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Doc e Docg

Doc e Docg: Recioto di Soave Docg

di Sergio Ronchi

MappaArticolo georeferenziato

Gazzetta Ufficiale n. 110 del 14 maggio 1998
Tipologia: Recioto di Soave e Recioto di Soave Spumante.
Vitigni: Garganega ma possono concorrere alla produzione di detti vini, da sole o congiuntamente, anche le uve dei vitigni Pinot bianco, Chardonnay e Trebbiano di Soave fino ad un massimo del 30%.
Zona di produzione: Comuni Soave, Monteforte d'Alpone, San Martino Buon albergo, Mezzane di Sotto, Roncà, Montecchia di Crosara, San Giovanni Ilarione, Cazzano di Tramigna, Colognola ai Colli, Illasi e Lavagno in provincia di Verona.
Condizioni ambientali: Terreno collinare e comunque deve essere quello tradizionale della zona atto a conferire alle uve ed al vino le specifiche caratteristiche di qualità.
Densità per ettaro: Non inferiore a 3.000 ceppi
Resa massima: 9 t. per ettaro
Titolo alcolometrico volumico totale: 14% minimo
Resa massima in vino: Inferiore al 40% e inferiore al 42% per la tipologia Spumante.

Note: L'appassimento delle uve può essere condotto anche con l'ausilio di impianti di condizionamento ambientale purché operanti a temperature analoghe a quelle riscontrabili nel corso dei processi tradizionali di appassimento.

La zona di produzione è compresa nelle colline intorno a Soave che si trova ad est di Verona. Radici storiche importanti ci fanno ricordare che il vino in queste terre è sempre stato uno dei prodotti più importanti e apprezzati infatti ne parla già Cassiodoro, ministro del re Teodorico, che essendo addetto anche alla scelta dei vini di corte, chiedeva sempre ai contadini il vino bianco così chiaro da sembrare fatto dai gigli. In tempi più vicini a noi anche Goethe ne parlò nel suo "viaggio in Italia" quando visse a Malcesine, una bella cittadina sul lago di Garda nella sponda veronese. Il nome "recioto" deriva dal termine dialettale "recia", orecchia, che è la parte del grappolo di garganega più esposta al sole e che viene utilizzata per la produzione di questo vino. Le uve vengono poi fatte appassire sui graticci per circa 5-6 mesi per poi ottenere questo vino bianco dolce.

Il colore è giallo dorato e il profumo è fruttato, di confettura di frutta matura con una nota di miele. In bocca è dolce e ritornano le note sentite al naso con in più un a nota di mandorla. Si abbina ai dolci secchi da pasticceria o alle crostate di frutta. Esiste anche la tipologia spumante.

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Appassionato di vino da molto tempo, ho organizzato vari eventi di presentazione prodotti utilizzando varie location a Milano, Padova, Bergamo,...

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