Registrati!

hai dimenticato la password?

Inserisci il tuo indirizzo e-mail e premi invia.

ricerca avanzata

cerca in
Pubblicità
Home > Autori > Vino > Vino in garage

Vino in garage

Giugno, anzi quasi Luglio

di Luca Risso

MappaArticolo georeferenziato

Dopo le sbornie di TerroirVino e dopo il Garage Wines Contest, c'è voluto un po' di tempo per riassorbire il climax e rientrare nei ranghi della normalità. La normalità è sempre qualcosa di eccezionale, per cui il mese di giugno è stato caratterizzato da una alternanza di caldo caldissimo e di freddo freddissimo. Le piogge sono state intense per tutta la prima settimana del mese. Per fortuna le temperature piuttosto basse hanno allungato il periodo di incubazione delle patologie fungine, per cui appena il tempo si è volto al bello è stato possibile effettuare efficacemente i normali trattamenti.

Sono seguiti una decina di giorni molto caldi, e quindi una nuova ondata di freddo e pioggia, e infine di nuovo caldo. Una alternanza di pioggia e bel tempo abbastanza regolare rende i trattamenti programmabili, mentre le abbondanti riserve idriche favoriscono la vegetazione. I sostanza mi pare che le viti siano vigorose, sane, con tanti grappoli e bisognose dunque di un buon diradamento al momento opportuno.

La fase dell'allegagione si è conclusa da poco e lo stato dei grappoli è quello così detto a chicchi di riso, cioè con gli acini piccoli ma formati. Direi che rispetto allo scorso anno si possa stimare un ritardo di circa una settimana. Nel mese di luglio l'ingrossamento dell'acino sarà velocissimo, raggiungendo praticamente in due/tre settimane la dimensione finale, dando successivamente inizio alla fase di cambiamento del colore della buccia, o invaiatura. Sarà quello il momento giusto per togliere i grappoli in eccesso, scegliendo tra i più piccoli e meno formati. Un criterio che molti utilizzano è quello di mantenere solo un grappolo per ogni tralcio.

Per adesso invece è opportuno eliminare i cacchi sterili, mantenendo eventualmente qualche pollone in più per facilitare la potatura. Chi ha la fortuna di possedere una vera cantina e ha ancora un po' di vino nei tini, può approfittare delle giornate belle e asciutte per imbottigliare, dopo un ultimo travaso utile per pulire eventuali rimasugli fecciosi dovuti a una eventuale malolattica tardiva.

Naturalmente tutto questo mi sembra possa valere per la mia regione, cioè la Liguria. Per il resto d'Italia ditemi voi!

Letto 21399 voltePermalink[18] commenti

18 Commenti

Inserito da Emilio Simone

il 02 luglio 2010 alle 16:49
#1
La situazine in Calabria dell'alto Ionio ai piedi della Sila e' stata di bel tempo fino al 20 giugno e pioggie a intermittenza fino al 30 . Un trattamento antiperonosporico sistemico eseguito all'inizio delle pioggie a fatto si che il vigneto sia coperto fino al 4 di luglio circa . i prossimi trattamenti saranno effettuati con prodotti di copertura e cioe' zolfo bagnabile (oidio) e pasta caffaro (peronospora) ultimo trattamento principi di Agosto.
IL vigneto e' in buona salute i grappoli si stanno chiudendo le piante hanno raggiunto un certo equilibrio vegetativo. valuteremo successivamente se alleggerire le viti da un eccessivo carico.

Emilio Simone

Inserito da Luca Risso

il 05 luglio 2010 alle 15:59
#2
La calura attuale ti crea qualche problema?
Luk

Inserito da Angelo Mignosa

il 05 luglio 2010 alle 16:49
#3
ciao Luca,

dalle mie parti ( toscana) ha fatto tanta acqua e ho davvero faticato per garantirmi copertura contro la peronospera, considerata per altro la mia disponibilità di intervento in campo solo durante il weekend.
Manco a dirlo puntuale tra sabato e domenica pioveva ! ritardando così la possibilità di copertura.
Nel giro di una sola settimana tra un mio rientro e l'altro, ho visto prima apparire le classiche macchie d'olio, poca muffetta bianca... e per salvare quanto più possibile sono intervenuto con cimoxil ad azione citotropica, sperando in una attività curativa.
Non ho avuto un gran risultato.

Purtroppo parecchi grappoli manifestano adesso la forma larvata, un po' su tutte le varietà.
Si sono mostrati più resistenti i nuovi impianti ( al 3° anno) di chardonnay, cabernet e sangiovese che si presentano in generale meno colpite e complessivamente in uno stato abbastanza sano, sia verde sia frutto.( solo qualche grappolo avvizzito )

Sono invece sorpreso per l'attacco che hanno subito le varietà autoctone, colorino ciliegiolo e canaiolo, che invece negli anni passati si erano difesi bene.
L'attacco è stato pesante sia sulla parte verde sia sui grappoli ( sempre forma larvata, il tutto dopo l'allegagione, nelle settimane di fioritura non si era ancora manifestato nulla ) Parecchie piante sono state letteralmente "decimate" .
Spero di riuscire a portare a termine una produzione quantitativamente adeguata e sana per vinificare senza problemi le varietà autoctone, anche per correggere i molti errori di vinificazione dello scorso anno e seguire i consigli ricevuti al GWC !)

