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La newsletter è morta ?, di Filippo Ronco

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La newsletter è morta ?

di Filippo Ronco

"Caro Lettore, Cara Lettrice, ti ringraziamo per aver coltivato con noi la passione
per il mondo del vino. Da oggi, abbiamo scelto di interrompere l'invio della Newsletter e raggiungere il nostro pubblico con altri canali"
.

Così si apre l'ultima newsletter di Santamargherita.com, da sempre attenta allo sviluppo della propria comunicazione online, con una decisione a dir poco clamorosa. Una scelta importante quella di abbandonare uno degli strumenti di fidelizzazione più antichi della rete, un segnale forte che vuole sottolineare come l'azienda sia sempre più decisa ad orientare la propria comunicazione ed il proprio marketing alla conversazione ed ai nuovi strumenti e piattaforme che sempre più sembrano in grado di catalizzare l'attenzione ed il tempo dei navigatori.

Forse non avrei abbandonato del tutto la newsletter: twitter, facebook o altri strumenti di interazione esterni all'azienda (in outsourcing) possono sempre chiudere, avere guasti, subire interruzioni di servizio o altre vicende che possono ostacolare il lavoro di comunicazione aziendale e in questi casi la newsletter può aiutare a non spezzare il filo della comunicazione con gli utenti più fedeli.

E' anche vero che la comunicazione è sempre più distribuita e non per nulla il mio motto è sempre più non conta dove o come comunichi ma importa cosa comunichi, chi sei, perché lo fai. Quindi un grande in bocca al lupo a Santamargherita per la scelta coraggiosa compiuta, con la speranza di cominciarli a vedere più attivi anche sul nostro Vinix.

E voi cosa ne pensate ? Anche TigullioVino dovrebbe chiudere la sua storica newsletter (oltre 10 anni di invii regolari da quell'antico foglio di eventi locali liguri, ricordate ? C'è ancora qualcuno tra di voi di quei primi iscritti ?) oppure ci siete ormai troppo affezionati ?

Ricordo comunque gli account di TigullioVino, su Twitter, Facebook e Vinix naturalmente:
http://twitter.com/filipporonco
http://facebook.com/filipporonco
http://www.vinix.it/detail.php?ID=25016

Letto 8618 voltePermalink[8] commenti

8 Commenti

Inserito da Elisabetta Tosi

il 19 ottobre 2009 alle 21:24
#1
Lo ammetto, non amo le newsletter. Eppure da tempo sto valutando l'opportunità di aprirne una per un'azienda cliente. Perchè? perchè il pubblico della newsletter non è quello dei blog, o non sempre, nè di Twitter, o di FB, o di altri social media. Perchè ci sono cose che puoi comunicare sulla newsletter e non su FB. O viceversa. Perchè il linguaggio è diverso, e l'intento finale anche...insomma, ci sono un sacco di motivazioni per aprire una newsletter. O per chiuderla. Qualunque cosa uno decida di fare però, l'importante è che risponda ad una precisa strategia di marketing, e non sia semplicemente un'azione dettata dalla mancanza di tempo, di argomenti, o peggio di personale incaricato...

L.

Inserito da Filippo Ronco

il 19 ottobre 2009 alle 21:29
#2
Caro Guido, sono parzialmente d'accordo. E' vero che i feed sono estremamente comodi, io ormai per la verità uso quasi più twitter dei feed per aggiornarmi però è certo uno strumento incredibilmente utile. E' uno di quegli strumenti però che hanno contribuito ad allontare la gente dai siti con tutto quel che ne consegue ma questa è un'altra storia, quella vista dall'altra parte della barricata, di quelli che faticano a produrre contenuti sempre nuovi, sempre originali.

@Elisabetta
Dobbiamo immmaginare altro dopo quei puntini di sospensione ?

Ciao, Fil.

Inserito da Pamela Guerra

il 19 ottobre 2009 alle 22:13
#3
Argomento sul quale riflettevo giusto oggi, in seguito alla lettura della NL del Gruppo Santa Margherita.
Sottoscrivo quanto detto da Lizzy, perché feed, twitter, facebook, etc, hanno pubblici diversi e richiedono argomenti e tempi precisi, così come modalità di scrittura diverse.

Una newsletter è anche approfondimento,riassunto, remind, di aggiornamenti e di notizie, che meritano di avere i giusti spazi e i giusti tempi.
La NL ti arriva nella casella postale e se ti ci sei iscritto, un po’ te la aspetti e hai voglia di leggerla; anche su Twitter e FB, decidi di ‘seguire’, ma c’è più caos dovuto anche alla necessità di rispettare regole più restrittive; così come sono imparagonabili i blog al micro-blogging, analogamente non è paragonabile la NL agli altri strumenti di social media mktg.

Se la NL diventa strumento solo di replica di contenuti, un semplice copy/paste, senza aggiunta di altro, allora meglio evitarla, perché non aggiungerebbe niente di nuovo e rischierebbe solo di annoiare o, peggio, trasmettere il messaggio di un'azienda poco ricca.
E soprattutto, dietro ad una NL, ad una presenza sul web o ad una presenza pubblica, deve sempre esserci una strategia che venga implementata da risorse preparate e competenti: un blog, una NL, o Twitter, o FB, sono strumenti che non sono funzionali e adatti a tutti. Ora vanno per la maggiore’ (per dirla proprio brutalmente), perché accessibili a chiunque a bassi costi; tra qualche tempo potremo verificare quanti hanno davvero tratto giovamento o quale è stato il rapporto costo/beneficio.

