Il Pignoletto nasce per accompagnarci nei momenti semplici e piacevoli di tutti i giorni, creando la giusta atmosfera con la persona a noi cara, con gli amici del cuore in una baita di montagna, aspettando un bel tramonto in spiaggia… per condividere un'emozione, per concedersi un attimo di piacere quando serve…
Il Pignoletto è un vitigno autoctono dell'Emilia Romagna che appartiene alla più grande famiglia dei greci. Di conseguenza si tratta di un vitigno introdotto dalle popolazioni greche di 2500 anni A.C. attraverso la Magna Grecia e da qui trasferito in Emilia Romagna dove si è adattato ai nostri ambienti ed ha assunto le caratteristiche attuali.
Territorio
L'area di diffusione principale è quella della viticoltura bolognese e modenese, ma il vitigno per i suoi indubbi pregi si sta caratterizzando come uno dei migliori bianchi della regione e se ne registra la diffusione anche nell'area romagnola. Dal punto di vista viticolo si è operata una raccolta leggermente anticipata per esaltare le caratteristiche di profumo e di freschezza del vitigno e quindi dello spumante. Di conseguenza per esaltare le stesse caratteristiche ed avvantaggiarsi della complessità aromatica fornita dai lieviti selezionati utilizzati nella fase di spuma si è utilizzato il metodo di spumantizzazione Charmat breve. In pratica si è attuata la rifermentazione della base in autoclave con una breve sosta sui lieviti di circa 90 gg.
Vitigni: PIGNOLETTO
Provenienza: zona D.O.C. delle province di Modena e Bologna.
Caratteristiche:
Si presenta con una bella spuma che si mangia rapidamente nel bicchiere lasciando un perlage molto fine e molto persistente. Il colore è giallo paglierino scarico ed il bouquet è intenso, elegante, floreale con note di frutta di mele e di albicocca.
In bocca si presenta morbido di buon corpo impreziosito dal tannino caratteristico del vitigno e dalla finezza del perlage e con una freschezza capace di esaltarne i caratteri organolettici.
Si consiglia: Con antipasti, primi piatti, arrosti di carni bianche e formaggi freschi.
Va consumato alla temperatura di 8-10° C. - Quattro Ville.
Laureato alla Facoltà di Giurisprudenza di Genova nel 2003, ho fatto pratica legale in uno studio per circa 2 anni ma non ho mai provato a dare...
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