Warning: mysql_fetch_assoc(): supplied argument is not a valid MySQL result resource in /www/MW_qPnIayRGG/tigulliovino.it/dettaglio_articolo.php on line 207

Warning: mysql_free_result(): supplied argument is not a valid MySQL result resource in /www/MW_qPnIayRGG/tigulliovino.it/dettaglio_articolo.php on line 213
Ogni volta è TerroirVino, di Filippo Ronco

Registrati!

hai dimenticato la password?

Inserisci il tuo indirizzo e-mail e premi invia.

ricerca avanzata

cerca in
Pubblicità
Home > Marketing > Back office

Back office

Ogni volta è TerroirVino

di Filippo Ronco

Ogni anno - per fortuna - dimentico quanto l'anno precedente sia stato impegnativo mettere in piedi TerroirVino e tutto quello che gli gravita attorno. La parte più dura, ogni volta, è senza ombra di dubbio la fase in cui devi verificare quali delle aziende selezionate prima e invitate poi aderiranno o meno e il fare quello che ti riesce peggio nella vita: chiamare qualcuno che non conosce ancora né te, né la manifestazione e condensare in pochi secondi quello che rappresenta, sobriamente, tenendo separata quella che è una tua opinione/passione da quelli che sono i fatti concreti.

A me come aspetto originale viene in mente l'artigianalità del tutto ma siccome questa operazione di sintesi non è affatto semplice e sarebbe comunque di parte, mi chiedevo se qualcuno che c'è stato (come espositore o visitatore, non importa) avesse voglia di condensare in 1-2 righe di numero il suo personalissimo perchè un'azienda dovrebbe (o non dovrebbe, naturalmente) prendervi parte.

Poi le chicche di quest'anno ve le racconto più avanti.


[Foto credit: Cromobox]

Letto 10248 voltePermalink[15] commenti

15 Commenti

Inserito da Luca Ferraro

il 23 febbraio 2011 alle 20:24
#1
Provo a dire la mia,
come saprai sono solo un umile e povero contadino che adora raccontare i fattacci suoi sulla rete. Per questo riesco a rimanere in contatto con un sacco di blogger che ascoltano le mie, a volte confusionarie, frasi.
Ecco perchè trovo che terroirvino sia un appuntamento da mettere in agenda. In 2 giorni (anzi quasi 3) riesco a vedere tutte quelle persone che per un anno vedo solo in fotografia.
Un punto su cui lavorare è sicuramente quello di trovare più buyers, ma so che stai già facendo i salti mortali per creare uno dei due eventi a cui la Bele Casel partecipa :)
Luca

Inserito da Giuliano Abate

il 23 febbraio 2011 alle 22:12
#2
L'unico rischio che si corre nel partecipare a TerroirVino è quello di non poterne più fare a meno :-)

A Genova si partecipa, come espositore o come visitatore, non perchè "obbligati" ma per il piacere di condividere e conoscere; e quando il lavoro diventa un piacere non può che donarti grandi soddisfazioni.

Giuliano

Inserito da Luca Risso

il 24 febbraio 2011 alle 07:03
#3
Lo so che ne abbiamo già parlato, ma l'opinione di alcuni è che se TV fosse di domenica consentendo a chi non lavora di venire e acquistare, sarebbe nettamente meglio.
Luk

Inserito da Filippo Ronco

il 24 febbraio 2011 alle 09:23
#4
Ciao Luca (Risso), la scelta del lunedì è stata fatta (storicamente ormai) per dare un taglio "professionale" alla manifestazione andando incontro all'esigenza che esprimeva Luca. Gli operatori, sempre più pigri, senza soldi e poco stimolati, si fa fatica a muoverli il lunedì che sono chiusi, figuriamoci la domenica che sono aperti e magari hanno anche gente. I due giorni tra l'altro, che invece avrei in mente da un pezzo, in realtà sarebbero tre perchè #vuu penso sia un bene prezioso da non sacrificare e da un lato fare le due cose concomitanti non consentirebbe a molti produttori di partecipare a #vuu, mentre dall'altro i costi di gestione per un giorno aggiuntivo non consentirebbero di tenere le (basse) quote di adesione attuali con le quali siamo già intorno al pareggio dei costi quando arriviamo intorno alle 120 aziende.

