DM n. 72 del 27 marzo 1993
Tipologia: Taurasi e Taurasi riserva
Vitigni: Aglianico. Possono concorrere altri vitigni a bacca rossa non aromatici raccomandati o autorizzati per la provincia di Avellino, fino a un massimo del 15%.
Zona di produzione: Comuni di Taurasi, Bonito, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Fontanarosa, Lapio, Luogosano, Mirabella Eclano, Montefalcione, Montemarano, Montemileto, Paternopoli, Pietradefusi, Sant'Angelo all'Esca, San Mango sul Calore, Torre le Nocelle e Venticano, tutti in provincia di Avellino.
Condizioni ambientali: Vigneti collinari o comunque di giacitura con esposizioni adatte; assoluta esclusione di quelli impiantati su terreni di fondovalle, umidi e non sufficientemente soleggiati.
Resa massima: 10 t. per ettaro (di anno in anno la Regione Campania con proprio decreto può fissare dei limiti più restrittivi).
Titolo alcolometrico volumico totale: 11,5% e 12% per la riserva.
Resa massima dell'uva: 70% al primo travaso, non dovrà superare il 65% dopo il periodo di invecchiamento obbligatorio.
Invecchiamento: Tre anni di cui almeno uno in botti di legno. Il Taurasi "riserva" deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento obbligatorio di almeno quattro anni, di cui almeno diciotto mesi in botti di legno.
Il periodo di invecchiamento decorre dal primo dicembre dell'annata di produzione delle uve.
La zona interessata è quella a nord est di Avellino dove si trova la cittadina di Taurasi. In questa zona si producono anche le altre due DOCG della Campania, Fiano di Avellino e Greco di Tufo. Vino storico della zona, ci sono documenti che fanno menzione anche del suo invecchiamento già alla fine del 700. Da sempre è considerato il "barolo del sud" per la sua struttura e per le caratteristiche che lo fanno il vino più pregiato dell'Italia meridionale. Viene prodotto dalle uve aglianico almeno per l'85% e deve invecchiare almeno 3 anni prima di essere messo in commercio. Esiste anche la tipologia riserva. Il colore è rosso granato inteso, cupo, con profumi di frutta matura e speziato. In bocca può essere tannico se giovane ma spesso è morbido. Si abbina a tutti piatti della cucina campana a base di carni rosse, selvaggina e piatti speziati o piccanti oltre che con i formaggi stagionati.
Appassionato di vino da molto tempo, ho organizzato vari eventi di presentazione prodotti utilizzando varie location a Milano, Padova, Bergamo,...
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