Quasi un peana
In realtà non si tratta di una disputa ma solo di una degustazione parallela, come quegli slalom a coppie inventati per attirare il pubblico ai tempi di Gustav Thoeni e di Pierino Gros, di Stenmark e Zurbriggen. Manifestazioni che consentono di valutare uno a fianco all’altro i due campioni, come partono, come affrontano le prime difficoltà all’avvio, come gestiscono la velocità piena tra una porta e l’altra,come arrivano in fondo, in scioltezza o con qualche imprevisto. Bellissimo sempre e comunque!
Venerdì 12 novembre 2010
Lucia Boarini e Giovanni Busi, da quest’anno Presidente non solo del Consorzio Rufina, ma di tutto il Chianti, hanno organizzato la quarta anteprima Chianti Rufina all’Hotel Westin Excelsior di Piazza Ognissanti, in quella che io ritengo la più “autentica” parte di Firenze, dove sei sulla riva destra dell’Arno, lo senti scorrere anche di notte, nel silenzio, lo vedi ampio e maestoso quasi come un piccolo mare tra due istmi di terra, lo vedi sbucare da sotto Ponte Vecchio che è a un tiro di schioppo dal tuo sguardo che scruta verso levante. Se dai spazio a un po’ di immaginazione senti quasi i passi di Beatrice che cammina lungo la riva e di Dante che la segue poco lontano con lo sguardo e prepara quei versi che stenderà su carta alla sera al lume della candela e che ci fanno ancora sognare.
Ma veniamo ai nostri vini. Siamo quasi un centinaio di giornalisti nazionali e internazionali, di produttori ed esperti del settore, radunati a piano terra nella grande sala Vespucci, ampia di sé e ancora più ampia dei riflessi nelle specchiere ai lati che la fanno sembrare il cuore di una matrioska che omaggia questo piccolo grande vino che nasce in una zona che sta nel cuore d’Italia, la Toscana a nord est di Firenze, verso la Romagna del forlivese e il Passo del Muraglione.
Alle quattro del pomeriggio i tavoli sono quasi tutti occupati, le signore e i signori dell’AIS iniziano a versare i vini nei bicchieri, sei per il Chianti Rufina Riserva 2007, sei per il Borgogna 2007, con cinque Premier Cru e un Domaine.
Nel frattempo il Presidente prende la parola per ringraziare i colleghi francesi che hanno voluto accettare il Suo invito, come prosecuzione dell’incontro del 2009 che aveva visto il parallelo con il Barbaresco. Il territorio sta sempre in testa agli interessi del Consorzio perché è ciò che conferisce stile e carattere al vino.
Lo seguono nella presentazione della giornata prima Jan D’Agata, Direttore di New Wine Journal e poi Jens Priewe, nota penna internazionale, che guideranno gli assaggi.
Jan spiega come la scelta dei sei campioni di Chianti Rufina 2007 sia caduta su aziende che non erano state selezionate l’anno precedente. La zona del Rufina presenta terreni su livelli altimetrici più elevati, tratti a sfondo marnoso, microclimi più freddi. Tutto ciò, unito ad aziende giovani e capaci, consente di ottenere vini di buon livello e spesso anche eleganti. Mentre il Chianti è praticamente tutto Sangiovese, la Borgogna è praticamente tutto Pinot nero. I sei campioni presentati oggi vengono da Cote de Nuits, Beaune e Chalonnaise. La vinificazione dei territori francesi si può far risalire almeno al 1300. Nel 1349 vi fu un pesante reimpianto di Gamay, al posto del Pinot nero. Ma il Gamay non diede i risultati che ci si aspettava e cosi venne rimpiazzato già nel 1389, per editto di Filippo l’Ardito, dall’antico Pinot nero.
Per quanto riguarda l’annata 2007 che degusteremo possiamo dire che in Rufina ebbe un aprile caldissimo, seguito da un giugno fresco, un luglio caldo, poi agosto e settembre normali. La vendemmia fu anticipata di 10 – 15 giorni. In Borgogna invece fu un aprile anche lì caldo ma con un’estate complessivamente più fresca che però non ostacolò la maturazione precoce e una vendemmia anticipata, classica di questo ultimo decennio.
