di Cristina e Rolando Fugatti a Brentino Belluno (VR), al Brut Riserva 1996 di Letrari ed all'Auris Dorato nuovamente dell'azienda La Prebenda che si conferma decisamente una delle migliori aziende testate in zona, soprattutto per l'alto livello qualitativo su tutta la campionatura. Molto interessante e piacevole il Moscato Giallo Secco di Maso Roveri di Avio (TN); troppo marcato, invece, il contenuto zuccherino, nel sia pur accattivante Cristina dell'azienda Roeno, un uvaggio di Pinot Grigio, Chardonnay, Traminer e Trebbiano cui manca solo un poco di snellezza in più. Non me ne voglia - per la schiettezza - la simpaticissima Cristina Fugatti che ha già fatto colpo su di me col suo Roeno e col suo ottimo Pinot Grigio, un bianco elegante e fresco nei profumi di beva molto equilibrata e piacevole e di splendido rispetto per il territorio di provenienza.
Peccato per lo scarso tempo a disposizione durante la degustazione principale che, appena maggiore, avebbe consentito una più puntuale descrizione di ogni vino assaggiato e non solo un rapido accenno ai migliori. Una scusa in più per tornare.
Tra i vini assaggiati nei giorni seguenti, mi fa piacere ricordare, su tutti, il Foja Tonda di Albino Armani. Un progetto sul vitigno autoctono Casetta che dura da più di 10 anni e nel quale l'azienda Armani ha investito e creduto moltissimo, rivalutando non solo un vino ma anche un'intera zona vitivinicola. Nel 2002 la nuova "cultivar" è stata iscritta nel Registro nazionale delle varietà autorizzate alla coltivazione, legittimandone così l'esistenza e la sopravvivenza.
Il Foja Tonda, così come tutti i rossi della Val d'Adige - Vallagarina, ha come caratteristica peculiare una piacevole quanto austera nota varietale tipica : un fruttato rosso scuro e selvatico di piccoli frutti boschivi, misto a fresche note balsamiche ed al costante piacevole amaricante finale, caratteristica abbastanza comune a tutti i vini di questa zona e dell'Alto Adige in particolare. Per un articolo dettagliato sulla cantina Armani, rimandiamo a quanto scritto qualche tempo fa, in occasione di una nostra visita all'azienda, clicca qui.
Il Pinot Grigio, al contrario dell'Enantio e del Foja Tonda, rappresenta il "pane quotidiano" dei produttori della TerradeiForti. Tradizionalmente coltivato in questo territorio da oltre 50 anni, per le particolari caratteristiche pedo-climatiche della zona, se ne ricavano vini freschi e fruttati, quasi sempre di fedele rispetto del vitigno, grande eleganza sia nei profumi che al gustativo e piacevole apporto minerale.
Molto piacevoli, infine, i Marzemino, di frutto deciso e grande morbidezza, peccano solitamente in struttura e tannini ma regalano un bicchiere dalla beva semplice e genuina, di ottimo accostamento con tutti i primi piatti, specialmente a base di funghi e le carni bianche.
Oltre a queste varietà, in TerradeiForti gli altri vini più noti sono ottenuti da uve Chardonnay, Merlot e Cabernet Sauvignon che, pur genericamente considerate varietà internazionali, qui vantano lunga tradizione di coltivazione e caratteristiche del tutto peculiari derivanti dal particolare ambiente pedo-climatico.
Il Castello di Sabbionara d'Avio
Esempio di architettura castellana trecentesca, influenzata dallo stile veneto scaligero, il Castello di Sabbionara d'Avio è una delle prime grandi apparizioni per chi arriva nel Trentino da Sud. Accanto alla possente torre del XI-XII secolo si costruì più avanti nel tempo una grande cinta difensiva, per incarico del feudatario Principe Vescovo di Trento. Il nome dei Castelbarco, vassalli del Vescovo, venne associato per la prima volta ad Avio in un documento del 1218 in cui Briano Castelbarco nominava eredi i suoi figli. Gli succedeva Azzone, cui si fa risalire la costruzione della seconda cerchia di mura. Ad Azzone succedeva Giglielmo II detto "Il grande" per la sua forte personalità e per il prestigio di cui godeva anche a Verona.
