Le zone vinicole in Italia sono ormai tante e ben strutturate ma quella che a mio parere ha fatto passi da gigante negli ultimi anni è quella del Prosecco, soprattutto il Prosecco Superiore, il territorio che sta tra Conegliano e Valdobbiadene, il Veneto sano e produttivo, laborioso, paesi dove uomini e donne si danno un gran da fare per curare la qualità dei loro prodotti, la comunicazione delle loro iniziative, la crescita dei loro affari, anche in periodi di crisi economica come quelli che stiamo vivendo.
Sono stato invitato dalle meravigliose ragazze di Zeta Group (Piera, Gloria, Lara, Ilenia, ecc.) a partecipare alla ventesima edizione di Primavera del Prosecco Superiore, una tre giorni intensa e professionale dedicata a conoscere meglio questo ormai più che grande vino italiano, che ha superato i 300 milioni di bottiglie vendute, e bevute, ogni anno nel mondo, in tutte le sue sfumature e ad approfondire gli aspetti enogastronomici e storico architettonico culturali di questa fetta del territorio italiano. Il press tour è organizzato e sostenuto da UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco Italiane) tramite la sezione di Treviso.
Questa la lista del Comitato organizzatore e dei patrocinatori: Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura Treviso, Comuni di Conegliano, Cordignano, Farra di Soligo, Fregona, Miane, Pieve di Soligo, Refrontolo, Susegana, San Pietro di Feletto, Tarzo, Treviso, Valdobbiadene, Vidor, Vittorio Veneto. Inoltre questi Enti: Agriturist, Associazione Enologi ed Enotecnici Sez. Veneto Orientale, Associazione Italiana Sommeliers Sezione Veneto, Associazione Nazionale Le Donne del Vino, Città del Vino, Confagricoltura Treviso, Confederazione Italiana Agricoltori di Treviso, Federazione Provinciale Coltivatori Diretti, ISISS “Cerletti” Scuola Enologica Conegliano, ISISS “Da Collo” Conegliano, ISISS “Verdi” Valdobbiadene, ONAV Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino, Terranostra, Turismo Verde, Master Cultura del Cibo e del Vino, CIRVE Centro Interdipartimentale per la ricerca in viticoltura ed enologia Conegliano, Università degli Studi di Padova, Agraria
La tre giorni prevede l’ospitalità all’Hotel Cristallo di Conegliano e di qui gli spostamenti quotidiani verso le strutture da visitare, a cominciare dalla Scuola Enologica di Conegliano, la più antica d’Italia, la visita guidata alla Mostra d’arte “Carpaccio – Vittore e Benedetto: da Venezia all’Istria. L’autunno Magico di un Maestro” nelle sale di Palazzo Sarcinelli. La visita a Refrontolo dell’Antica Pieve di San Pietro di Feletto ed Eremo Camaldolese e la piacevole sosta al Molinetto della Croda, già rimesso in piena efficienza dopo la disastrosa e tragica alluvione dell’autunno 2014, solo pochi mesi fa, con la guida di Pietro Lorenzon. Di grande interesse enologico sono stati i momenti di visita e assaggio alla 45^ Esposizione del Refrontolo Passito Docg e del Conegliano Valdobbiadene Docg nella barchessa di Villa Spada. Non meno profonda e interessante la visita di Solighetto e di Villa Brandolini per l’approfondimento del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg tenuto da Giulia, Responsabile della Comunicazione del competente Consorzio di Tutela. È stato altrettanto piacevole l’abbinamento degli assaggi di prosecco superiore con quelli dei prodotti caseari della Latteria di Soligo, un educational cheese con i formaggi tipici del territorio. Si è poi parlato del progetto Soligo Reload, presentato da Claudio Bertorelli, Direttore della Fondazione Francesco Fabbri, un progetto che intende aiutare e promuovere la comunicazione tra operatori commerciali del territorio. Si è iniziato con gli albergatori, poi si passerà ai commercianti, agli operatori turistici, ai comuni con la segnaletica turistica, ecc. Nell’ambito dello sviluppo culturale del territorio la visita a Casa Fabbri, sede della Fondazione, ha consentito di conoscere la sorella dal senatore Francesco Fabbri e apprezzare la disponibilità ad ospitare temporaneamente ricercatori che sviluppino progetti dedicati alle Buone Pratiche.