Alcuni commenti e riflessioni dal pubblico mentre si prosegue con la degustazione.
Tocca poi agli ospiti francesi illustrare i loro vini, due presentati da Devillard e quattro da Jean Marc Boillot.
Veronique Chirat, enologa di Francia, che segue una quarantina di produttori in Borgogna, descrive il 2007 per la Borgogna come un’annata difficile ma stimolante per i bravi produttori che hanno saputo lavorare le uve in vigna e poi in cantina in maniera eccellente per ottenerne dei prodotti di ottimo livello. In questi casi si notano meglio le differenze e le personalizzazioni che caratterizzano il vino in bottiglia, vale a dire “la mano” del produttore. Anche in Rufina esistono “grands vignerons”.
Nel dibattito successivo molti giornalisti dalla Francia esprimono giudizi sinceramente positivi sui sei campioni di Chianti Rufina assaggiati per pienezza e struttura, sui sei Borgogna per eleganza, finezza e mineralità.
Bertrand Devillard invita tutti in Borgogna, non solo idealmente, per riproporre un confronto s casa loro, magari con annate diverse.
Niccolò D’Afflitto, enologo di Frescobaldi, propone qualche riflessione sull’età delle vigne, dove i 40 – 80 anni di età media contro i 10 – 30 giocano troppo a favore dei Borgogna contro i Rufina.
Non poteva mancare un grazie corale verso Lucia Boarini e Aleandro Bartolini che hanno curato con estrema porofessionalità organizzazione e logistica dell’evento.
La chiusura a Jens Priewe e al Presidente Giovanni Busi che ritorna sull’età dei vigneti per evidenziare lo sforzo di reimpianto avviato nel 2000 in tutta la Rufina. Accetta volentieri l’invito di Bertrand e ringrazia i giornalisti, i produttori e tutto il personale di servizio.
Di seguito in tabella propongo i miei giudizi personali sui dodici vini assaggiati, con un punteggio in centesimi e qualche nota personale su ciascuno.
Tabella Chianti Rufina
Campione Chianti Rufina Riserva 2007 Punteggio /100
1 Tenuta Bossi Marchesi Gondi 90
2 Frascole 80
3 I Veroni 85
4 Cedro Lavacchio 83
5 Montesodi Marchesi de’ Frescobaldi 84
6 Bucerchiale Selvapiana 89
Tabella Borgogna
Campione Borgogna Domaine + Premier Cru 2007 Punteggio /100
7 Givry Domaine de la Ferté Baron Thenard / Domaine Devillard 85
8 Chambolle Musigny Les Fuées Ghislaine Barthod 86
9 Volnay La carelle sous la chapelle – Jean Marc Boillot 79
10 Pommard Les Jarollières – Jean Marc Boillot 81
11 Gevrey Cambertin Les Cherbaudes – Louis Boillot & Fils 92
12 Nuits Saint Georges aux Perdrix 90
In sintesi due zone che hanno mostrato esperienza, potenzialità e professionalità sia con il Sangiovese, sia con il Pinot nero. Tra i Chianti Rufina ho valutato da concorso sia il Tenuta Bossi Marchesi Gondi, sia il Bucerchiale Selvapiana. Tra i Borgogna i due migliori mi sono sembrati il Gevrey Cambertin Les Cherbaudes – Louis Boillot & Fils e subito sotto il Nuits Saint Georges aux Perdrix, entrambi Premier Cru 2007.
Alla fine della giornata una sontuosa cena di gala nei locali dell’Hotel, con tutti i produttori a fare da anfitrioni per i tanti giornalisti e ospiti.
Sabato 13 novembre 2010
Le Anteprime 2009 e Riserva 2008
Come negli anni precedenti ci si trasferisce con i piccoli bus messi a disposizione dall’organizzazione fino al Castello di Rufina.
