La famiglia Amarelli ha voluto fortemente la realizzazione di questo Museo nel desiderio di presentare al pubblico una singolare esperienza imprenditoriale, nonché la storia di un prodotto unico strettamente legato al territorio. Una storia di lavoro, di cultura, di impresa, di tradizioni, che affonda le sue radici nella terra di Calabria, a Rossano, in Contrada Amarelli. Una storia da toccare con mano, da leggere, da ascoltare, da vivere nel Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”. Sede del Museo la storica residenza di impianto quattrocentesco, da sempre dimora e centro degli interessi della famiglia Amarelli. L’imponente edificio, ingentilito da decori secenteschi, è affiancato da un delizioso giardino di agrumi e da una piccola chiesa, parti integranti dell’ampio complesso. L’esposizione inizia dall’atrio, in cui si apre un ambiente con alcune vestigia di una mobilità di altri tempi: ruote di carrozze, vecchie biciclette, lanterne e le uniformi di cocchieri e palafrenieri corredate da bottoni con gli stemmi di famiglia. Lungo le scale, in un piccolo vano, le eleganti gualdrappe dei cavalli con i monogrammi intrecciati. Affianco alla porta di ingresso il logo degli Hènokiens, la prestigiosa associazione internazionale che riunisce le aziende familiari bicentenarie di tutto il mondo e della quale Pina Amarelli è stata Presidente.
Appena entrati l’attenzione va alla storia familiare – proposta attraverso incisioni, documenti, libri e foto d’epoca – che ci mostra una sorprendente “holding” ante litteram: agricoltura, impresa, cultura, politica e valore militare. Una grande vetrina esagonale conferisce una nota di colore e dimostra, con gli abiti e gli oggetti della vita sociale, l’appartenenza della famiglia alle èlites del Regno di Napoli. Nello spazio sovrastante sono ospitati segni della prima organizzazione del latifondo: finimenti, attrezzi agricoli e oggetti di vita quotidiana in campagna. E finalmente la storia della liquirizia, elemento basilare dell’impianto narrativo, che parte da un ramo sotterraneo della pianta e della sua prima icona in un antico codice, affiancata da documenti della sua iniziale lavorazione nei “conci” della zona. Al centro della galleria il sistema di produzione tradizionale, dalle balle di radice agli attrezzi manuali, dalle forme di porcellana agli stampi in bronzo, fino ai primi macchiari sperimentali.
Produzione significa anche amministrazione, illustrata da numerosi documenti sui meccanismi di gestione fra il 1700 e il 1800: giornali della produzione, libri contabili, registri paga e corrispondenza tra produttori e con le autorità di governo. Sulla parte opposta i percorsi della commercializzazione e le forme di trasporto, dai buoi ai bastimenti, dai treni al sogno dell’idrovolante; accanto le lettere dei fornitori e dei clienti fino alla documentazione dell’attuale mercato globale e, infine, la divertente citazione di un film dedicato alla liquirizia. Un angolo riproduce un vecchio ufficio spedizioni, con le casse di legno, i timbri, le fatture ed il progenitore delle nostre fotocopiatrici. Agli estremi della galleria da un lato la ricostruzione di un punto vendita ottocentesco con oggetti d’uso dell’epoca e confezioni allora in produzione, dall’altro una grande vetrata che fa intravedere la lavorazione attuale e fa da sfondo al lungo bancone e agli scaffali con la “musealizzazione” di tutto quanto oggi produce l’Amarelli. Infine il punto informatico, strumento didattico a supporto del percorso di visita, dal quale si può accedere a dati sul mondo della liquirizia e navigare negli oltre mille siti che parlano di questo delizioso ed unico prodotto della costa ionica calabrese. Nell’aprile 2004 le Poste Italiane hanno dedicato al Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli un francobollo della serie tematica “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, emesso in 3.500.000 di esemplari.
Premio Guggenheim Impresa & Cultura“Premio il Sole 24 Ore”
“Per il nuovo impegno di valorizzazione della cultura d’impresa, in una zona particolare del Mezzogiorno, legando una lunga storia di successo alle prospettive di sviluppo e coinvolgendo nei processi di crescita gli attori sociali locali. Parte integrante di un progetto di riqualificazione funzionale, logistica e produttiva, il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli comunica la filosofia dell’antichissima azienda calabrese, che vede nella progettualità familiare la manifestazione più autentica della sua identità. Attraverso il Museo Amarelli racconta una storia d’impresa unica e singolare e trasmette i propri valori e la propria immagine di qualità”: Dal 1731 Amarelli Fabbrica di Liquirizia www.museodellaliquirizia.it - www.amarelli.it
Laureato alla Facoltà di Giurisprudenza di Genova nel 2003, ho fatto pratica legale in uno studio per circa 2 anni ma non ho mai provato a dare...
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