Il vino prende il nome dalla zona di produzione e cioè la Val d'Orcia, le colline a sud di Siena. La vite cresce in questo territorio da moltissimi anni e attraversando le colline potremmo vedere un rincorrersi di vigneti (principalmente Sangiovese e Trebbiano) che rendono ancora più suggestivo il paesaggio. Vino di lontana memoria, leggende narrano che già gli Etruschi facevano riti propiziatori per un buon raccolto.
La zona di produzione comprende i territori nei comuni di San Quirico d'Orcia, Castiglione d'Orcia, Pienza, Radicofani, San Giovanni d'Asso, Trequanda, Buonconvento e in parte i territori dei comuni di Montalcino, Abbadia San Salvatore, San Casciano dei Bagni, Torrita di Siena, Chianciano Terme e Sartiano.
Le tipologie previste dal disciplinare sono diverse:
Rosso, Sangiovese minimo 60% con aggiunta di altri vitigni autorizzati ma non aromatici e con un massimo di vitigni a bacca bianca del 10%, titolo alcolometrico volumico minimo 12%. Può essere prodotto anche la tipologia "novello" con titolo alcolometrico volumico minimo 11%.
Bianco, vitigno Trebbiano toscano minimo 50% con aggiunta di altre uve a bacca bianca, titolo alcolometrico volumico totale minimo 11%.
Vin Santo, stesse uve del "bianco" ma con procedimento di appassimento naturale, titolo alcolometrico volumico totale minimo 16% e invecchiamento di 3 anni dalla vendemmia.
Può essere prodotta anche una tipologia "amabile".
Appassionato di vino da molto tempo, ho organizzato vari eventi di presentazione prodotti utilizzando varie location a Milano, Padova, Bergamo,...
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