A Gennaio il Garagista può fare un sacco di cose, come potare e travasare oppure travasare e potare.
Chi ha la fortuna -o la sfortuna- di possedere un piccolo vigneto deve procedere adesso a potare le sue piante. Le giornate ideali sono quelle non troppo fredde e asciutte se si deve solo operare dei tagli, umide invece se si deve piegare e legare i tralci. Il rischio infatti è quello che piegando i futuri capo a frutto come si fa nel sistema a Guyot, essi si spezzino. Nel video sono proposti alcuni trucchetti per evitare questa evenienza, anche se (almeno nel mio caso) è facile dimenticare ogni precauzione e ritrovarsi talvolta con la pianta spennacchiata.
Io sono un convinto sostenitore del sistema a Guyot; è una tecnica difficile da imparare bene (e i miei video precedenti lo dimostrano), perché è necessario saper vedere la pianta non solo come è nel momento in cui si hanno le forbici in mano, ma anche in prospettiva negli anni successivi. In pratica è uno sforzo un po' intellettuale e un po' di immaginazione, con l'illusione di poter plasmare a proprio piacimento un organismo vivente. L'altro aspetto della medaglia è che ci vuole un buona esperienza, gli errori sono sempre dietro l'angolo e un tralcio tagliato non si può riattaccare.
Anche se a me piace “a Guyot”, chi si trova a gestire piante adulte e allevate diversamente (cordone speronato, pergola, alberello) non dovrebbe assolutamente cercare di “riconvertirle”; le vigne non sono campi di rieducazione!
La potatura di una vigneto (piccolo o grande poco importa) non si esaurisce con il taglio dei tralci in eccesso (troppo comodo eh?), ma comporta anche la rimozione del materiale tagliato, che può talvolta raggiungere anche pesi rilevanti dell'ordine del chilogrammo di legno per pianta. I tralci tagliati devono essere o triturati e quindi ridotti in compost, oppure (opzione consigliata nel caso di presenza di qualche patologia potenzialmente infettiva) bruciati.
In cantina, anzi in Garage, il vino potrebbe essere invece pronto per un travaso. Io l'ho fatto il 16 gennaio, in una bella giornata asciutta, perché mi pareva di sentire degli odori un po' fecciosi. Effettivamente svuotando il tino, la parte di vino sotto il rubinetto è risultata un po' torbida, tanto da indurmi a chiedermi se non sia il caso di effettuare più in là un'altra piccola chiarifica, magari dopo una ulteriore analisi chimica. Il fondo del tino era un po' incrostato di cremor tartaro, rimosso con acqua calda prima del nuovo riempimento.
Insomma, ordinaria amministrazione garagistica, con un occhio che incomincia a intravedere da lontano l'imbottigliamento e con esso la partecipazione a GWC!!! Ve ne ricordate, vero? Bene, vi rinfresco le idee!
Il mio interesse per il vino è cosa relativamente recente. Risalgono a ottobre 2001 i miei primi due post per chiedere informazioni sul...
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Inserito da Angelo Mignosa
il 20 gennaio 2010 alle 12:11ciao Luca,
giusto una curiosità e per confrontare i diversi approcci: con quello del 16/1 quanti travasi hai effettuato dalla svinatura ?
Se altri vogliono portare a conoscenza e condividere la loro esperienza, vi ringrazio.
Io ho effettuato il mio 3° travaso il 3 Gennaio.
Durante il secondo ho anche "chiarificato" con albume.
Ho in programma per fine gennaio di passare 50 L in una botticella nuova di castagno, lasciando il residuo nel tino d'acciaio senza procedere con ulteriori travasi fino all'imbottigliamento che prevedo in Aprile. Questo fatto salvo che non maturino cattivi odori o problemi che potrebbero far cambiare programma per le necessarie correzioni. Venerdi ritiro il risultato dell'analisi di un campione( completa con relazione) e pubblicherò un commento con i risultati.
Settimana scorsa ho sfruttato l'occasione di una cena e ho sottomesso un'amata bottiglia allo spietato giudizio di 9 amici, tutti ben ferrati in tema di vino. Li ho invitati ad essere oggettivi dimenticando affetti e ipocrisie varie.
Veniamo ai commenti: colore e limpidezza valide, alcool tanto, nessun odore sgradevole, una nota eccessiva e marcata di frutto tipo "amarone" forse dovuta alla lunga macerazione in fermentazione, conclusione gradevole, qualche fastidio per il marcato frutto, e ancora non proprio pronto .
Devo dire che condivido le valutazioni ricevute con le quali mi ritrovo, tranne una, l'ultima...da qualche settimana sempre più spesso , un bicchiere finisce in tavola !