Quinto Garage Wines Contest: commenti e riflessioni
Scusate il quasi mese di ritardo sull'uscita di questo post che conclude la quinta edizione del Garage Wines Contest tenutosi lo scorso 15 giugno a Genova in occasione di TerroirVino. Un po' sono state le ferie, un po' qualche settimana di decantazione che mi è sembrata necessaria. Trovo ora il tempo di rileggere con calma i primi dieci classificati in ordine assoluto e mi vengono in mente alcune cose che vorrei condividere con voi.
Voto-Garagista-Vino
- 16.7 Antonio Gabriele Passito
- 16.6 Salvatore Licciardello Rosso Etna del Patrimonio
- 16.4 Giovanni Ghezzi Vin Santo
- 15.6 Andrea Sala Scanzonato
- 15.2 Andrea Sala Pietramatta r
- 15.1 Antonio Gabriele Zibibbo
- 14.5 Ivano Carozzo Neigro Castellu
- 14.5 Giovanni Carullo Eutopia
- 14.2 Daniele Fontana Settemani
- 13.9 Giovanni Pietro Marchinu Planasia
Ci sono vini davvero sorprendenti, sempre tenuto conto che non abbiamo a che fare con produttori professionisti, cosa che spesso gli assaggiatori più distratti dimenticano. Un Vin Santo del 98 è già difficile da trovare in enoteca, e qui c'era. Esperimenti riusciti come lo Scanzonato i professionisti spesso non li fanno perché legati dai disciplinari; un vino fatto da sette vigneron in cooperazione poi non esiste proprio! Avevamo vini liguri, piemontesi, lombardi, veneti, emiliani e romagnoli, toscani, abruzzesi, laziali, siciliani, campani, calabresi, lucani e sardi raggruppati in vini bianchi, rossi e passiti/dolci. Dietro ogni vino una piccola storia a volte lunga anni e la voglia di confrontarsi e imparare.
I garagisti che hanno voluto partecipare ed essere presenti al contest lo hanno fatto poi a costo di qualche disagio. Molti hanno fatto viaggi lunghissimi per esserci, e quindi io e tutta la crew di Terroir Vino diciamo loro un grandissimo GRAZIE!!
I vini erano 24. Secondo me sono molti da assaggiare con attenzione, ma il dilemma è sempre quello di restringere i finalisti lasciandone una buona parte a casa, o consentire al maggior numero possibile di sottoporsi al giudizio di una giuria qualificata anche se severa.
Devo dire a Claudia, che dovremmo pubblicare qualche post più approfondito sul tema dell'imbottigliamento, e in particolare sulla necessità di imbottigliare un prodotto stabile. Molti campioni riassaggiati al Contest si sono mostrati diversi (in peggio) rispetto a quando li avevo assaggiati per la selezione. Rifermentazioni, spunti ecc ecc sono errori (questi si) da garagisti alle prime armi. Mi aspetto di più da voi la prossima volta!!
Vorrei tirare anche un po' le orecchie ai giudici, che è bene che siano severi ma che dovrebbero scrivere da attenti degustatori, come se facessero un esame all'AIS, con calligrafia chiara e non (a volte) come quella abituale dei medici!!
Anche questa volta è sembrato che i partecipanti potessero essere divisi in due categorie definite. I garagisti basic, genuinamente dilettanti e talvolta alle prime armi, e i garagisti di lungo corso, con vini così buoni da poter essere tranquillamente scambiati con quelli di molti dei produttori ufficiali di Terroir Vino senza rimetterci nulla. Come al solito spero che chi ha legittime ambizioni approfitti del Garage Wines Contest un po' come la prova del nove, il test finale prima di fare il grande salto nel mondo della produzione vinicola. E' già successo e succederà ancora anche se emotivamente sono più vicino ai garagisti basic, a cui va tutta la mia riconoscenza e il mio invito a continuare così, cercando di migliorarsi annata dopo annata!
Luk
Inserito da Andrea D'Ascanio
il 09 luglio 2014 alle 16:22...in effetti certe schede son dure da decifrare :-)
A.