Dal 9 al 13 novembre 2006 un grande raduno di oltre 270 produttori francesi all'ippodromo della Costa Azzurra di Cagnes sur Mer, pochi chilometri dopo Nizza, pressoché in contemporanea con il Winefestival di Merano, per la 15° edizione del "Salon du Palais Gourmand". Gli amanti del vino e della buona tavola francese (l'anno scorso ha avuto 35.000 visitatori) possono togliersi ogni desiderio di assaggio e di confronto di vini, bianchi, rossi e rosati, champagnes, distillati e non solo, da tutte le regioni della Francia. Dopo l'assaggio e il confronto si può acquistare direttamente dal produttore.
Lunedì 13 Novembre 2006
Arriviamo all'ippodromo a metà mattinata. Il salone apre alle dieci e prosegue fino alle 20 della sera. Alle dieci e trenta il parcheggio è già quasi esaurito. Riusciamo a trovare un buco a cinquecento metri dall'ingresso e poi via per una nuova avventura. Per tre euro ci dotiamo di due bicchieri di assaggio all'ingresso, con il marchio del salone. Il primo impatto è impressionante. Un vociare continuo di gente tra un banco e l'altro. Gli espositori sono molto ravvicinati, le bottiglie sono sistemate alle spalle del banco di assaggio e impilate. In media un migliaio di bottiglie per ogni espositore. Si riesce ad avanzare spostandosi tra due fiumi di persone nei due sensi di marcia, andata e ritorno. Prima di arrivare avevamo preparato un piano di visite "sulla carta", molto dettagliato. Ora si tratta di concretizzarlo sul posto. Con la mappa del salone individuiamo tutti gli espositori da toccare e prepariamo un itinerario, altrimenti l'intera giornata non basterebbe neppure per un veloce assaggio di meno di un terzo degli espositori.
Solo ad elencare le regioni rappresentate nei 3.500 metri quadrati di esposizione ci si ubriaca. Sentite qua: Alsazia, Armagnac e Bas-Armagnac, Beaujolais, Bordelais con il Medoc, Saint Emilion e Sauternes, e poi Bourgogne, Champagne, Cognac, Cotes du Rhone, Vallee du Rhone, Jura - Savoie, Languedoc Roussillon, Provence, Sud-Ouest con Bergerac, Monbazillac, Cahors, Madiran e Jurançon e ancora Val De Loire, Vendèe, Poitou-Charentes. Dopo i vini viene la gastronomia con la Corsica e i suoi salumi, la Bretagna e le sue specialità: gâteaux bretons, galettes, palets, cidre, andouille, il Perigord con i tanti Foie gras frais, Foie gras d'oie et de canard mi-cuit au torchon, Foie gras d'oie et de canard conserves, natures et truffés, e infine da tutte le regioni Magrets fumés, tartufi freschi e conservati, Pâtés et terrines de gibier, Saucissons, Conserves d'oie et de canard, Cepes (funghi), olio, mostarde, spezie, ostriche, salmone, rillettes de truite, Mousse au basilic, Terrine fumée, Filet au citron, Veloutés, Filets fumés, Œufs de truite, formaggi, insaccati, lumache, pane, pasticceria, dolci, cioccolato, marmellate, miele, noci, prugne, caffè, te e tante, tante altre cose da vedere, assaggiare gratuitamente e portarsele a casa.
A completare il servizio alcuni espositori propongono soluzioni per la conservazione ottimale delle bottiglie, sia con cantinette, sia con climatizzatori, altri suggeriscono come addobbare le tavole di Natale o del Capodanno con stoviglie, posate, tovaglie, ecc.
Iniziamo con la ricerca degli stands che avevamo programmato già da casa, suddivisi per tipologia di produttore e per regione. Qui raccontiamo solo le emozioni di assaggiare uno Chateau d'Yquem o un grande Borgogna, la bellezza degli stands dedicati al cioccolato o ai foie gras o la simpatia dello stand di Mas de Daumas Gassac, allo stand 163 del padiglione 2, dove prenotiamo in anteprima una decina di casse del loro rosso, che fu servito nel corso della cena offerta da Blair al Presidente Clinton quando venne in visita in Europa verso la fine del suo secondo mandato presidenziale.
Non poteva mancare la scoperta del ristorante panoramico dell'ippodromo della Costa Azzurra per assaggiare ostriche fresche e foie gras accompagnati da un ottimo champagne grand cru. Quest'anno è possibile farsi indirizzare nelle scelte dei vini, per chi sa un po' di francese, da due grandi sommeliers, Franck Thomas e sua moglie Giovanna, entrambi campioni francesi e lui anche europeo. Attraverso vari stands condividono la loro passione per il vino rispondendo a domande sulla scelta dei vini, sulla loro conservazione e sui cibi in abbinamento, in qualche caso offrendo oltre ai consigli qualche dimostrazioni di cucina. Nel pomeriggio la ressa si fa particolarmente pesante e veramente è difficile muoversi tra un'area e la successiva, così terminiamo le degustazioni, raccogliamo le due casse di vino e champagne acquistati e torniamo al parcheggio per il ritorno verso Nizza e il confine.
Le luci del tramonto stanno arrossando il cielo oltre Villeneuve Loubet e le piramidi moderne costruite negli anni 60 che sono ormai diventate parte del paesaggio tra Nizza e Cannes, dove venivamo vent'anni fa con i bambini piccoli per qualche weekend diverso nei piccoli appartamenti allora appena costruiti di Pierre et Vacances, a prezzi più economici che nelle pensioncine italiane. Ora si torna verso levante, ma Genova è troppo lontana per godersi ancora la serata perciò ci fermeremo a Bordighera, per cenare insieme a Manuela. A Genova si va domani.
Sono nato in una torre malatestiana del 1350 sulle primissime colline del Montefeltro romagnolo, massi rotolati fino all'Adriatico...
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