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Doc e Docg

Doc e Docg: Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg

di Sergio Ronchi

MappaArticolo georeferenziato

Gazzetta Ufficiale n. 54 del 6 marzo 2003
Tipologia: Montepulciano d'Abruzzo Colline teramane e Montepulciano d'Abruzzo Colline teramane riserva.
Vitigni: Montepulciano 90% minimo, sangiovese 10% massimo.
Zona di produzione: Comuni di Ancarano, Atri, Basciano, Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Celino Attanasio, Cermignano, Civitella del Tronto, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Morro d'Oro, Mosciano Sant'Angelo, Nereto, Notaresco, Penna Sant'Andrea, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant'Egidio alla Vibrata, Sant'Omero, Silvi, Teramo, Torano Nuovo, Tortoreto tutti nella provincia di Teramo.
Condizioni ambientali: Terreno collinare o altopiano, altitudine massima 550 m.
Densità per ettaro: Non inferiore a 3.000 ceppi
Resa massima: 9,5 t. per ettaro
Titolo alcolometrico volumico totale: 12,5% minimo
Resa massima dell'uva: Inferiore al 70%
Invecchiamento: Due anni di cui almeno un anno in botti di rovere o di castagno e sei mesi di affinamento in bottiglia (Il periodo di invecchiamento decorre dal 1 novembre dell'annata di produzione delle uve). Se sottoposto ad un periodo di invecchiamento non inferiore a tre anni può portare in etichetta la menzione "riserva".


Il Montepulciano d'Abruzzo è coltivato in una grande area che racchiude un pò tutte le province d'Abruzzo ma la DOCG è stato riservata al territorio delle Colline Teramane dove la qualità e i caratteri tipici del vino sono superiori. E' il microclima che ne fa di questa area, la migliore di tutta la regione. Il sottosuolo è calcareo-argilloso, ottimo per la vite, inoltre la presenza di numerosi corsi d'acqua ne favorisce lo sviluppo che trae vantaggio anche della vicinanza al mare.

Già conosciuto dall'epoca romana, ne parla infatti Plinio il Vecchio, per secoli è stato quasi dimenticato e fino agli inizi del 1900 si consumava solo localmente. La DOCG è stata assegna solo nel 2003 ma già da molti anni la qualità di questi prodotti è talmente alta che difficilmente non ci sorprendiamo assaggiando uno di questi vini che troviamo nella tipologia base e nella tipologia riserva.

Il colore si presenta rosso rubino intenso con riflessi granato con l'invecchiamento, al naso risulta floreale e fruttato oltre che speziato. Si abbina con i classici piatti ricchi di sapori e condimenti della cucina abruzzese e con tutte le carni rosse, di agnello, capretto, cacciagione o con le grigliate. Ottimo con i "maccheroni alla chitarra" o con i "fazzoletti al forno".

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