Sulle piante colpite dalla forma larvata conviene eliminare tutti i grappoli che presentano una parte rovinata o li lascio tanto gli acini con la forma larvata si seccano totalmente ?
Considera che devo comunque sfoltire il carico di frutti, su alcune piante sono davvero troppi.




Inserito da Luca Risso

il 05 luglio 2010 alle 20:36
#4
@Angelo
Mano a mano che la maturazione avanza l'attacco sugli acini della peronospora si fa sempre meno critico.
Penso sia meglio eliminare le foglie colpite, anche per facilitare la penetrazione dei trattamenti.
Con questo caldo umido occhi aperti sull'Oidio!
Luk

Inserito da Emilio Simone

il 06 luglio 2010 alle 19:02
#5
Ciao.

Proprio in questo momento che sto' scrivendo un temporale a sorpresa ha rinfrescato un pomeriggio di classica calura estiva. Il mio pensiero chiaramente e' andato subito alle possibili ripercussioni in vigna.
La calura attuale non da' alcun problema alla vigna, anzi sia le viti che i suoi grappoli sembrano stare a proprio agio con queste temperature. Figurati che ho anche tolto qualche fogliolina per fargli prendere un po' di luce in piu.' Un po' di sofferenza iniziera' a manifestarsi con il protrarsi del caldo e cioe' intorno alla meta' di agosto periodo nel quale dovro' intervenire con del potassio somministrato per via fogliare.
Per quanto riguarda il problema di Angelo devo dire che pertroppo e' capitato anche a
me. Quando non si puo' intervenire tempestivamente con i trattamenti anche solo una settimana di ritardo puo' avere effetti gravi. Nonostaste abbia usato prodotti bloccanti della malattia purtroppo gli acini gia' colpiti non saranno in grado di completare la maturazione quindi probabilmente seccheranno.Nel mio caso nonostante i trattamenti, gli effetti della malattia sono andati avanti per tutto il mese di luglio, con una perdita di produzione del 30% circa.Importante e' fare in modo che i grappoli prendano un po di sole in piu' per svaforire un ristagno di umidita'. Non ho notato grande differenza eliminando i grappoli e gli acini gia colpiti, ad ogni modo penso sia megli eliminarli in quanto rappresentano una fonte di infezione in atto.

Emilio

Inserito da Angelo Mignosa

il 13 luglio 2010 alle 17:46
#6
Purtroppo la decimazione dei frutti sui vecchi filari di canaiolo, ciliegiolo e colorino è andata oltre la peggiore delle ipotesi ....
Anche i grappoli che sembravano resistere e che presentavano pochi acini colpiti dalla forma larvata , man mano negli ultimi giorni hanno incrementano il numero di acini colpiti.
Su alcune piante non si salva.

Sui filari di chardonnay, cabernet e sangiovese, sembra che l'attacco si sia stabilizzato e non registro degli incrementi, la perdita è ben limitata, che stimo intorno al 25%.
Cerco di prenderla con ottimismo e considerato che mi ero posto l'obiettivo di una significativa riduzione della produzione a vantaggio della qualità, guardo adesso ai danni da peronospora quale riduzione "indiretta" del carico di frutto per pianta.

Domanda:
considerato che l'attacco avviene per tramite delle spore sul terreno, cadute con le foglie dello scorso anno, e che queste si trasferiscono sulle piante per mezzo degli schizzi di pioggia sul terreno, ritenete che una lavorazione del terreno ( fresatura) possa contribuire a limitare e/o scongiurare l'attacco di peronospora ?

ciao

Inserito da Luca Risso

il 13 luglio 2010 alle 21:18
#7
Si, pare che un po' aiuti, ma mi pare siamo abbastanza avanti oramai per avere danni cos' rilevati da peronosporea su grappolo. Hai dato il rame uniformemente?
Luk

Inserito da Angelo Mignosa

il 14 luglio 2010 alle 10:11
#8
Per questa stagione ormai è andata così e non c'è più nulla da fare,spero solo di riuscire a portare in vendemmia un po' di uva sana sebbene in quantità decisamente ridotta.
L'osservazione sulla lavorazione del terreno era indirizzata al prossimo anno e a tutte le cautele che dovrò prendere per non ritrovarmi in una situazione simile.
Mi serve raccogliere quante più informazioni possibili per gestire in futuro il fenomeno.
Il problema sicuramente è stato determinato dal fatto di non riuscire a mantenere un’adeguata copertura con rame a causa delle persistenti piogge di Maggio e anche da una eccessiva "vegetazione" che ha limitato la copertura con rame.

