Il Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada è diventato DOCG con decreto del 6 luglio 2005 e pubblicazione sulla gazzetta ufficiale n. 1229 del 30 settembre 2008.
Il disciplinare prevede la possibilità di avre queste tipologie:
«Dolcetto di Ovada Superiore» o «Ovada»;
«Dolcetto di Ovada Superiore» o «Ovada» «riserva»;
«Dolcetto di Ovada Superiore» o «Ovada» «vigna»;
«Dolcetto di Ovada Superiore» o «Ovada» «vigna» «riserva».
La zona di produzione delle uve atte alla produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada comprende l'intero territorio dei comuni di Ovada, Belforte Monferrato, Bosio, Capriata d'Orba, Carpeneto, Casaleggio Boiro, Cassinelle, Castelletto d'Orba, Cremolino, Lerma, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Mornese, Morsasco, Parodi Ligure, Prasco, Rocca Grimalda, San Cristoforo, Silvano d'Orba, Tagliolo Monferrato, Trisobbio, in provincia di Alessandria.
I terreni utilizzati dovranno essere argillosi, tufacei, calcarei e loro eventuali combinazioni, compresi quelli a medio impasto, esclusivamente collinari con un’altitudine non superiore ai 600 m. s.l.m..
I vigneti oggetto di nuova iscrizione o di reimpianto dovranno essere composti da un numero di ceppi ad ettaro, calcolati sul sesto d'impianto non inferiore a 4000. La forma di allevamento dovrà essere a controspalliera con legatura della vegetazione verde sempre al di sopra del capo a frutto e sistema di potatura Guyot tradizionale e comunque atto a non modificare le caratteristiche delle uve e del vino.
La resa massima prevista è di 6 t. per ettaro.
Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada; vitigno dolcetto 100%, titolo alcolometrico volumico minimo totale 12,5%, affinamento minimo 12 mesi.
Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada riserva; vitigno dolcetto 100%, titolo alcolometrico volumico minimo totale 12,5%, affinamento minimo 24 mesi.
Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada vigna; vitigno dolcetto 100%, titolo alcolometrico volumico minimo totale 13%, affinamento minimo 12 mesi.
Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada vigna riserva; vitigno dolcetto 100%, titolo alcolometrico volumico minimo totale 13%, affinamento minimo 24 mesi.
L’inserimento del nome della vigna è previsto solo se la vigna ha un’età di almeno 7 anni.
Il nome Dolcetto non deve far pensare ad un vino dolce ma deriva invece dal termine dialettale dusset che significa dosso o collina.
Nella zona la vite è coltivata da secoli e in particolare le uve Dolcetto.chiamata anche Uva di Ovada o Uva Ovadensis.
Solitamente il colore è rosso rubino intenso, l'odore è vinoso e caratteristico, il sapore asciutto, morbido e leggermente amarognolo.
Anche se questo vino ha le caratteristiche per invecchiare, è solitamente un vino fatto per essere bevuto giovane e che bene si presta all’abbinamento con vari piatti della cucina piemontese e italiana in generale grazie appunto alla sua freschezza e morbidezza. Molto bene quindi con arrosti e carni bianche in genere o con formaggi freschi o di media stagionatura.
Appassionato di vino da molto tempo, ho organizzato vari eventi di presentazione prodotti utilizzando varie location a Milano, Padova, Bergamo,...
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