La scoperta delle bellezze del territorio prosegue con la visita guidata all’Abbazia di Follina, lo spostamento fino a Serravalle (Vittorio Veneto) e la visita guidata del centro storico, per arrivare infine a Palazzo Todesco, per la degustazione dei vini presenti alla sesta edizione di Vini in Loggia.
Piacevolissima anche la passeggiata gastronomica guidata “Sbecotando” a Combai di Miane, una tre ore di camminata tra le colline con soste di riposo e degustazione lungo il percorso con chiusura alla mostra del Verdiso, un bianco di grande struttura e piacevolezza.
Conoscere il territorio significa poi anche provare i ristoranti e i luoghi piacevoli in generale, come il Ristorante dell’Hotel Cristallo o il Ristorante Casa di Giorgio a Conegliano, con le sue strepitose lumache e lo squisito baccalà alla vicentina. Rustica e godereccia la serata a Refrontolo con churrasco e carne alla brace. Piacevolissima la sosta per il pranzo in frazione Col San Martino a Pieve di Soligo alla Locanda Marinelli di Elena e Piero e altrettanto sfiziosa la cena a Serravalle alla Trattoria alla Cerva con uno squisito Carrè di cervo al forno. La chiusura in bellezza è stato lo spiedo di maiale e pollo al ristoro numero cinque della Sbecotando a Combai, bagnato dall’ottimo Verdiso Serre.
Giovedì 7 Maggio 2015
Parto da Genova nel primo pomeriggio con l’Intercity per Milano e poi di qui con il Freccia Bianca che va a Trieste. Scendo a Conegliano in perfetto orario e qui c’è la gentilissima Piera che mi accompagna in auto fino all’Hotel Cristallo, a trecento metri dalla stazione, nonostante la sua giornata sia già stata piena zeppa di impegni e la stanchezza trapeli sul suo viso sorridente e accogliente. È così che si vede la vera professionalità e la dedizione al lavoro.
Sistemo velocemente i bagagli e riesco anche a cenare tra le 22 e le 22.30 in Hotel, con un servizio cortese e puntuale che mi propone un ottimo filetto di branzino al forno con patate e pomodorini, poi chiudo con un tiramisu classico, sempre gradevole, accompagnando la cena con tre assaggi di Prosecco superiore di tre produttori diversi, tutti di elevata qualità e gradevolezza.
Chiudo la serata ripassandomi il programma del giorno dopo con l’elogio della lentezza.
Venerdì 8 Maggio 2015
Si parte poco prima delle nove, così metto la sveglia alle 7 perché amo fare le cose con tranquillità, alla mattina. Soprattutto la colazione, che deve essere molto varia, con assunzione di proteine, grassi, carboidrati o zuccheri, e vitamine ma in quantità assai limitata. L’organismo alla mattina deve nutrirsi in modo da arrivare all’ora di pranzo inoltrata, almeno fino alle due, senza sentire senso di fame o di vuoto, quindi occorre fare il pieno di tutto ciò che serve al corpo e anche alla mente, ma senza “ingolfare” il motore. Ho trasferito la tecnica dell’assaggio, imparata ai corsi del vino e a quelli dell’olio, alla mia alimentazione. A colazione, qui al Cristallo, c’è di tutto ed io parto con un caffè d’orzo in tazza grande, macchiato con una goccia di latte o di schiuma di latte, ancora meglio. Intanto dal buffet mi servo un assaggino di frittata, una fettina di salame, una fetta di pane integrale, un quadratino di torta di mandorle e nocciole, pezzetti di frutta mista, ananas, fragole, melone, kiwi, albicocca, un cucchiaio di miele per dolcificare caffè e frutta.
Dopo la pulizia dei denti in camera ci sono ancora alcuni minuti prima della partenza così faccio due passi fino all’edicola, a cento metri di fronte all’albergo, per comprare il quotidiano da sfogliare durante gli spostamenti di oggi e godermi il fresco della mattina tra un attraversamento e l’altro.
