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Franciacorta: un territorio, un metodo, un vino

di Luigi Bellucci

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Centinaia di persone, operatori del settore, degustatori AIS, degustatori ONAV, ristoratori, qualche curioso, tutti indubbiamente grandi appassionati, hanno presenziato lunedì 24 ottobre alla Festa del Franciacorta DOCG che si è tenuta a Genova presso lo StarHotel President di fianco alla Stazione Brignole. La manifestazione ha avuto grande successo e si è protratta dalle quattro del pomeriggio fino alle nove di sera e oltre, con molti espositori alloggiati su banchi d'assaggio al primo piano e con corsi di presentazione del vino, a numero chiuso, nelle salette al secondo piano.



Io ho la fortuna di poter essere presente all'ultimo corso, quello dalle 19 alle 20. Presenta il territorio, il metodo e il vino il Dottor Flavio Serina del Consorzio per la tutela del Franciacorta, con sede a Erbusco (BS) in Via Giuseppe Verdi 53 - Tel.030-7760477 e Fax 030-7760467. (sito www.franciacorta.net ed e-mail [email protected]).

Il territorio si trova in Lombardia, a sud del Lago d'Iseo, nei 19 comuni che stanno tra la città di Brescia e il fiume Oglio, da Palazzolo a Mandolossa, sul lato sud, di qui a Cellatica fino a Pilone sul lato est, poi a ovest lungo il lago fino a Paratico e infine sul lato ovest lungo l'Oglio fino a Palazzolo. L'altezza media del suolo è sui 160 - 180 metri slm, con punte fino a 400 metri. La zona si sviluppa su circa 2500 ettari di vigneto, produce circa 20.000 tonnellate di vino, il Franciacorta (60%), il terre di Franciacorta (25%) e il Saten, con caratteristiche particolari di morbidezza ed eleganza, più piccole percentuali di Rosè.
Le uve del disciplinare sono Chardonnay (70% della produzione totale), Pinot nero (18%), Pinot bianco (12%).
La vendemmia si fa raccogliendo l'uva in piccole cassette da 16-18 chili.



Si fa una pigiatura delicata con presse a polmone, cui segue la fermentazione del mosto e infine la malolattica.
Da febbraio a giugno avviene il tiraggio (o imbottigliamento con aggiunta di sciroppo di zucchero e lieviti attivi, che attivano la fermentazione naturale in bottiglia). L'affinamento in bottiglia con aggiunta di zucchero (circa 24 g./litro) e lieviti consente lo sviluppo di anidride carbonica che trasforma il vino in spumante. Il vino sviluppa una atmosfera di pressione ogni 4 g/l di zucchero, per cui lo zucchero aggiunto sviluppa fino a sei atmosfere di pressione. La tipologia Saten si ottiene con sole uve bianche (quindi è un blanc de blanc e non contiene pinot nero) ed è realizzata con una ridotta quantità di zucchero (18 g/l), in modo che sviluppi al massimo 4,5 atmosfere ed è solo Brut.

Le bottiglie, a partire dal 7° mese dopo la vendemmia, vengono alloggiate nelle cantine in posizione orizzontale per almeno 18 mesi, fino a 30 per i millesimati e, in alcune annate, anche fino a 36 e 48 mesi. Il deposito che si forma nelle bottiglie in questo lungo processo di affinamento deve essere eliminato senza che il vino perda pressione. Per questo si mettono le bottiglie sulle "pupitres" (doppi piani inclinati di legno) e almeno per un mese si fanno operazioni di "remuage", che si concludono con la ghiacciatura del collo della bottiglia, la rimozione del tappo a corona e delle spoglie dei lieviti e l'introduzione della liqueur d'expedition, che determina le tipologie di gusto dei vini di Franciacorta (solo vino per i Dosaggio zero, oppure vino con aggiunta di zucchero e cognac o altro distillato di uva, per le altre tipologie di gusto), che sono descritte nella tabella che segue, dove si vedono anche le percentuali di zucchero presenti (minima e massima) per ciascuna:


Tipologia / Zuccheri presenti (g/l)
Dosaggio zero da 0 a 3
Extra Brut da 0 a 6
Brut da 0 a 15
Extra Dry da 12 a 20
Sec o Dry da 17 a 35
Demisec da 33 a 50



La produzione è in continuo sviluppo. Nel 2000 sono state prodotte oltre 3,8 milioni di bottiglie, nel 2002 sono salite a 4,3 milioni e nel 2004 hanno superato abbondantemente i 5,3 milioni.
La filosofia del Consorzio è di controllare il 100% dei produttori, dal vigneto allo scaffale del rivenditore, anche se non iscritti al Consorzio, al fine di tutelare al massimo il nome del vino e la qualità della produzione globale.
Una grande innovazione in corso è la viticoltura "di precisione", che consiste nel controllo dei vigneti mediante rilievo satellitare al fine di individuare, tramite un codice di colori, il vigore sia dei terreni sia delle singole piante e ottimizzare costantemente la qualità e il rapporto qualità prezzo.
I prezzi medi in enoteca sono 8 - 12 Euro il Franciacorta normale e 18 Euro il millesimato.
Alla fine della presentazione sono stati proposti quattro vini: Majolini, Lantieri de Paratico, Bellavista e Ferghettina, le cui schede tecniche sono in preparazione per TigullioVino.it


Fonte news: TigullioVino.it

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Sono nato in una torre malatestiana del 1350 sulle primissime colline del Montefeltro romagnolo, massi rotolati fino all'Adriatico...

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