Si è sempre privilegiato l'aspetto professionale e degli investimenti rispetto a quello del fare cassetta (figurati se non mi farebbe gola fare sabato e domenica, sai quanta fatica i meno?) però a fronte dell'assalto delle masse (non so se hai presente il porto antico la domenica pomeriggio), avremmo immediatamente un calo drastico del livello qualitativo del pubblico. Se è questo che si vuole, parliamone. Basta rifletterci però sia sui pro che sui contro.

Certamente come Luca (Ferraro) chiede, il nostro impegno è costantemente volto a catalizzare un numero sempre maggiore di operatori oltre a quello di coinvolgere sempre di più l'intero mondo web, che poi è il vero tratto distintivo della manifestazione oltre al fatto che i vini presenti sono stati tutti testati.


Fil.

Inserito da Tomaso Armento

il 24 febbraio 2011 alle 09:23
#5
Ciao Fil,
per esserti utile te ne do diverse, vedi tu quali possono essere interessanti di volta in volta.

Ragioni commerciali:
-presenza / espansione sul mercato ligure di fascia media e medio alta
-potenziali aperture su mercati esteri, data la presenza di importatori da varie regioni del mondo
-presenza di agenti e direttori vendite

Ragioni di marketing in generale:
-sviluppo della notorietà del proprio marchio in liguria;
-aperture per lo sviluppo verso altre manifestazioni per lo stesso segmento di mercato grazie alla presenza di "scouters" (non so tradurlo)
-presenza di professionisti della comunicazione e giornalisti del settore italiani e locali

Ragioni Economiche
-la partecipazione avviene a prezzi contenuti rispetto ad altre manifestazioni con presenze così qualificate
-possibilità, solo qualora vi sia la volontà dell'azienda, di effettuare vendita diretta al pubblico a prezzi speciali per invogliare l'acquisto e la conoscenza dell'azienda

Format:
-meritocratico, basato su selezione dei partecipanti da giurie indipendenti,
-visibilità uguale per tutti [almeno prima di leggere le due righe di Bele Casel, umile contadino con maglietta "branded" su schiena "extended" per l'occasione :-D :-))]

Apprendimento (#vuu)
-possibilità avere gratuitamente testimonianze del lavoro sul web e dei relativi risultati dierttamente da aziende presenti
-networking sia con produttori che con operatori della comunicazione per cominciare a capirne le logiche

Immagino che se non ti conoscono non siano web addicted o geeks di winoeweb, quindi non andrei nel tecnico.

Io poi di mio aggiungo il calore, il divertimento e la piacevolezza della cena, momento in cui puoi veramente e umanamente vivere il mondo del vino con toni assolutamente informali.

Un abbracio fil, ci si vede a zena!
Tomaso

Inserito da Luca Risso

il 24 febbraio 2011 alle 09:39
#6
@Fil
Tra gli operatori ci sono anche le enoteche, e sai che anche nostri vecchi amici di IHV al lunedì devono rinunciare.
Luk

Inserito da Luca Ferraro

il 24 febbraio 2011 alle 12:42
#7
secondo me potrebbe essere interessante avere una sorta di enoteca a prezzo sorgente :)

Inserito da Filippo Ronco

il 24 febbraio 2011 alle 12:46
#8
Dici di raggruppare tutti i vini in vendita non direttamente dal produttore internamente a TerroirVino ma in un luogo separato? Pensavamo di incentivare gli acquisti diretti quest'anno (da parte di chi farà vendita diretta), promuovendoli di più. L'anno scorso con tutta la levata di scudi che c'è stata da parte degli intermediari, abbiamo fatto tutto molto in sordina.

Ciao, Fil.

