Il Soave è DOC dal 1968 ma solo con DM in data 21 ottobre 2001 è stata istituita la DOCG Soave Superiore, pubblicata poi sulla G. U. n. 265 del 14 novembre 2001 e successiva modifica pubblicata sulla G. U. n. 172 del 26-7-2005.
La storia del territorio è lunga e avvincente, si fa risalire già a Cassiodoro che ne tesseva lodi all’imperatore Teodorico, poi anche Dante Alighieri lo elogia in alcuni suoi scritti e in un passato più recente è stato uno dei vini preferiti da Gabriele D’Annunzio.
La zona di produzione comprende il territorio collinare di parte dei comuni di Soave, Monteforte d'Alpone, San Martino Buon Albergo, Mezzane di Sotto, Roncà, Montecchia di Crosara, San Giovanni Ilarione, Cazzano di Tramigna, Colognola ai Colli, Caldiero, Illasi e Lavagno tutti in provincia di Verona.
Per gli impianti realizzati dopo l'approvazione del presente disciplinare devono essere utilizzate esclusivamente le forme di allevamento a spalliera semplice.
Per gli impianti esistenti alla data dell'entrata in vigore del presente disciplinare sono ammesse tuttavia le forme di allevamento a pergola semplice inclinata unilaterale e la pergoletta veronese mono o bilaterale.
Il numero minimo di ceppi ad ettaro, per i vigneti piantati dopo l'approvazione del presente disciplinare è di 4000.
È vietata ogni pratica di forzatura: è consentita l'irrigazione di soccorso.
La resa massima di uva non deve essere superiore a 10 ton. per ettaro di vigneto a coltura specializzata.
La resa massima di uva in vino non deve essere superiore al 70%.
Vitigni utilizzati: uve Garganega per almeno il 70% e per il rimanente, uve dei vitigni Trebbiano di Soave (nostrano), Pinot Bianco e Chardonnay.
In tale ambito del 30%, e fino ad un massimo del 5%, possono altresì concorrere le uve provenienti dai vitigni a bacca bianca non aromatiche autorizzati e raccomandati per la provincia di Verona.
Le tipologie previste sono:
Soave Superiore, uve Garganega min. 70%, e per il rimanente, uve Trebbiano di Soave, Pinot Bianco e Chardonnay: titolo alcolometrico totale minimo 12%, affinamento in bottiglia di almeno 3 mesi e comunque non può essere messo in commercio prima del 31 marzo successivo alla vendemmia. E’ prevista la menzione della “vigna”. E’ obbligatorio indicare l’annata di produzione.
Soave Superiore Riserva, uve Garganega min. 70%, e per il rimanente, uve Trebbiano di Soave, Pinot Bianco e Chardonnay: titolo alcolometrico totale minimo 12,5%, affinamento obbligatorio di almeno 2 anni, di cui almeno 3 mesi in bottiglia, a partire dal 1 novembre dell'annata di produzione delle uve.
Soave Superiore Classico, uve Garganega min. 70%, e per il rimanente, uve Trebbiano di Soave, Pinot Bianco e Chardonnay: titolo alcolometrico totale minimo 12,5%. Le uve devono essere prodotte nella zona più antica prevista per la produzione della tipologia con aggiunta della denominazione “classico”; affinamento in bottiglia di almeno 3 mesi e comunque non può essere messo in commercio prima del 31 marzo successivo alla vendemmia.
Tra le caratteristiche principali troviamo profumi di fiori bianchi e una nota di mandorla provenienti dalle uve garganega abbinate a un’ottima freschezza e sapidità dovute al trabbiano. Con l’affinamento si possono poi notare anche note di vaniglia.
E’ perfetto in abbinamento con piatti di pesce o come aperitivo con salumi; perfetto con la cucina tipica veneta, con il “panmojo” o con la “panà” (una zuppa a base di pane bollito condito con olio); oppure con risotti con le verdure.
Appassionato di vino da molto tempo, ho organizzato vari eventi di presentazione prodotti utilizzando varie location a Milano, Padova, Bergamo,...
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