Gazzetta Ufficiale n. 249 del 24 ottobre 1995.
Tipologia: Franciacorta, vino spumante con rifermentazione in bottiglia. Brut, Satèn (solo Chardonnay e/o Pinot bianco), Rosé (Chardonnay, Pinot bianco e almeno il 15% di Pinot nero).
Vitigni: Chardonnay e/o Pinot bianco e/o Pinot nero
Zona di produzione: Paratico, Capriolo, Adro, Erbusco, Cortefranca, Iseo, Ome, Monticelli Brusati, Rodengo Saiano, Paderno Franciacorta, Passirano, Provaglio d'Iseo, Cellatica e Gussago, e la parte del territorio dei comuni di Cologne, Coccaglio, Rovato e Cazzago S. Martino che si trova a nord delle strade statali n. 573 e n. 11 e parte del territorio del comune di Brescia, tutti nella provincia di Brescia.
Condizioni ambientali: Terreno pedecollinare o collinare su terreni prevalentemente sciolti, spesso ferrettizzati, ciottolosi e ghiaiosi. Sono escluse le aree sopra i 496 metri di altitudine e le zone di fondovalle.
Densità per ettaro: Non inferiore a 3.300 ceppi, per impianti a pergola o sylvoz 2.500 ceppi minimo.
Resa massima: 10 t. per ettaro
Titolo alcolometrico volumico totale: 11,5,% minimo
Resa massima dell'uva: Inferiore al 65%
Invecchiamento: Affinamento obbligatorio di 18 mesi in bottiglia, 30 mesi per il Millesimato.
Millesimati: Per utilizzare la dicitura "Millesimato" è obbligatorio che almeno l'85% del vino sia dell'annata di riferimento.
Ci troviamo in provincia di Brescia, vicino al lago d'Iseo e questa è la terra dei migliori "bollicine" italiani, vini a metodo classico, cioè a fermentazione in bottiglia e da non confondersi con gli spumanti metodo Charmat. I bollicine sono i vini "spumanti" a più lunga fermentazione e che richiedono un lavoro più impegnativo ma da questa area si stanno ottenendo sempre migliori risultati. Il nome di Franciacorta si trova già in documenti del 1300 e sembra derivi dalle abbazie "Franche curtes", cioè "corti franche" che non avevano l'obbligo di pagare i dazi. Il territorio è bello e ricco di boschi, le colline sono molto soleggiate e il terreno è ghiaioso. Fino a cinquanta anni fa si producevano solo vini rossi ma poi si è capito che chardonnay, pinot bianco e pinot nero potevano dare il massimo utilizzando il metodo classico. Possiamo trovare varie tipologie di vini, dal Pas Dosè (o dosage zero o similari) al Extra Brut al Brut per arrivare al Satèn, molto interessante per la sua minore pressione lo fa un prodotto più vicino al gusto di tutti, anche di chi non si avvicina spesso a questa tipologia di vini, per terminare con il Rosè, ancora di produzione limitata visto anche i costi elevati.
Gli abbinamenti sono molteplici, ma è ottimo con il prosciutto crudo e con i salumi in generale così come aperitivo con portate a base di pesce. E' ottimo anche con primi piatti a base di pesce o verdure ma lo possiamo utilizzare a tutto pasto con cibi dai gusti non troppo intensi. Da escludere l'abbinamento con i dolci.
Appassionato di vino da molto tempo, ho organizzato vari eventi di presentazione prodotti utilizzando varie location a Milano, Padova, Bergamo,...
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