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Poggio della Buttinera di Travaglino

di Sergio Ronchi

MappaArticolo georeferenziato

Il giorno 7 febbraio 2005 ho partecipato alla presentazione del nuovo pinot nero dell'azienda Travaglino di Calvignano (PV). La serata di presentazione si è svolta nella bella cornice dell'Excelsior Hotel Gallia di Milano alla presenza di un selezionato numero di giornalisti e operatori del settore. Il moderatore della serata, Bruno Pizzul, ha interagito con l'enologo dell'azienda e vero "creatore" di questa nuova versione di pinot nero Fabrizio Maria Marzi, coadiuvato dall'istrionico Luciano Merlini.

Il "Poggio della Buttinera" è una delle riserve storiche di Travaglino, in particolare questa annata è differente dalle precedenti perché è il primo anno che si produce con pinot nero impiantato appositamente per la realizzazione di un vino rosso. La zonazione fatta dall'azienda ha portato a una selezione dei migliori cloni di pinot nero di ogni loro area vitata, valorizzando il rapporto prodotto-territorio. L'Oltrepò è famoso anche per gli spumanti metodo classico in cui una rilevanza particolare ha proprio il pinot nero, che però è coltivato per la spumantizzazione e quindi dando maggiore rilievo alla freschezza e all'acidità rispetto ad altre componenti.

La serata aveva lo scopo di fare comprendere le differenze di questo 2001 con le annate precedenti e quindi ci è stata data la possibilità di fare una verticale delle ultime 4 annate.

Il 1998, di colore rosso rubino con sfumature aranciate, ha sentori di frutti di bosco e anche animali e di cuoio. In bocca trova ancora una discreta acidità che fa ritenere che il prodotto possa ancora avere alcuni anni di vita anche se a me è sembrato il momento giusto di berlo.

Il 1999, rosso rubino scarico nei profumi ricorda le more e le ciliegie e poi pepe e anche una nota balsamica. Si sentono ancora i tannini dolci della barrique bene equilibrati.

Il 2000 sempre di colore rosso rubino, da sensazioni vegetali e di ribes nero. E' certamente equilibrato anche se l'ho trovato corto nelle sensazioni di retrogusto.
E poi il 2001, il "nuovo pinot nero" !

Già il colore è risultato più intenso e i profumi molto decisi di ciliegie, amarene e carrube e poi sentori di vaniglia e tabacco completano il quadro delle sensazioni. All'assaggio ha dato quasi la sensazione che le uve fossero surmaturate ma il fatto è dovuto all'annata di vendemmia molto calda.
Questa annata si differenzia molto dalle precedenti e per dare un tocco di novità è stata utilizzata anche una differente etichetta, più moderna nel look e anche una bottiglia che ricorda quelle storiche dell'azienda.
Il pinot nero di Travaglino lo conoscevo già dalle annate precedenti però questa nuova strada percorsa dà un vino più "potente" e persistente dei precedenti. Qualche cosa di nuovo sul mercato dell'Oltrepò. Questo ci fa capire che il pinot nero può essere preso in considerazione anche per la vinificazione di rossi di qualità per il territorio Oltrpadano. Provatelo!


Fonte news: TigullioVino.it

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