E' con Guglielmo Il Grande che il castello divenne una vera corte, frequentata da illustri personaggi, pittori, musici e cantastorie. Alla sua morte, nel 1320, i Castelbarco avevano costituito un piccolo stato, fortificato da unaben congegnata rete di oltre 20 castelli, da quello di Avio a sud, a quello di Beseno, a nord, come dichiarato avamposto contro il Vescovo di Trento.
Nel 1441, con le giurisdizioni dei Quattro Vicariati (Ala, Avio, Mori e Brentonico) il castello passò per testamento dai Castelbarco ai veneziani, che lo ampliarono e sopraelevarono. Solo nel Seicento, dopo essere stata anche del principe vescovo tridentino, la fortezza tornò ai Castelbarco, che a partire dal 1812, purtroppo, la smantellarono sistematicamente per abbellire la loro nuova dimora di Loppio.
Al castello di Sabbionara, i giornalisti dell'educational hanno proseguito le degustazioni durante il pranzo organizzato dal Consorzio al Ristorante Castellum, interno al Castello, di suggestivo ambiente e collocazione.
Le altre visite in TerradeiForti
Durante la tre giorni organizzata dal Consorzio di tutela Vini della TerradeiForti, abbiamo avuto modo di effettuare altre interessanti visite ed escursioni, non sempre legate al mondo del vino. Fra queste, interessante la visita al Forte Wohlgemuth di Rivoli, un forte austro-ungarico perfettamente conservato, reso disponibile per le visite grazie ad un gruppo di amici, gli "Amici del Forte" appunto. Peccato che la provincia di Verona non si sia ancora accorta di questo prezioso bene ereditato dagli austriaci e non si sia ancora rimboccata le maniche - anche dal punto di vista economico - per agevolarne la conservazione e l'utilizzazione a scopi culturali. Tutto è lasciato alla perizia ed alla buona volontà di questa associazione onlus, della quale abbiamo avuto modo di conoscere una delle guide più preparate sull'argomento, il Sig. Scognamiglio che ci ha scortato in dentro e fuori al forte raccontandocene in modo puntuale ogni signolo mattone.
Qui di seguito, alcuni storico-tecnici sul Forte di Rivoli.
Il paese di Rivoli è già entrato nella storia grazie alla grande battaglia fra Francesi ed Austriaci avvenuta il 14 gennaio 1797, che consacrò la vittoria di Napoleone Bonaparte. Sul luogo dello scontro, tra il 1850 e il 1851, gli Austriaci costruirono un forte che divenne ben presto il nucleo della Piazza militare di Rivoli. Esso doveva proteggere le strade tra Rivoli e l'Adige, incrociando il suo tiro con i vicini forti Ceraino e Monte: l'opera prese il nome di Forte Wohlgemuth, in onore di un generale austriaco distintosi nella campagna del 1848 contro gli Italiani.
Il corpo principale del forte è costituito da una torre casamattata cilindrica con due piani di casematte sovrapposte, che schieravano in origine 17 cannoni ad anima liscia, puntati verso sud e sud ovest. Nel 1866, passato con il Veneto al Regno d'Italia, fu ristrutturato in modo da modificarne il fronte, rivolto ora verso le provenienze dalla Valle dell'Adige. L'armamento disponeva di 14 cannoni (di cui otto da 12 GRC/Ret). Le casematte, contenute nel nuovo corpo con fronte a nord, erano aperte in gola e dotate di cannoniere gradinate. Al complesso venne aggiunta in seguito la Batteria Bassa (1884), una batteria di protezione con artiglierie in barbetta. Le due opere sono state dismesse dall'Esercito qualche anno fa e sono ora giunte a noi in perfetto stato di conservazione. Sono interamente visitabili con le preparate guide locali (Apertura domenica pomeriggio, ore 14,30).
Visita alla cantina Valdadige di Rivalta ed al panificio dei F.lli Zorzi
Tra le altre mete di questa intensa tre giorni veneto-trentina, ricordiamo la visita alla Cantina Sociale Valdadige di Rivalta nella quale siamo stati gentilmente accompagnati dal giovane enologo dell'azienda, Alessandro Martello. Peccato anche qui per un po' di fretta in eccesso che non ci ha consentito di fare la prevista degustazione in azienda. Forse sarebbe stato utile unire tutti i vini da degustare in un unico luogo, ma sono imperfezioni organizzative trascurabili di fronte alla incredibile gentilezza ed ospitalità con la quale siamo stati trattati.
