Gazzetta Ufficiale n. 269 del 14 novembre 1992
Tipologia: Montefalco Sagrantino secco e Montefalco Sagrantino passito
Vitigni: Sagrantino 100%.
Zona di produzione: Comune di Montefalco e parte del territorio dei comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell'Umbria in provincia di Perugia.
Condizioni ambientali: Sono pertanto da considerarsi idonei unicamente i terreni collinari di buona esposizione con esclusione dei fondovalle.
Densità per ettaro: non inferiore a 3.000 ceppi
Resa massima: 8 t. per ettaro
Titolo alcolometrico volumico totale: 13% minimo, 14,5% minimo per il passito.
Resa massima dell'uva: Inferiore al 65%, inferiore al 45% per la tipologia passito.
Invecchiamento: Il vino "Montefalco" Sagrantino "secco" non può essere immesso al consumo se non dopo aver subito un periodo di invecchiamento di almeno trenta mesi, di cui almeno dodici in botti di legno.
Il vino "Montefalco" Sagrantino "passito", non può essere immesso al consumo se non dopo aver subito un periodo d'invecchiamento di almeno trenta mesi.
I periodi d'invecchiamento, di cui sopra, decorrono dal l° dicembre dell'anno di vendemmia.
Montefalco è un comune in provincia di Perugia e qui si produce il Montefalco Sagrantino, proveniente da sole uve sagrantino, un vitigno autoctono umbro. La zona interessata è la collina a sud di Perugia, zona già ricca anche di ulivi. Famoso infatti è anche l'olio umbro, ricco di profumi e sapori così come i suoi vini. Il vitigno sagrantino produce un vino tra i più tannici in assoluto nel panorama vitivinicolo mondiale e pertanto i vini prodotti necessitano di un affinamento in legno; sono quindi vini da invecchiamento. Li possiamo trovare in due diverse tipologie, secco e passito. Nel bicchiere lo troviamo subito di un colore rosso rubino cupo e al naso ci assalgono aromi fruttati di frutta matura come lamponi e more e anche profumi speziati come liquirizia e pepe nero, in bocca ritroviamo tutto quanto con un pizzico di sapidità. Il Montefalco Sagrantino secco lo abbiniamo a varie tipologie di carni rosse, di agnello, capretto o anche con cacciagione. Il Montefalco Sagrantino passito invece si abbina alla pasticceria secca o alle molte specialità locali come il "brustengolo" a base di mele o il dolce di marzapane, oltre che a essere assaporato come vino da meditazione.
Appassionato di vino da molto tempo, ho organizzato vari eventi di presentazione prodotti utilizzando varie location a Milano, Padova, Bergamo,...
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