Cari amici garagisti, ogni suggerimento che mi aiuti a gestire le prossime annate è benvenuto!
ciao

Inserito da Emilio Simone

il 14 luglio 2010 alle 10:17
#9

Concordo, la lotta e' basata principalmente su metodi di prevenzione, in quanto i trattamenti curativi come purtroppo hai potuto vedere sono quasi inefficaci.Si inizia con la distruzione dei residui vegetali delle colture precedenti, associata con una buona copertura di prodotti anticrittogamici.

Ciao

Inserito da Luca Risso

il 15 luglio 2010 alle 06:50
#10
@Angelo
Mandami qualche foto, o pubblicale tu stesso su Vinix oppure sul Gruppo di Facebook
http://www.facebook.com/home.php#!/group.php?gid=134580449891153
Luk

Inserito da Massimo Scanferla

il 19 luglio 2010 alle 11:29
#11
Provincia di Padova: subito dopo la fioritura ho cominciato a notare acini che si scurivano e adesso mi trovo con parecchi grappoli rovinati. Nonostante sia intervenuto sempre regolarmente, credo che il mio problema sia stato una non perfetta copertura della parete fogliare. Intervenendo con prodotto sistemico contro peronospora, pensavo non fosse obbligatorio bagnare tutte le foglie, evidentemente mi sbagliavo. Un dubbio, però: può essere normale avere attacchi di peronospora massicci sui grappoli nonostante una copertura quasi perfetta dei grappoli stessi e meno buona delle foglie? Ciao a tutti e grazie per le eventuali risposte

Inserito da Angelo Mignosa

il 19 luglio 2010 alle 12:19
#12
luca,
come faccio a pubblicare le foto del "disastro" su vinix ?

per Massimo:
ho il tuo stesso dubbio, sono intervenuto (cimoxil) con maggiore attenzione per la copertura dei grappoli piuttosto che le foglie, considerato per altro che le foglie erano sempre bagnate, ho creduto bene di limitare i danni almeno sul frutto.....ma così non è stato.
Un lavoraccio; ho coperto ogni singolo grappolo su tutti e 10 i filari ( > 300 piante ), ma a questo punto penso che lo sviluppo della malattia abbia avuto un percorso indipendente e articolato rispetto ad una copertura puntuale dei frutti.

ciao

Inserito da Luca Risso

il 19 luglio 2010 alle 12:50
#13
@ Massimo & Angelo
Un prodotto sistemico si dovrebbe dare per via fogliare. Però poco o tanto ai grappoli dovrebbe arrivare. Faccio delle ipotesi.
-Il prodotto ha un periodo di efficacia, ad esempio una settimana. Se quel periodo non corrisponde al momento di esplosione del fungo (tabella di Muller-Goidanich), non funziona.
-Sicuri di avere irrorato i grappolini e non i fiori? Non bisogna irrorare i fiori, perché si compromette l'impollinazione.
-Magari non era peronospora ma una forma precoce di oidio.

@Angelo
Devi andare si www.vinix.it, registrarti, creare un album e inserire le foto. Facilissimo. Se vuoi c'è anche il gruppo su Facebook sopra linkato.

Luk

Inserito da Angelo Mignosa

il 19 luglio 2010 alle 15:16
#14
Luca,

ho pubblicato su Vinix alcune foto dei danni da peronospora.

ciao

Inserito da Luca Risso

il 19 luglio 2010 alle 16:21
#15

Inserito da Luca Risso

il 19 luglio 2010 alle 16:24
#16
Dalle foto direi che sembra proprio peronospora, e che in quello stadio, sopra i grappoli, invece del sistemico era meglio dare il rame appena il tempo lo permetteva.
Luk

Inserito da Angelo Mignosa

il 19 luglio 2010 alle 16:57
#17
ritieni che la parte ancora sana si manterrà fino a maturazione, e
occorre fare qualcosa di particolare per la parte sana dei frutti ?

grazie

Inserito da Luca Risso

il 19 luglio 2010 alle 17:19
#18
Secondo me si, taglierei la parte di grappolo andata, e ancora una passata di rame/zolfo (magari appena rinfresca un po')
Luk

Inserisci commento

Per inserire commenti è necessario essere registrati ed aver eseguito il login.

Se non sei ancora registrato, clicca qui.
PUBBLICITÀ

Luca Risso

Luca Risso

 Sito web
 e-mail

Il mio interesse per il vino è cosa relativamente recente. Risalgono a ottobre 2001 i miei primi due post per chiedere informazioni sul...

Leggi tutto...

Archivio Risorse Interagisci

 feed rss area vino

PUBBLICITÀ

Ultimi Commenti