Da segnalare, ancora, l'azienda di produzione di grissini artigianali dei Fratelli Zorzi di Belluno Veronese (VR). Il titolare dell'azienda ci ha gentilmente illustrato tutto il procedimento di lavorazione del grissino Valdadige ed il tipo e qualità di materie prime utilizzate. Su tutto, ci piace segnalare che l'olio utilizzato per la produzione di questi grissini, non solo è extravergine ma è ottenuto da olive di varietà nocellara, nota per l'alto livello qualitativo.
Rafting sull'Adige e maratone
Non c'è che dire, tra sconvolgimenti geologici, il sinuoso snodarsi dell'Adige non fa che stimolare una dinamicità che mi è sembrata connaturata nel veronese (e nel trentino) della TerradeiForti. Una dinamicità che si è logicamente riflessa anche nel nostro itinerario che ci ha visto protagonisti, tra le altre cose, di una discesa in rafting lungo le sinuose curve del fiume Adige.
Accompagnati da un vero grande della canoa da discesa, 8 volte campione del mondo (!) Vladi Panato e dal bravo collega, Andrea Marai, campione italiano nella stessa categoria, abbiamo percorso circa 13 chilometri di fiume dai magnifici scenari ormai montani della chiusa di Ceraino, alle più pianeggianti aperture della zona di Pescantina, sede del Canoa Club Pescantina che grazie al lavoro di Vladi Panato, dei suoi familiari e degli amici collaboratori, sta velocemente ampliando le proprie strutture e le proprie iniziative : tra le altre, segnaliamo i corsi per i giovani che saranno attivi presumibilmente, dalla primavera del 2005. Un augurio di buon lavoro a ragazzi con molta voglia di fare e capaci di un'ospitalità davvero unica. Grazie ancora per l'ottimo pranzo organizzato al Club.
Il 24 ottobre, da Borghetto fino a Pescantina, il fiume Adige sarà teatro della prima Maratona a colpi di pagaia. Campioni del mondo e semplici appassionati saranno in acqua insieme nella Maratona internazionale Terradeiforti di canoa e kayak.
La maratona è organizzata dal Canoa club Pescantina e dal Windtex canoa club Verona, non solo per propagandare uno sport particolarmente affascinante, che in terra veronese ha dato e sta dando grandi soddisfazioni, ma anche per valorizzare questo ambiente suggestivo e dal grande passato qual è appunto la Terradeiforti.
Ringraziamenti e saluti
Ringraziamo di cuore il Consorzio per l'opportunità concessaci e per l'ospitalità con la quale ci hanno accolto. Un caloroso saluto ad Angelo Rossi ed a Massimo Ugolini nonché a Natasha, fedele compagna di pagaia sull'Adige insieme a Vladi Panato, un onore per me essere a bordo con un fenomeno del genere. Buon lavoro !
Informazioni e dettagli sulle strutture coinvolte nell'educational
Il consorzio di Tutela Vini TerradeiForti
Presidente : Paolo Castelletti
Vice Presidenti: Antonio Anzelini, Albino Armani
Consiglieri: Francesco Amadori, Antonio Anzelini, Albino Armani, Gaetano Cristini, Giuseppe Cristini, Vittorio Gasparini, Alberto Gelmetti, Mario Giuliani, Paolo Letrari, Roberto Secchi, Domenico Stella, Paolo Zanoni.
