Il giorno 9 settembre dell'anno di grazia 2009 il Garagista ha vendemmiato! Due giorni dopo il 2007 e quattro giorni prima del 2008. Sono stati utilizzati 40 Kg di uva Merlot acquistata qui, proveniente da Velletri e con 19 gradi babo, e circa 50 Kg di uva autoprodotta, in gran parte Merlot con un saldo di Baco Noir e qualche ciocca di Ciliegiolo. I gradi qui variavano dai 21 babo di alcune viti di Merlot e Baco, ai 18 del Ciliegiolo. Complessivamente alla fine il mosto ha avuto una gradazione di 19,5 babo, con un pH stimato con la cartina tornasole compreso tra 3,5 e 4.
Siamo in presenza di uve con una notevole carica zuccherina e acidità piuttosto bassa, come era facile prevedere sia dalle caratteristiche del vitigno, sia dal torrido agosto che ci siamo lasciati alle spalle. Dal punto di vista sanitario invece le uve erano in ottimo stato, senza marciumi e con pochi acini appassiti o attaccati da insetti.
E' utile ricapitolare brevemente l'andamento dell'annata in Liguria. Le piogge primaverili sono state abbondanti, ma regolari e cadenzate, rendendo agevoli i trattamenti contro la peronospora. I mesi di luglio e agosto hanno invece registrato un progressivo calo delle precipitazioni ed un costante e regolare aumento della temperatura e dell'umidità, determinando qualche attacco di oidio. Ad agosto l'assenza di pioggia ha determinato notevoli stress idrici nei vitigni più suscettibili laddove non era disponibile l'irrigazione.
Si tratta di una buona annata dal punto di vista qualitativo? Secondo me no, al massimo così così, anche se i media grideranno al miracolo, a causa delle alte gradazioni e della elevata produzione.
L'uva è stata vendemmiata a mano, diraspata a mano e pigiata con piedi stivalati, a parte l'uso coreografico dei minori mostrato nel video, ottenendo circa 80 litri di mosto. Non è stato impiegato alcun lievito selezionato (speriamo bene..), ma al mosto sono stati aggiunti 2 grammi di metabisolfito di potassio; poco, molto poco in verità, ma lo stato sanitario dell'uva secondo me lo consentiva. Ora il tino giace nel suo angolino in attesa che il cappello (cioè lo strato di bucce dell'uva) si sollevi per lo sviluppo di anidride carbonica da parte dei lieviti, denunciando l'inizio della fermentazione tumultuosa (il famoso ribollir dei tini). Da allora in poi occorrerà almeno due volte al giorno rimestare e affondare il cappello, con un bastone o anche con le mani volendo, affinché colore e sostanze vengano estratte dolcemente. Il tutto durerà più o meno una settimana, fino alla svinatura, ma questa è un'altra storia...
Il mio interesse per il vino è cosa relativamente recente. Risalgono a ottobre 2001 i miei primi due post per chiedere informazioni sul...
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Inserito da Paolo Carlo Ghislandi
il 11 settembre 2009 alle 12:27Complessivamente da noi la concentrazione zuccherina è più elevata ma non possiamo ancora vendemmiare per via della maturazione fenolica che sta arrivando ora e che sarà conclusa non prima di una settimana/10 giorni.
Invochiamo la proverbiale alta acidità tipica delle uve dei nostri territori perchè quest'anno ci servirà tutta a sostenere questi mosti ricchissimi.
Buona follatura, è già ora no ?
Ciao
Paolo