Il Consorzio di Tutela Vino Cesanese del Piglio Docg, in collaborazione con Go Wine, ha organizzato a Milano un evento di degustazione e presentazione dei propri vini. L’evento si è tenuto giovedì 24 ottobre all'hotel Michelangelo di Milano.
Protagonista è stato il vitigno autoctono Cesanese di Affile, la cui denominazione Piglio DOCG è il vino rosso più rappresentativo delle province di Roma e di Frosinone. La produzione è legata ai comuni di Anagni, Acuto, Piglio, Serrone, Paliano; territori che custodiscono le tracce della denominazione di popoli come Equi ed Ernici e la successiva influenza delle vicende papali, oltre alle opere lasciate da artisti del Settecento e dell’Ottocento. Per la prima volta, Go Wine promuove questa degustazione a Milano che ha consentito al pubblico di conoscere un vino ricco di storia e protagonista di una nuova affermazione nel corso degli ultimi 10 anni. Quest’anno il comparto produttivo del Cesanese del Piglio festeggia i 40 anni della DOC che dal 2008 ha aumentato il suo prestigio con la menzione della DOCG.
La produzione di Cesanese è di circa 500.000 bottiglie.
In effetti molte aziende presenti, giustamente, oltre al Cesanese hanno pensato di presentare anche l’altro vino del territorio e cioè la passerina nella versione secca o spumante. L’impressione che se ne ricava è di una qualità comlessivamente molto buona con alcune eccellenze e nessun vino di livello basso, sia nel cesanese che nella passerina. In particolare si notano le differenze di territorio e ancora di più dei terreni dove a volte spicca mineralità e altre volte sapidità o profumi fruttati.
Ecco alcuni appunti di degustazione:
Agricola Emme – Piglio.
Passerina del Frusinate IGT, metodo charmat, aromi di mela gialla, fieno e camomilla. Pulito e molto piacevole.
Hyperius IGT Frusinate, a base di passerina 90% e Malvasia puntinata 10%. E’ un vino facile, da bere giovane con sentori di frutta bianca fresca e una nota minerale.
Casal Cervino, Cesanese del Piglio Superiore DOCG, grnade intensità di frutti rossi maturi, amarene e una nota floreale. Un buon corpo e intensità abbastanza pronunciata.
Petrucca e Vela – Anagni.
Agape, Cesanese del Piglio DOC, 2009. Ciliegia e frutta rossa in quantita. In bocca è tannico e sapido e copre bene il suo 14% di alcol.
Tellures, Cesanese del Piglio DOC, 2008. Frutti rossi maturi e sensazioni di cacao e di liquerizia. Ha una discreta tannicità e un finale leggermente minerale. Si affina per 10 mesi in botti grandi. Arriva a 16% di alcol in etichetta ma non si sentono.
Pileum – Piglio.
Massitum, Cesanese del Piglio DOCG, 2009. Grande esplosione di profumi, frutti rossi e confettura, in bocca è ampio e molto equilibrato.
Bolla dell’Urbano, Cesanese del Piglio Riserva DOCG, 2010. Altro grande vino, frutti rossi maturi in abbondanza e sentori terziari già in arrivo. Fa affinamento in botte grande. E’ uno dei vini più interessanti assaggiati.
Rapillo – Serrone.
Cesanese del Piglio DOC, 2011. buoni sentori di frutti rossi e una nota speziata sul finale. E’ ancora giovane.
Elena Sinibaldi – Paliano
Passerina del Frusinate, grande acidità, molta frutta bianca, in bocca è intenso e persistente
Cesanese DOC, 2012. frutti rossi, ciliegie e more. Equilibrato e molto piacevole.
Bosco Castello, Cesanese IGT, oltre al Cesanese ne fanno parte vitigni quali coliegiolo, bommino e altri. E’ un vino molto interessante, molta frutta rossa matura, risulta piacevole ed equilibrato al palato.
Terenzi Giovanni – Serrone
Passerina IGT, un vino di un bel colore paglierino con profumi di frutta fresca, piacevole come aperitivo.
Colle Forma, Cesanese Superiore DOCG. Bel colore rosso intenso, al naso profumi di visciole, ribes nero e prugne. In bocca risulta caldo (con il suoi 14% di alcol) e con tannini dolci, un bella freschezza e un finale leggermente di mandorla lo fa piacere molto.
Manfredi Opificio –
L’onda 2010, Cesanese. Profumi di frutti rossi e di spezie e erbe aromatiche. In bocca è molto intenso e ci fa ricordare i profumi sentiti all’olfatto. Un bel prodotto, pulito e piacevole.
Cantina Martini –
Cesanese. Questo vino è prodotto da antiche vigne di famiglia. Si presenta di colore rosso scuro, al naso offre sentori di frutti rossi maturi quali la mora e il ribes. In bocca è caldo e morbido e persistente. Un ottimo prodotto.
I due vini che mi hanno maggiormente impressionato sono questi, anche se con caratteristiche completamente differenti:
Casale della Ioria – Anagni
Campo Novo, Cesanese del Piglio DOCG, 2012. Un vino giovane, che deve ancora esprimersi al meglio ma che credo abbia in sè le caratteristiche peculiari del territorio. Colore abbastanza intenso, aromi di frutti rossi e di visciola in particolare. In bocca si presenta fresco e piacevole alla beva. Fa fermentazione in acciaio. Il prezzo in commerciao è di circa 10 Euro.
Coletti Conti – Anagni
Hernicus, Cesanese del Piglio DOCG, 2011. Qui abbiamo una varietà notevole di profumi, dalla frutta matura alle confetture per arrivare al cacao. In bocca ritroviamo tutti i profumi con in più una pesistenza importante. Raggiunge il 16% di alcol che non è poco.
Romanico, Cesanese del Piglio DOCG, 2010. Questo vino si differenzia da tutti gli altri per la potenza che esprime e riesce a farci capire come il terreno e il vitigno possno esprimere anche prodotti particolarmente complessi e intensi. Si parte con confetture di more e ribes ma anche note di viola per poi passare a liquerizia, ginepro, tabacco, tartufo e anche note di mineralità che poi ritroviamo alla degustazione, sorretta da una notevole acidità che regala a questo vino una piacevolezza speciale. L’intensità e la lunghezza sono importanti, così come i tannini dolci che completano questo grande vino. L’alcol è al 16% ma è ben equilibrato con durezze e morbidezze. Si può trovare in commercio a circa 23 Euro.
Fonte news: Mia partecipazione
Appassionato di vino da molto tempo, ho organizzato vari eventi di presentazione prodotti utilizzando varie location a Milano, Padova, Bergamo,...
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