E' incredibile, ma questa rubrica ha convinto qualche garagista temerario a chiedere a me qualche consiglio. Siccome sono convinto che i problemi del singolo siano alla fine i problemi di tutti, e che tutti possono contribuire a risolvere i problemi del singolo, ho deciso di pubblicare un paio di queste lettere e la risposta da me data, suscettibile naturalmente di rettifiche, smentite e contributi costruttivi di ogni tipo.
Lettera n°1
Salve, da sempre affascinato dal mondo della viticoltura, da un anno ho iniziato a condurre a livello amatoriale una piccola vigna di barbera. La vigna è stata impiantata su antichi terrazzamenti con muretti a secco che dopo un lungo abbandono a bosco (robinie e rovi) sono riuscito a rimettere in sesto. Ora, la mia piccola vigna (300 metri quadri) spicca dal bosco sopra l'abitato del mio paese attirando l'attenzione di diversi proprietari di terrazzamenti a me confinanti. Anche loro sarebbero intenzionati a ripristinare la coltivazione della vite e ci chiediamo se fosse mai possibile creare un piccolo consorzio di produttori di vino anzi, una sorta di associazione con lo scopo di auto produrci il vino e preservare la meraviglia architettonica dei terrazzamenti a secco senza andare a commercializzare nulla.
Vi chiediamo se qualche realtà del genere esiste e se l’idea di impiantare, così “Fai da te”, una vigna che andrebbe a coprire 12000 metri quadrati possa essere sovvenzionata? Soprattutto esistono regolamenti in materia?
Grazie dell'attenzione
Risposta
Non conosco la zona in cui abiti, per cui non so dirti ad esempio se la scelta della barbera sia opportuna, trattandosi di una varietà abbastanza difficile. E' una ottima cosa il recupero di fasce e terrazzamenti altrimenti destinati ai rovi o peggio alle frane. Purtroppo devo dirti che non credo sia possibile alcun finanziamento ad iniziative "private", cioè fuori dalla sussistenza di una azienda agricola.
Anche senza andare a cercare finanziamenti, l'iniziativa privata (cioè l'impianto di una vigna per autoconsumo familiare) è consentita solo entro i 1000 (mille) metri quadri. Sopra questa superficie di impianto, è vietato impiantare vigne, a meno che tu:
1-costituisca una azienda agricola titolare della vigna se quest'ultima è già registrata a catasto vitivinicolo;
2-acquisti i diritti di reimpianto per la superficie voluta, se disponibili nella tua regione.
In questo caso, se le varietà impiantate sono quelle autorizzate/consigliate dalla tua provincia, potresti anche accedere a forme di finanziamento.
Un saluto caro
Lettera n°2
Buon pomeriggio,
sono un pensionato e mi sono ritirato in campagna ove possiedo nelle vicinanze di Terni, in zona collinare, un terreno con annessa vigna ed oliveto. Sebbene abbia effettuato i vari trattamenti della vigna,(zolfatura in polvere seguita da tre trattamenti sistemici associati a zolfo bagnabile, comincio a notare tracce di oidio su alcune viti e soprattutto l'ingiallimento delle foglie di alcune viti (20% circa dell'intero vigneto). Le sarei molto grato, visto che sono un dilettante in materia di viticoltura di volermi indicare le cause, senza obbligazione alcuna da parte di entrambi, dell'ingiallimento riscontrante ( abbastanza ricorrente negli ultimi due tre anni) e gli eventuali rimedi da attuare. Grazie in anticipo del supporto che vorrà accordarmi.
Distinti saluti
Segue invio di fotografie del vigneto visibili qui.
Le preciso di aver fatto i trattamenti contro la Peronospera e l'oidio secondo le indicazioni fornite (inizio Maggio zolfo in polvere, a seguire tre trattamenti sistemici con cadenza quindicinale associati a zolfo bagnabile, a seguire ho già effettuato tre pompature con poltiglia bordolese e zolfo bagnabile con cadenza settimanale. Ho intenzione di continuare questo ultimo tipo di trattamento sino alla fine di Luglio). In Merito all'oidio e all'ingiallimento delle foglie, Le preciso che trattasi di due problemi distinti: tracce di oidio su alcuni grappoli e ingiallimento delle foglie su altre viti. Quello che al momento mi preoccupa di più è l'ingiallimento delle foglie che mi pare molto più diffuso delle tracce di oidio sinora riscontrate; sarà mia cura di inviarLe, questa sera, alcune foto come richiestomi così che avrà maggiori evidenze per le Sue considerazioni. Le preciso infine nel caso avesse delle eventuali implicanze che in talune interfile coltivo degli ortaggi: pomodori, faggiolini, cetrioli e zucchine. Le mie pubblicazioni di riferimento sono " Vita in Campagna", il calendario di frate Indovino e "orticello di casa" sempre di frate Indovino.
La saluto cordialmente ringraziandoLa di nuovo per la gentilezza dimostratami ed il supporto fornitomi
Risposta
Spero che anche le mie poche nozioni possano esserle utili. Dividiamo dunque i problemi.
Ingiallimenti
Vedo tre possibili ragioni del problema, di cui una più probabile.
Il mio interesse per il vino è cosa relativamente recente. Risalgono a ottobre 2001 i miei primi due post per chiedere informazioni sul...
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Inserito da Filippo Ronco
il 15 luglio 2009 alle 09:59Ciao, Fil.