Ore 12.10, squilla il telefono.
E' la responsabile marketing dell'Unione Italiana Vini che mi contatta in seguito all'invio di un comunicato stampa su Vinix Live! da me effettuato alcuni giorni fa. Bastano pochi istanti per comprendere che la chiamata non è per annunciarmi che hanno trovato la notizia interessante - il che non mi stupisce - quanto per propormi un articolo a pagamento. Al mio cortese rifiuto, mentre stavo cercando di articolare le motivazioni per le quali non ero interessato, volano veloci i ringraziamenti un po' scocciati, immediatamente seguiti dall'aggancio un po' frettoloso della cornetta, non fosse altro che non avevo ancora finito di parlare o ricambiato il saluto.
Non voglio certo fare la morale alla povera responsabile "marketing" di UIV e nemmeno sottolineare il fatto che forse certe volte prendere davvero in considerazione le notizie (questa lo era sul serio) anziché cercare di vendere a tutti i costi, sarebbe probabilmente più proficuo per tutti (editori e lettori). No, vorrei solo porre l'accento sull'enorme discrasia che si sta configurando tra informazione offline e online. Sulla confusione tra editoria, informazione e pubblicità che sempre più contraddistingue alcune riviste di settore - avevo la speranza che il Corriere Vinicolo fosse più accorto - e perchè no, sulla maleducazione e protervia di alcuni sempre più frequenti episodi analoghi.
So solo che da questa parte, sulla rete dico, spesso si sta meglio per via della maggior trasparenza verso il lettore. Ciò probabilmente non è del tutto vero quando l'online è solo un'estensione dell'offline (se per l'offline si è abituati ad usare certi vecchi strumenti e metodi, con tutta probabilità li si adotteranno anche su internet), parlo piuttosto di tutti quei nativi o iniziati che conoscono o hanno appreso le dinamiche della comunicazione su internet e sanno che un andazzo di questo tipo non porta molto lontano.
Ringrazio anche la singnora del marketing di Uiv perché mi ha aiutato a comprendere che il lavoro a VinoClic sarà ancora molto impervio e in salita e quindi a mettermi il cuore in pace da un certo punto di vista. Con un background di questo tipo che si riverbera quotidianamente sull'idea di pubblicità di migliaia di potenziali "buoni" inserzionisti, non sarà affatto semplice proporre modelli diversi.
By the way, se a qualcuno interessasse la famigerata notizia:
http://www.tigulliovino.it/dettaglio_articolo.php?idArticolo=4764
Laureato alla Facoltà di Giurisprudenza di Genova nel 2003, ho fatto pratica legale in uno studio per circa 2 anni ma non ho mai provato a dare...
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Inserito da Fabio Ingrosso
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