Nell'ambito del servizio analitico gratuito messoci gentilmente a disposizione per i garagisti di Vino in Garage da Claudia Donegaglia, questa è la volta dei vini di Bernardo, dalla assolata isola di Carloforte!
Non faccio in tempo a lavare i bicchieri contenenti il vino di Andrea che mi sono trovata in cucina i vini di Bernardo. E’ quasi Natale, il tempo e’ super-congestionato, il marito ha una gamba bloccata e mille esigenze , un’occhiata veloce alle bottiglie, mi accerto che siano integre e le ripongo sulla mensola della cucina. Dopo due giorni finalmente riesco ad effettuare il primo assaggio, direi che i campioni sono a temperatura.
Il vino è contenuto in due bottiglie di plastica da 500 ml, un campione è bianco, uno è rosso, nell’etichetta c’è’ solo l’indicazione del mittente: Bernardo Carboni, mi ricordo qualche sua domanda ma niente di più. Maledetta memoria a breve termine.
Verso ed inizio la degustazione.
Campione di vino bianco domenica sera: colore giallo paglierino intenso, tendente all’ocra, velato torbido, ma non mi scompongo, penso ad un travaso appena fatto magari, ma non ho voglia di accendere il pc e cercare notizie. Naso: evidente pera cotta, forti note balsamiche di menta ed erba Luigia, un fondo di ghiaia e penso a vasche in cemento ma magari non e’ così. Al gusto si ripetono le sensazioni balsamiche che riempiono piacevolmente la bocca , poi si percepisce una leggera tannicità che non disturba, anzi aiuta a sostenere il corpo del vino visto che manca un po’ di freschezza.
Campione di vino rosso domenica sera: colore rosso rubino intenso che scorre bene nel bicchiere , mi aspetto riflessi purpurei ma non li trovo. Il naso non è pulitissimo , anzi si avverte una nota di vegetale in fermentazione , spero che con un arieggiamento energico sparisca. In bocca è dolce e denso e poco tannico, mi viene da pensare ad un arresto di fermentazione, inizio a pensare a vinificazioni ad alte temperature o a climi caldi. Poi avverto una forte sapidità ma non bilanciata da altri elementi, spero per lui che si ripigli.
Campione di bianco lunedi’ mattina: si presenta totalmente chiuso e ridotto; in bocca mi lascia una sensazione di liscivia e penso al pH alto. Decisamente in questi giorni sto pensando troppo e rischio, come dice un mio amico sommelier, di fare una degustazione con ’dolo’.
Campione di rosso lunedì mattina: il rosso è una piacevole sorpresa. Le percezioni resinose balsamiche del bianco sembrano essersi trasferite nel vino rosso , prendo un bello schiaffo aromatico ed ancora una volta devo rivedere le mie cognizioni. Al gusto però permane la sensazione dolciastra.
Campione bianco lunedì sera: il colore è totalmente virato verso all’ocra tendente al grigiastro e non mi predispone all’assaggio, al naso ritrovo alcune sensazioni di rosmarino e pera e niente più.
Campione di rosso lunedì sera: con mia gioia il rosso ha conservato la sua integrità, anche al gusto la dolcezza e la sensazione di liscivia continuano a non convincermi.
Analisi effettuate 27/12/2012
Analisi bianco
Alcol distillazione 13,20 % vol.
Zuccheri riduttori 2,93 gr/lit
Acidità totale 4,04 gr/lit in acido tartarico
Acidità volatile 0,61 gr/lit in acido acetico
Ph 3,91
Anidride solforosa totale 98 mg/lit
Analisi rosso
Alcol distillazione 13,42 % vol.
Zuccheri riduttori 1,72 gr/lit
Acidità totale 4,58 gr/lit in acido tartarico
Acidità volatile 0,52 gr/lit in acido acetico
PH 3,98
Anidride solforosa totale 102 mg/lit
Continuo a non avere idea di che vini si tratti, ma se fossero miei provvederei ad aumentare gradatamente l’acidità con acido tartarico e citrico e farei anche una piccola aggiunta di acido ascorbico, in quando il cambiamento di colore al test all’aria hanno dato indicazioni in questo senso. Le aggiunte devono essere fatte gradatamente valutando il gusto personale. L’aggiunta di acidità ha la funzione di aumentare la freschezza del vino e di garantirne una maggiore conservabilità.
PS
Alleghiamo anche le note di integrazione fornite da Bernardo sulle prtatiche di vinificazione seguite:
Rosso
Uvaggio di merlot e carignano 40/40% con la restante parte fra cannonau, chardonnay, moscato d’amburgo. Al rifrattometro la media era 21. Uve ben trattate, diciamo quasi perfettamente sane. Vigneto concimato con un po di stallatico (pellet), sovescio e concimi fogliari (macro+micro) in miscela con agrofarmaci . Cimature e sfogliature eseguite a più fasi. Nei filari larghi ho piantato anche pomodori e peperoni con impianto a goccia, errando credo in piantine troppo fitte e innaffiate spesso. Credo che anche l’uva abbia “bevuto” abbastanza, anche se poco post invaiatura. È anche vero che dalle mie parti da maggio a inizio settembre pioggia zero e tanto sole. Uve diraspate al 90% ca, inoculati lieviti e attivanti (questi ultimi in due fasi). MBS in ragione di 10gr. Vendemmiato il 22 sett, tumultuosa di una settimana con tre follature giornaliere. Travasato con aggiunta di 5gr/hl MBS e lasciato per 17gg. Successivo travaso con aggiunta di MBS 4gr/hl. Unica nota che ho visto il vino più fermo del solito nel periodo ott/nov, mi verrebbe da pensare ad una ML non eseguita del tutto (forse per via del MBS?). Colore cmq abbastanza limpido da meta' nov. Al mom nessuna chiarifica eseguita. Contenitore usato acciaio. Ultimo travaso 26.12.12
Bianco
Si tratta di un vitigno rustico, un uva bianca che richiede quasi zero trattamenti, sempre molto generosa. È il vino del mio vicino al quale ultimamente, in pura amicizia, do una mano per motivi diversi (anzianità in primis). So che in prima fermentazione (2gg - 22/23 sett) è stato usato un composto di MBS (70%) ed attivanti, nessun inoculo di lieviti. A seguire un travaso dopo ca 20gg, nessuna ulteriore aggiunta di MBS. Il mio intervento è iniziato ca tre settimane fa con una chiarifica a base di bentonite, carboni attivi. A fine nov il vino era ancora molto velato. Dopo chiarifica eseguito travaso ed aggiunta di 5gr/hl di MBS. Contenitore utilizzato v/resina.
Il mio interesse per il vino è cosa relativamente recente. Risalgono a ottobre 2001 i miei primi due post per chiedere informazioni sul...
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Inserito da Emilio Simone
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