Inserito da Luca Ferraro

il 24 febbraio 2011 alle 12:54
#9
si , esatto. per chi è solo al al banco è difficile gestire la vendita, una bella saletta con tutti i vini in esposizione e vendita sarebbe carina come idea e si potrebbe fare anche la domenica ;)

Inserito da Luigi Bellucci

il 27 febbraio 2011 alle 18:53
#10
Il punto di riferimento potrebbe essere il Salon Gourmand che si tiene all’ippodromo della Costa Azzurra di Cagnes sur Mer. Dura 5 giorni, dal giovedì al lunedì, nella prima metà di novembre. Ci sono dai 250 ai 300 produttori, dai 30.000 ai 40.000 visitatori. Si fa assaggio e confronto di vini, bianchi, rossi e rosati, champagnes, distillati e non solo, da tutte le regioni della Francia. Dopo l’assaggio e il confronto si può acquistare direttamente dal produttore, che si tiene a disposizione qualche centinaio di bottiglie sotto il banco di assaggio. Gli spazi sono molto ristretti ma non ho mai sentito nessuno lamentarsi. Del resto parlano i numeri!

Inserito da Pamela Guerra

il 27 febbraio 2011 alle 22:00
#11
Ciao,
per quanto riguarda la vendita diretta, secondo me, potreste pensare ai buoni acquisto: pago al produttore che rilascia il buono, e ritiro il prodotto all'uscita.
Così facendo si continua la visita senza pesi e senza ingombro.

Sul perché partecipare, bè, mi sembrano più che suff. tutti i commenti positivi che si possono trovare in rete e fuori; Terroir apre le porte ben oltre il mercato locale e sta diventando una bella vetrina rimirata anche dall'estero.

Pamela

Inserito da Carbone vini

il 02 marzo 2011 alle 16:34
#12
La nostra esperienza a terroir vino:
Organizzazione impeccabile, location splendida, afflusso abbondante di gente interessata e interessante, clima disteso, amichevole, ma soprattutto un numero rilevante di contatti nel mondo del web allargato (pochi giorni fa discutevo con Filippo di come sia sempre più difficile dividere on line e off line) che ci ha portato in maniera diretta e non diretta a rafforzare la rete di relazioni professionali. Insomma considero il Roi positivo e lo misuro in termini di brand awareness e di contatti professionali.
Terroir vino è anche VUU che per me è stato molto importante, sia come formazione che come come stimolo per idee e riflessioni.
Se poi nei due giorni ci si diverte anche, si salutano gli amici e si beve insieme, cosa vuoi di più dalla vita?

Inserito da Filippo Ronco

il 02 marzo 2011 alle 16:38
#13
Un Lucano?
(scusa, non sono riuscito a trattenermi).

Fil.

Inserito da Carbone vini

il 02 marzo 2011 alle 16:42
#14
Bien sûr :)

Sara

Inserito da Alessandra Rossi

il 17 marzo 2011 alle 08:10
#15
Cosa penso di TGV credo di averlo ampiamente espresso nei video. Credo fortemente nel plusvalore della vendita diretta, che pure io vedo bene separata dalla manifestazione. Per quanto possa apparire complesso raggiungere accordi commerciali (ci vuole l'attitudine ;)), funzionerebbe anche appoggiarsi per un lasso di tempo limitato, a qualche enoteca-ristorante-negozio di gourmesse, presente a Genova.

Una promozione maggiore sarebbe auspicabile, soprattutto verso i consumatori, incoraggiandoli - se non si vuole affollare Terroir Vino di avventori qualsiasi - all'acquisto di questi vini presso i punti vendita e motivandoli attraverso la giusta comunicazione nei canali (extra i "soliti" riservati agli addetti ai lavori) che loro frequentano.
La prima cosa che mi viene in mente è una pagina dedicata su Facebook. Sembrerà eretico ai puristi, ma ha dimostrato di funzionare con prodotti ben più elitari.

Saludos
Ale

Inserisci commento

Per inserire commenti è necessario essere registrati ed aver eseguito il login.

Se non sei ancora registrato, clicca qui.
PUBBLICITÀ

Filippo Ronco

Filippo Ronco

 Sito web
 e-mail

Laureato alla Facoltà di Giurisprudenza di Genova nel 2003, ho fatto pratica legale in uno studio per circa 2 anni ma non ho mai provato a dare...

Leggi tutto...

Archivio Risorse Interagisci

 feed rss area marketing

PUBBLICITÀ

Ultimi Commenti