Questa DOC è situata in due territori distinti, uno tra il fiume Oglio e il fiume Po e l'altro dall'Oltrepò mantovano che coincidono con due sottodenominazioni e cioè "viadanese-sabbionetano" e " Oltrepò mantovano". Storicamente la produzione di vino risale al tempo dei monaci benedettini. In particolare sulla pianura a destra del fiume Po si è sempre coltivato il vitigno Lambrusco mantovano. La DOC è stata riconosciuta nel 1987. Il vino prodotto normalmente risulta più o meno frizzante in base al tipo di procedimento utilizzato per la produzione e cioè usando una rifermentazione naturale che dona al vino una spuma evanescente, caratteristica di questo Lambrusco.
Può essere prodotto nelle tipologie "rosso" e "rosato".
I vitigni utilizzati sono: Lambrusco Viadanese (localmente chiamato Groppello Reperti), Lambrusco Maestri (localmente chiamato Groppello Maestri), Lambrusco Marani e Lambrusco Salamino almeno per l'85%, a cui possono essere aggiunti Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Grasparossa, Ancellotta e Fortuna. Il titolo alcolometrico minimo deve essere del 10,5%. La sottodenominazione in etichetta può essere messa solo se il titolo alcolometrico minimo è del 11%. Caratteristico il profumo vinoso, fruttato e con una nota di viola, in bocca è frizzante, spesso amabile. Si abbina molto bene alla cucina tipica mantovana e lombarda e cioè con tutti i piatti a base di maiale e con agnolotti e pasta in brodo oltre che con i numerosi salumi della zona.
Appassionato di vino da molto tempo, ho organizzato vari eventi di presentazione prodotti utilizzando varie location a Milano, Padova, Bergamo,...
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