Gazzetta Ufficiale n. 172 del 25 luglio 1998
Tipologia: Carmignano e Carmignano Riserva.
Vitigni: Sangiovese minimo 50%; Canaiolo nero fino al 20%; Cabernet franc e Cabernet sauvignon, da soli o congiuntamente, dal 10 al 20%; Trebbiano toscano, Canaiolo bianco e Malvasia del Chianti, da soli o congiuntamente, fino a un massimo del 10%.
Zona di produzione: Comune di Carmignano e Poggio a Caiano in provincia di Prato.
Condizioni ambientali: Sono da considerarsi idonei unicamente i vigneti collinari di giacitura e orientamento adatti i cui terreni, situati a un'altitudine non superiore ai 400 metri, siano derivati da calcarei marnosi di tipo alberese e scisti argillosi e arenarie.
Densità per ettaro: Non inferiore a 3.000 ceppi
Resa massima: 8 t. per ettaro
Titolo alcolometrico volumico totale: 12,5% minimo
Resa massima dell'uva: Non superiore al 70%.
Invecchiamento: Non può essere immesso al consumo prima del 1° giugno del secondo anno successivo a quello di produzione delle uve.
Qualora il vino "Carmignano" venga immesso al consumo a partire dal 29 settembre (giorno di San Michele e festa di Carmignano) del terzo anno successivo a quello di produzione delle uve, potrà portare in etichetta la qualificazione aggiuntiva "riserva". Il periodo di invecchiamento deve essere effettuato in botti di rovere e/o di castagno, rispettivamente per almeno otto mesi per il "Carmignano" e per almeno dodici mesi per il "Carmignano riserva".
La zona di produzione è nella provincia di Prato, a nord di Firenze. Zona di grande fascino e interesse culturale, verdi colline e paesaggio rilassante, è qui che il Carmignano viene prodotto, un vino di lunga storia, se ne parlava già nel 1300. All'inizio del 900 invece divenne sempre più raro trovarlo e fino a qualche anno fa era poco reperibile se non in loco. Ha ricevuto la DOCG nel 1990 e da allora ha avuto un notevole slancio. Il disciplinare prevede come vitigni il sangiovese unitamente a cabernet sauvignon e cabernet franc.
Il colore è rosso rubino a volte tendente al granato con l'invecchiamento; al naso si ritrovano profumi di mammola e di frutti rossi oltre che note vinose. In bocca ritroviamo i sapori di frutti sentiti al naso ma con una buona morbidezza e sapidità. In tavola si abbina alla ricca e saporita cucina toscana, come arrosti, pollame e cacciagione ma anche con la tipica "fiorentina". Perfetto anche con il pecorino toscano.
Appassionato di vino da molto tempo, ho organizzato vari eventi di presentazione prodotti utilizzando varie location a Milano, Padova, Bergamo,...
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