Segreteria: Massimo Rizzi
Consulente: Angelo Rossi
Ufficio stampa: Massimo Ugolini
Sede amm.va: Via don Cesare Scala, 45 - 37020 BRENTINO BELLUNO (VR)
Telefono: 045 727 05 21 Fax: 045 727 05 20
Web : www.terradeiforti.it
E-mail: [email protected]
Le aziende vinicole
Al Molino
Loc. Molino 303/a 37020 Dolcé (VR)
Tel. 045.7290088 Fax 045.7290266
Albino Armani
Via Caradello 401 37020 Dolcé (VR)
Tel. 045.7290033 Fax 045.7290023
E-mail : [email protected]
Web : www.albinoarmani.com
Azienda Agricola Bongiovanni
Via Sant'Antonio 28 38063 Sabbionara d'Avio (TN)
Tel. 0464.684388 Fax 0464.684063
Marco Borghetti
Via dei Pré 230 Ossenigo 37020 Dolcé (VR)
Tel. e Fax 045.6284040
Cantina Valdadige Scarl
Via Don C.Scala 45 Rivalta 37020 Brentino Belluno (VR)
Tel. 045.6284064 Fax 045.6284084
Giuseppe Cristini
Via Ponte 127 Peri 37020 Dolcé (VR)
Tel. e Fax 045.7270053
Web : www.vinicristini.it
Azienda Agricola Gasparini
Via Palazzo 2 37010 Rivoli Veronese (VR)
Tel. 045.7281091 Fax 0457281092
Azienda Agricola Le Fraghe
Loc. Colombara 37 37010 Cavaion Veronese (VR)
Tel. 045.7236832 Fax 045.6260183
Web : www.lefraghe.it
Azienda Agricola Letrari
Via Monte Baldo 13/15 38068 Rovereto (TN)
Tel. 0464.480200 Fax 0464.401451
Web : www.letrari.com
Fratelli Poggi
Via Poggi 7 37010 Affi (VR)
Tel. e Fax 045.7235044
Web : www.cantinepoggi.com
La Prebenda
Via Santuario 2 37020 Brentino Belluno (VR)
Tel. e Fax 045.6255069
Web : www.laprebenda.it
Azienda Agricola Roeno
Via Mama 5 37020 Brentino Belluno (VR)
Tel. e Fax 045.7230110
Web : www.agriturismofugattirolando.com
E-mail : [email protected]
Maso Roveri
Via Masi 23 Vò Sinistro 38063 Avio (TN)
Tel. e Fax 0464.684395
Web : www.masoroveri.it
Azienda Agricola Renato Scala
Via Molini 10 37020 Belluno Veronese (VR)
Tel. 045.7230118
Cantina Sociale di Avio
Via Dante 14 38063 Avio (TN)
Tel. 0464.684008 Fax 0464.684921
Web : www.viticoltoriinavio.it
Azienda Agricola Rocca Pia
Loc. Coletto 37010 Rivoli Veronese (VR)
Tel. 045.7280202
Web : www.roccapia.net
I ristoranti
Trattoria Cristane
Loc. Cristane 9 Rivoli Veronese (VR)
Tel. 045.7281051
Trattoria Castelbarco
Via Castelbarco Sabbionara d'Avio (TN)
Tel. 0464.684134
Ristorante Enoteca Alla Corte
Via Campagnola 115 Peri (VR)
Tel. 045.7270016
Albergo Ristorante Olivo
Via Don Cesare Scala 47 Rivalta (VR)
Tel. 045.7270039
Trattoria Al Ponte
Piazza Vittoria 12, Belluno Veronese (VR)
Tel. e Fax 045.7230109
E-mail : [email protected]
Trattoria Albergo Croce d'Oro
37020 Volargne di Dolcé (VR)
Tel. 045.7732355 Fax 045.6886434
E-mail : [email protected]
Albergo Ristorante Pizzeria River Club
Via G.Ceriotto 81 37020 Volargne (VR)
Tel. 045.7732554 Fax 045.6884310
E-mail : [email protected]
Altre strutture
Panificio Zorzi Snc di Zorzi Alberto & C.
Località Brà 37020 Belluno Veronese (VR)
Tel. 045.7230107
Canoa Club Pescantina
Via Ponte 116 37026 Pescantina (VR)
Tel. 045.7154338
E-mail: [email protected]
Bosco dei Poeti
Azienda Silvoambientale di Lorenzo Menguzzato
S.S Brennero, km 318 Loc Vergnana Dolcè (VR)
Tel. 0461.982124 - 349.2585007 - 340/4943256 - 349.4022425
E-mail: [email protected]
Web : www.boscodeipoeti.it
Laureato alla Facoltà di Giurisprudenza di Genova nel 2003, ho fatto pratica legale in uno studio per circa 2 anni ma non ho mai provato a dare...
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