Quindici le anteprime Chianti Rufina 2009 e quindici anche i Chianti Rufina Riserva 2008.
Sebbene previste nel catalogo le Aziende Fattoria I Veroni e Fattorie Caliga e Vetrice non hanno presentato i loro campioni all’assaggio.
Nella tabella la tipologia di vino assaggiato con le note di piacevolezza (da una a cinque note) e i punteggi in centesimi da me assegnati a ciascun campione.
Ancora una volta mi preme ricordare che il vino è un elemento in continua evoluzione e che ogni bottiglia fa storia a sé per cui può succedere di valutare diversamente lo stesso vino, proprio perché ogni bottiglia segue la sua strada e costituisce un binomio inscindibile con il suo contenuto.
Questi i miei giudizi sui campioni assaggiati.
Produttore Base 2009 Punti Riserva 2008 Punti
Azienda Agricola Colognole ♪♪♪ 85 ♪♪♪♪ 90
Azienda Agricola Frascole ♪ 78 ♪ 79
Azienda Agricola Il Prato ♪♪ 81 non disp. --
Azienda Agricola Travignoli ♪♪♪ 87 ♪♪♪♪ 88
Azienda Vinicola Le Coste ♪♪♪ 84 ♪♪♪ 86
Cantina Sociale VI. CA.S. ♪♪♪ 84 non disp. --
Cantine F.lli Bellini non disp. -- ♪♪♪♪ 91
Casa Vinicola Dreolino ♪♪♪ 84 non disp. --
Castello di Nipozzano – Marchesi de' Frescobaldi Nipozzano Riserva ♪♪♪♪♪ 93
Castello di Nipozzano – Marchesi de' Frescobaldi Montesodi Riserva ♪♪♪ 87
Fattoria Castello del Trebbio non disp. -- ♪ 79
Fattoria di Basciano ♪ 78 ♪♪ 81
Fattoria di Grignano ♪♪ 82 ♪♪♪ 87
Fattoria Il Capitano – Azienda Agricola Balbi ♪♪ 82 ♪♪♪ 84
Fattoria Il Lago ♪♪♪♪ 90 ♪♪♪♪ 91
Fattoria Lavacchio ♪♪ 80 ♪♪♪ 84
Fattoria Selvapiana ♪♪♪ 86 non disp. --
Marchesi Gondi – Tenuta Bossi ♪♪♪ 86 ♪♪♪ 86
Podere Il Pozzo ♪♪♪ 87 ♪♪♪ 87
Undici aziende su diciannove erano presenti con entrambi i vini, il base 2009 e il Riserva 2008.
Ho assaggiato da soli prima tutti i campioni Chianti Rufina Base 2009 e successivamente tutti i Chianti Rufina Riserva 2008, per un totale di 30 vini.
Posso confermare quanto emerso a conclusione del convegno: la qualità generale ha una media alta, tra il buono e l’eccellente. A soli quattro campioni su trenta ho assegnato un punteggio appena inferiore a 80/100 e ho ritenuto eccezionale con 93/100 il Nipozzano Riserva del Castello di Nipozzano – Marchesi de' Frescobaldi.
Ho trovato anche quest’anno estremamente gradevoli e pulite le produzioni di Fattoria Il Lago da Dicomano, di Azienda Agricola Travignoli e di Azienda Agricola Colognole.
Alla fine della degustazione un assaggio di primizie toscane preparate a piano terra, all’ingresso del museo del vino, ai tavoli in mezzo alle vecchie botti che fanno da ornamento e da appoggio, per giornalisti e produttori prima del saluto finale e prima che iniziasse la fila dei visitatori dell’esposizione aperta al pubblico. Ottimi i prodotti del Consorzio Prosciutto Toscano DOP offerti per l’occasione.
Rientro in treno verso Chiavari partendo nel primo pomeriggio da Rufina attraverso Firenze e Pisa.
Per chi desidera altri approfondimenti sulla degustazione invio al link del collega Virgilio Pronzati sulla IV Edizione Anteprima Chianti Rùfina:
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