Pamela

Inserito da Lorenzo Biscontin

il 20 ottobre 2009 alle 16:15
#4
Da ha azienda che ha come strategia quella di seguire e partecipare a quanto accade nella comunità eno (e gastronomica) italiana (sia on che off line) non posso esimermi dall’intervenire nella discussione stimolata da Filippo.
Rassicuro innanzitutto Elisabetta che la scelta di sospendere la newsletter non è dettata da mancanza di tempo (sugli argomenti lascio a voi il giudizio), anzi definire e seguire la linea editoriale della newsletter era una lavoro che impegnava sicuramente meno tempo rispetto alla volontà di essere più attivi con gli strumenti del web 2.0.
Confermo quindi che nasce da una precisa strategia rispetto agli ambiti in cui è giusto, utile ed opportuno che un’azienda come Santa Margherita PRODUCA proattivamente dei contenuti e quelli invece in cui è giusto utile ed opportuno che PARTECIPI ai dibattiti ed alle discussione. Il tutto nella logica sottolineata da Filippo che l’importante è la RILEVANZA della comunicazione (anche perché rumore di fondo cen’è già in abbondanza).
Noi riteniamo di essere rilevanti quando produciamo contenuti relativi ad aspetti che ci coinvolgono direttamente (il Premio Letterario, le caratteristiche e l’evoluzione dei territori in cui operiamo, quelle dei vitigni con cui produciamo i nostri vini, (i nostri) eventi enogastronomici, l’andamento della vendemmia, ecc…).
Perdiamo invece rilevanza nel produrre contenuti che sono parte integrante della cultura enogastronomica che intendiamo realizzare e sostenere, ma che ci riguardano in maniera più indiretta. Qui potrei citare dalle nostre newsletter le interviste agli chef, gli itinerari turistici enogastronomici, le novità legislative, ecc…. in questi casi siamo convinti ci siano già fonti strutturalmente più autorevoli di informazione (cito sempre il post di Filippo “… cosa comunichi, chi sei, perché lo fai) che seguiamo ad a cui diamo eventualmente il nostro contributo
L’altro aspetto che sta alla base di questo cambio di strategia riguarda l’accellerazione della a velocità della comunicazione che lo sviluppo dei social networks (ed in questo comprendo anche twitter) e dell’accesso al web via smartphone.
Credo sia indubbio che in questo scenario una newsletter sia uno strumento troppo statico per tutta una serie di argomenti.
Il che non significa che non sia necessario differenziare i linguaggi, e quindi i media, per livello di approfondimento. E qui si inserisce il ruolo del nostro sito internet, che non vuole essere solamente una vetrina dell’azienda, bensì anche un centro di informazioni con diversi gradi di dinamicità che va dalla presentazione dei prodotti (è informazione anche questa) al corso di degustazione on line, alle degustazioni organizzate sul territorio, alle notizie più immediate.
Ecco quindi che gli approfondimenti che prima pubblicavamo sulla newsletter, troveranno spazio sulle varie sezioni del sito, mentre su media come facebook e twitter troveranno spazio notizie più spicciole e rapide (che magari poi stimoleranno l’approfondimento sul sito).
Noi siamo convinti della bontà di questa visione. Riusciremo a realizzarla? Qui, come sempre, sta la questione perché crediamo che una strategia di questo tipo può essere realizzata solo con il coinvolgimento diretto delle persone che “fanno” l’azienda e quindi, per definizione, molto impegnate anche nell’operatività.
A questo punto mi sono dilungato anche troppo ed invito tutto coloro che fanno comunicazione nel vino che avessero voglia di continuare la chiacchierata sull’argomento, a venire a trovarci a Caldaro in Kettmeir nel pomeriggio del 30 ottobre, dopo il convegno che abbiamo promosso insieme ad EOS ed al Consorzio di Tutela dei Vini dell’Alto Adige.

“The theory of marketing is solid but the practice of marketing leaves much to be desired.”
- Philip Kotler

Inserito da Filippo Ronco

il 21 ottobre 2009 alle 00:30
#5
Ciao Lorenzo, grazie per il tuo intervento qui, ancor più apprezzato dal momento che hai dovuto superare la barriera della registrazione (ci teniamo a sapere chi scrive e evitare lo spam qui su tigulliovino). Approfitto per chiederti se Vinix rientra tra i mezzi che pensate di sfruttare nel futuro e, sia in caso di risposta positiva che negativa, perché.

Grazie, Fil.

Inserito da Pamela Guerra

il 21 ottobre 2009 alle 09:13
#6
Buongiorno a tutti,
anch'io ringrazio Lorenzo dell'intervento che ha contribuito ad illustrare, almeno per la loro azienda, una scelta strategica non così evidente; sono proprio gli esempi concreti che aiutano a comprendere meglio le teorie, e sarà utile seguire Santa Margherita lungo questo percorso.

Bolzano potrà essere un bel momento per affrondire non solo le scelte di Santa Margherita ma anche l'argomento in generale.

Pamela

Inserito da Lorenzo Biscontin

il 21 ottobre 2009 alle 09:25
#7
Rispondo a Filippo: domanda interessante (e giustamente interessata). Confesso che pur essendo registrato personalmente su Vinix da circa un paio d'anni non lo conosco in modo così approfondito. Magari ne parliamo direttamente in altra sede.

Ieri nel mio post ho scordato di qualificarmi. Chiedo venia e specifico, per chi non mi conosce, che sono il direttore marketing di Santa Margherita.

Arriverderci a Bolzano

Inserito da Filippo Ronco

il 29 ottobre 2009 alle 11:00
#8
E mentre alcune newsletter chiudono, altre aprono:
http://www.vinix.it/myDocDetail.php?ID=3427

Fil.

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Laureato alla Facoltà di Giurisprudenza di Genova nel 2003, ho fatto pratica legale in uno studio per circa 2 anni ma non ho mai provato a dare...

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