Seconda Fascetta d’Oro
Partiamo in minibus in perfetto orario per la scuola enologica di Conegliano. Il mezzo, guidato da Piera che stamattina è di nuovo fresca e riposata, ma sempre sorridente e cortese, si avventura lungo il viale principale costeggiando il mercato del venerdì e sfiorando la lunga fila di furgoni dei venditori, parcheggiati al centro della carreggiata.
Alla scuola enologica ci fa da guida Gloria, un’altra delle meravigliose ragazze di Zeta Group, che introduce, in Aula Magna, la giornata parlando della manifestazione dedicata alla Primavera del Prosecco Superiore, mentre la presentazione della scuola sarà poi completata e approfondita, per gli aspetti storici e per quelli più tecnici e puntuali, dal professor Mariani.
La Primavera del Prosecco Superiore rappresenta l’intrecciarsi l’una con l’altra di sedici mostre del vino, ognuna con le proprie particolarità, non solo enogastronomiche, ma anche architettoniche, artistiche, storiche, culturali, sportive e del tempo libero.
La manifestazione culminerà con l’assegnazione della Fascetta d’Oro, concorso enologico giunto alla seconda edizione, che si propone di “evidenziare la migliore produzione enologica del territorio e farla conoscere ai consumatori e agli operatori presentando al pubblico le tipologie dei vini più caratteristici delle 16 Mostre della zona collinare trevigiana (Mostre di Vidor, Santo Stefano, Col S. Martino, Guia, Villa di Cordignano, S. Pietro di Barbozza, San Giovanni, Refrontolo, Miane, Fregona, Combai, Ogliano, Vittorio Veneto, Conegliano, Corbanese, San Pietro di Feletto), nonché premiare e stimolare lo sforzo delle aziende vitivinicole al continuo miglioramento qualitativo dei loro prodotti”. Il concorso è organizzato dal Comitato Provinciale UNPLI di Treviso, d’intesa con l'Associazione Enologi Enotecnici Italiani (Assoenologi), quale Organismo Ufficialmente Autorizzato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Per essere ammessi al concorso occorre che i vini siano DOC, DOCG e IGT e provenienti da lotti di imbottigliamento di almeno mille bottiglie da litri 0,75 (500 bottiglie da litri 0,375 per il Refrontolo Passito e il Torchiato di Fregona), completamente e regolarmente etichettati.
In sostanza i vini a DOCG, DOC e IGT possono essere, se spumanti, Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg, oppure Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg nelle versioni Brut, Extra Dry, Dry, Rive Brut, Rive Extra Dry, Rive Dry. Se invece di altre tipologie, avremo Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg Tranquillo o Frizzante o Frizzante rifermentato in bottiglia, poi Colli di Conegliano Docg Bianco Tranquillo o Rosso Tranquillo o Refrontolo Passito o Torchiato di Fregona, e infine Colli Trevigiani IGT Verdiso Tranquillo o Frizzante.
Ciascun vino in concorso deve essere accompagnato da un certificato di analisi con il nome dell’Azienda e del vino nonché i parametri enologici più importanti, vale a dire titolo alcolometrico effettivo, zuccheri riduttori, acidità totale espressa in acido tartarico, acidità volatile, anidride solforosa totale, anidride solforosa libera, pressione se spumante.
Alla manifestazione di quest’anno partecipano oltre 400 cantine, prevalentemente di dimensioni medio piccole.
Le strutture dedicate all’ospitalità sul territorio sono almeno un centinaio e ve ne sono per tutte le tasche e di varie categorie.
Questa ventesima edizione della Primavera del Prosecco Superiore viene gestita e realizzata attraverso il volontariato con il lavoro e la dedizione di almeno 1500 persone che si alternano nelle mostre e consentono così di accogliere oltre trecentomila visitatori che vengono a conoscere il vino e le specialità gastronomiche, artistiche e non solo. In questo modo il trevigiano promuove il suo territorio, i suoi prodotti di eccellenza e tutti gli operatori fanno sinergia per ottimizzare i risultati e attrarre nuove folle di visitatori e operatori commerciali.
Sono nato in una torre malatestiana del 1350 sulle primissime colline del Montefeltro romagnolo, massi rotolati fino all'Adriatico...
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